Buon pomeriggio follower!
Oggi vi segnalo "Regalo al vetriolo" dell'autrice Cinzia Fiore Ricci 😊
Titolo: Regalo al vetriolo
Autore: Cinzia Fiore Ricci
Genere: Narrativa Rosa
Disponibile in ebook a € 0,99
Pagina autore: Cinzia Fiore Ricci
TRAMA:
Laura è un’affascinante donna in carriera. Non ha una famiglia sua, è sola, a causa di una forte delusione che l’ha segnata. Una serata con le amiche andata per il verso sbagliato e la calda atmosfera natalizia bastano per farle venire qualche pensiero malinconico. Sembra una serata come tante, ma lo strano incontro con un perfetto sconosciuto la metterà di fronte ai tristi ricordi che ha cercato di cancellare dalla sua memoria. Lui la porterà indietro nel tempo, la costringerà ad affrontare il suo passato doloroso per poi condurla verso il suo destino, il futuro già scritto che attendeva solo lei.
DICE L'AUTRICE:
Per scrivere questo breve
racconto mi sono ispirata a Il canto di Natale di Dickens, per questo il genere
può essere fantasy, narrativa rosa per la storia d'amore, qualche piccolo
accenno erotico ma neanche si nota.
BREVE ESTRATTO:
Mi toccai il collo che sentii
indolenzito e respirai a fondo cercando di scaricare l’ansia che mi montava
dentro. Mi sembrava di avere una mongolfiera nello stomaco in procinto di
prendere il volo verso una disperazione che mi avrebbe fatto annegare in un
mare di lacrime.
“Sei troppo cinica” sentii
dire alle mie spalle, era una voce maschile che non conoscevo.
Non pensando che quella frase
fosse diretta a me mi girai curiosa, ma quando due occhi scuri mi fissarono facendomi
sentire in imbarazzo per la loro intensità, mi bloccai come una statua di sale.
“Scusi, ma ce l’ha con me?”
chiesi sorpresa.
“Si, ce l’ho con te” mi
rispose con un sorriso da stronzo.
Lo fulminai assottigliando lo
sguardo e lui scoppiò a ridere.
“Laura Laura, ma come devo
fare con te!”
Il cuore smise di battere, il
respiro mi mancò. Cazzo, sapeva il mio nome, un pazzo, ecco cos’era! Mi stava
seguendo e chissà da quanto tempo, in un nano secondo mi vidi con la gola
tagliata, gettata in un vicolo buio, da sola a morire dissanguata senza che
nessuno potesse salvarmi.
“Come sa il mio nome” chiesi
con un filo di voce.
“Lo so” rispose secco.
“Ci conosciamo?”
“Oh sì, da sempre”
Mi stava prendendo per il
culo, era chiaro, e la cosa mi innervosì incredibilmente.
“Senta, ho passato una serata
di merda, ho rovinato le mie bellissime scarpe su questi cazzo di sassi,
l’umidità mi sta facendo venire un terribile torcicollo e non ho nessuna voglia
di giocare.”
“Peccato, una volta ti piaceva
tanto.”
Lo guardai come se fosse un
alieno, torva, con lo sguardo di fuoco. Mi stava innervosendo ed ero certa che
se avesse continuato senza darmi una valida spiegazione lo avrei mandato a quel
paese senza tante cerimonie.
“E cos’altro mi piaceva, visto
che mi conosce così bene?” gli dissi strafottente, incrociando le braccia sotto
il petto in segno di difesa.
“Ti piaceva ridere,
abbracciare, fare l’amore, scopare tutta la notte e addormentarti con il corpo
bagnato di sudore e sesso.”
Lo fissai in viso in modo da
poterlo memorizzare, lo cercai nei meandri della mia memoria ma nulla. Non mi
sembrava di conoscerlo. Se avessi passato anche solo una notte con lui,
scopandoci nel modo da lui menzionato, di sicuro non lo avrei scordato. Allora,
chi cazzo era?
“Chi sei?” gli urlai ormai
spazientita.
“Il futuro che non hai voluto Laura”.
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