giovedì 8 febbraio 2018

INTERVISTA A ELLE RAZZAMAGLIA



Buongiorno follower!
Pronti per la nostra ospite di oggi?
Elle Razzamaglia, autrice molto apprezzata e di cui vi abbiamo già parlato sul nostro blog (cliccate qui), ha accettato di trascorrere la giornata insieme a noi. Leggete l'intervista che ci ha rilasciato e poi seguiteci nel gruppo delle harmonyne così avrete la possibilità di conoscere meglio Elle e i suoi lavori 😊








INTERVISTA A ELLE RAZZAMAGLIA:



Raccontaci qualcosa di Elle 😊 Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei oggi.

Raccontare qualcosa di Elle Razzamaglia… Diciamo che è sempre esistita, ma che solo 6 anni fa è venuta a galla. Ho sempre scritto, perché è una delle poche cose che riescono a farmi rilassare. Creare nuove realtà, dove tutto può essere controllato, eliminato, modificato, abbellito… Chi non vorrebbe poterlo fare nella vita di tutti i giorni? Oggi sono una persona sicura, forte, determinata e diffidente. Merito del bagaglio di esperienze che gravano sulle mie spalle. Ma continuo a essere sensibile, forse troppo e per le cose o persone sbagliate. Grazie a un faticoso lavoro su me stessa e sul mio carattere, adesso riesco a capire per cosa vale la pena lottare e per chi. Troppo spesso perdiamo il sonno per persone che amano ferirci e, anche se quasi sempre sono parenti, un taglio netto è l’unica soluzione. Si soffre molto all’inizio, però con il tempo ci si rende conto che si vive più serenamente e senza zavorre inutili.


Da dove nasce la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce dal fatto che con le parole a voce non ero brava e mi capitava spesso di restare in silenzio nel momento sbagliato, pur avendo molto da dire. Ho capito che non ribattere ti fa passare dalla parte del torto e purtroppo per una come me, che dimentica in fretta tutto, è facile ritrovarsi in difficoltà quando si tirano fuori dettagli del passato. Ecco perché ho imparato a prendere appunti per tutto ciò che so, prima o poi, verrà tirato in ballo. Vi chiederete come ha fatto una con il mio problema a scrivere una serie di ben 6 romanzi da oltre 500 pagine… Non lo so nemmeno io! Una cosa è certa, oggi non sarei nelle condizioni di rifarlo.


Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?

Ammetto che sono venuta a conoscenza degli E-book e del mondo Self solo dopo aver pubblicato e questo mi fa pensare che sia un universo che molti ignorano. Credo che per la maggior parte dei lettori esistano le librerie e i siti online, dove acquistare i titoli noti o pubblicizzati ovunque. La passione della lettura e per gli E-book si sta diffondendo, sia perché questi ultimi hanno un costo inferiore ai cartacei sia per la mancanza di spazio, in case che diventano sempre più piccole. Ma il mondo del Self avrebbe bisogno di venire a galla in modo deciso e a livello nazionale, se non mondiale.
Io ho sempre amato i cartacei, perché tenere in mano un libro, sentirne il profumo e girare le pagine risulta più intimo di un freddo Kindle. Però ho 2 Kindle e adesso non riuscirei a farne a meno.


Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?

Mai scelto l’erotico per una questione di mercato, ma solo perché è il genere più rilassante da scrivere. Però sono una che si annoia in fretta e che ama le sfide, per cui ho intenzione di cambiare genere in futuro, anche se non tutte le mie lettrici apprezzeranno la mia scelta. Mettersi in gioco è stimolante, poi ai lettori l’ardua sentenza.


Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?

Li dovrebbero comprare solo se amano le storie che fanno riflettere, che ti fanno provare mille emozioni contrastanti e che sono molto realistiche. Dico sempre alle mie nuove lettrici che stanno per fare un giro sulle montagne russe e loro, appena hanno finito una mia storia, ribattono che è stato molto peggio. Mi scrivono piangendo o ridendo, impazienti o incuriosite, confuse o entusiaste. E alla fine hanno sempre mille domande da pormi… Molte si rivedono in alcune scene e altre si identificano con le protagoniste e le loro vicissitudini. Queste sono le cose che mi fanno capire di aver scritto qualcosa di interessante e che mi spronano ad andare avanti. Ecco perché non smetterò mai di ringraziarle per il loro supporto.


Faresti mai compromessi per arrivare al successo?

I compromessi fanno parte della vita. Non amo le persone che si mettono sul piedistallo e che aspettano che siano gli altri a chinare la testa. Ma non amo nemmeno le persone troppo accondiscendenti o sottomesse. Si deve raggiungere un compromesso, mantenendo la propria dignità e ottemperando ai propri doveri, senza oltrepassare il limite della decenza umana e morale.


Il tuo sogno nel cassetto.

Mi piacerebbe vedere un giorno la serie “Il Matrimonio” in TV. Se si sogna, bisogna farlo in grande…


Parlaci del tuo ultimo lavoro.

Io ho scritto la serie “Il Matrimonio”, perché mi sono resa conto che il mio non era affatto felice e volevo far sapere alle donne nella mia situazione che non sono sole. A tutti dovrebbe essere concessa una seconda possibilità, con la consapevolezza che nessun matrimonio è fatto di soli momenti belli. Problemi economici, suocere invadenti o avide, amici più o meno sinceri, conoscenti invidiosi, figli che non ti apprezzano e non ti riconoscono come madre, il dover lasciare il proprio Paese per cercare un futuro migliore, la menopausa e i cambiamenti che comporta, ai quali dobbiamo adeguarci non avendo altra scelta… Sono alcuni degli argomenti trattati in questa serie.
Poi ho scritto il romanzo auto conclusivo “Il mio Regalo”, dove ho affrontato tematiche diverse, anche perché i protagonisti sono molto più giovani. Volutamente ho mischiato l’educazione di generazioni diverse, poiché oggi i giovani danno troppe cose per scontate e dovute. Ai nostri tempi le regole andavano rispettate e non venivamo assecondati, vuoi per mancanza di soldi, vuoi perché il ruolo di genitore veniva vissuto con più rigore. Chi di noi non ha mai ricevuto uno schiaffo? E gli abbracci quanti erano? I nostri genitori si vergognavano a dirci ‘ti voglio bene’ e ci imponevano le loro regole senza molte spiegazioni. Inoltre ci ho aggiunto qualcosa alla quale credo fermamente: i nostri cari ci restano affianco anche dopo la morte. Io credo negli angeli custodi.


Progetti per il futuro?

Ho talmente tanta carne sul fuoco, che temo di farne un falò…
Sto scrivendo un romanzo auto conclusivo che farà storcere il naso a molti.
Devo finire il secondo e ultimo romanzo di “Zwillinge”.
Devo finire la storia di JJ e poi pensare ai 6 figli di Leon e Giorgia: i piccoli Lioness.


Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?

L’amore è tutto per me, ma in questo momento l’unico vero amore incondizionato e infinito che provo è quello per i miei figli. Se non fosse per loro, non avrei mai pubblicato e non sarei qui a rispondere a queste domande. Sono le uniche persone che riescono a calmarmi e a indirizzarmi per il meglio.
Non credo nel lieto fine, ma nei romanzi è dovuto. Basta già la vita a farci penare e quando si legge, lo si fa per evadere da una realtà opprimente e spesso poco entusiasmante.
Forse siamo noi ad avere troppe pretese. Non ci accontentiamo più…



Vi ringrazio per questa opportunità e per la pazienza avuta. Vi faccio un grosso in bocca al lupo per tutto quello a cui tenete. 



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