sabato 17 marzo 2018

"COME IL RIFLESSO DELL'ARCOBALENO" di Arya J.R. Moore



Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Come il riflesso dell'arcobaleno", il nuovo libro di Arya J.R.Moore 😊







Autore: Arya J.R. Moore
Genere: Romantico contemporaneo

Disponibile in ebook a € 4,49

Pagina autore: Il mio voglio una favola 





TRAMA:


Rachel vive incastonata nel suo piccolo mondo, tra casa e lavoro.
La vita non è stata sempre benevola con lei, lasciandola sola in un momento difficile, ma lei con coraggio ha saputo sollevare la testa ed andare avanti. Si è autoimposta delle piccole rinunce, tra queste l’amore.
E ci sarebbero mille ragioni per poter rifarsi una vita , ma una sola  per continuare a viverla così, la sua piccola Nicole.
Ed è proprio quando crede di aver raggiunto una tranquilla quotidianità, che nella sua vita irrompe come un uragano Eric Mc’Gregor
Dolce amorevole con la piccola Nicole, tanto quanto scontroso, scorbutico e arrogante con lei.
Tra incomprensioni, battibecchi e famiglia, i due riusciranno a trovare un punto d’incontro?
Forse un arcobaleno arriverà ad illuminare il loro percorso. 




BIOGRAFIA:


Arya J.R. Moore è un’eterna diciottenne.  Anche se i diciotto li ha superati da un po’. 😜
Arya è un’inguaribile sognatrice, una romantica senza speranza😚, una che riesce a creare storie anche con l’improbabile. 😭
È nata dove sorge il sole e vive dove non tramonta mai.
Per questo è una ragazza (beh, dire ragazza è un eufemismo!) solare.
Arya è bella, è intelligente, è brava… soprattutto è modesta!
Si è divertita parecchio nella stesura del libro che è nata come un sogno. Una sceneggiatura onirica che andava crescendo giorno per giorno… anzi notte per notte.
Arya ha un marito meraviglioso, due figli stupendi, una cane, un gatto, tre criceti e anche qualche topo in giardino.
😡Ambizioni per il futuro?
Uhmmm… vediamo…😞
Ah, Sì! Andare a vivere in un’isola deserta a fianco di Tom Hardy…😩 oppure di Jason Momoa… o di Michael Fassbender…
Insomma… è tutto da vedere.  Al prossimo sogno.





BREVE ESTRATTO:

È già da tre giorni che condividiamo questa situazione che definirei al limite del sopportabile. Dopo il bacio travolgente, ci siamo disinvoltamente evitati entrambi, cercando di mantenere un atteggiamento distaccato ma civile.
La tempesta non sembra volersi calmare. Secondo i comunicati di stamani le strade sono ancora impraticabili.
La lontananza con mia figlia ormai è diventata insopportabile, anche se la so al sicuro e la sento dieci volte al giorno, ci sono momenti che mi sento di sfiorare l’isteria.
Sono appena le nove del mattino, ma il tempo è scuro e dalle finestre penetra pochissima luce.
Decido che forse è meglio farmi un bagno caldo. Almeno cercherò di rilassarmi.
Riempio la vasca, aggiungo dei sali, accendo qualche candela profumata dopo averle accuratamente selezionate. Anche qui Eric è molto attento, c’è una vasta scelta di sali da bagno e delle candele sono posizionate ai bordi della vasca. Mi immergo, la sensazione è piacevole, il calore dell’acqua, il profumo dei sali e delle candele rendono l’ambiente rilassante.
La lontananza da mia figlia e la tormenta e anche la presenza seducente di Eric, stanno mettendo a dura prova il mio proverbiale autocontrollo.
 Mi auguro di farcela!
Aaahhh, se solo ci fosse Jane! Non so che film erotico ne uscirebbe fuori! Anche se, a onor del vero, in questi due giorni anch’io ho avuto il mio bel lavorio mentale!
 Vorrei fare la rilassata. Quella che fa finta di nulla.
Ma è proprio difficile!
Non sono mai stata baciata così. Ross era dolce, gentile. Con Eric è stato come se stesse gustando la sua pietanza preferita… e la pietanza ero io! È stata un’esperienza sconvolgentemente sexy.
Chiudo gli occhi tirando un sospiro.
- Spero finisca presto! - sussurro aprendo gli occhi.
 In una frazione di secondo il mio cuore si ferma. Trattengo il fiato, sbatto più volte gli occhi come a cancellare l’immagine davanti a me. Ma non va via! Rimango pietrificata dal terrore.
Un grosso, orrendo, peloso ragno mi sta guardando dal bordo della vasca da bagno.
Decido con poca lucidità di restare immobile, ma appena vedo muovere le sue pelose zampette, caccio un urlo così forte che penso l’abbia sentito tutto l’emisfero nord-orientale.
Esco dalla vasca come se non ci fosse un domani, afferro al volo il primo telo che trovo e apro la porta per fuggire verso la salvezza.
Urto violentemente contro un muro di muscoli d’acciaio.
-Che succede? - dice strattonandomi per le braccia.
-C’è un mostro peloso, orrendo, con otto zampe che mi stava osservando dal bordo della vasca. - urlo isterica.
-Un mostro peloso… - mi guarda perplesso. – Un ragno? -
-Sì, sì un ragno. Enorme. Peloso.
Gli vedo stamparsi sul viso un sorrisino che al momento rasenta l’odioso.
-Phil. - adesso il sorriso è proprio aperto.
-Cosa? Phil? - chiedo sconcertata.
-Phil. Il mostro peloso. Grosso. Con sette zampe. Una l’ha persa. -
Al momento sono poco interessata alle vicissitudini del ragnetto in questione. Phil.
-Vuoi dirmi che quel coso è tuo? - chiedo terrorizzata, gettando uno sguardo dietro. Vedo il ragno muoversi verso la porta del bagno.
Urlo come una matta. Nel tentativo di spostarlo per fuggire, mi ci arrampico quasi addosso.
-Prendi quel coso e chiudilo nella sua gabbia o dovunque sta. -
Sono praticamente in braccio a lui. Mezza nuda e tutta bagnata.
-Hai capito? - gli urlo in preda al panico guardandolo dritto in faccia.
Il suo corpo è caldo, anche il suo sguardo è caldo. E nonostante la paura, che comunque ha il sopravvento, sento quello strano calore prendermi.
-Non mi rendi certo le cose facili. - blatera con voce leggermente roca.
Capisco fin troppo bene a cosa si riferisca.
Mi poggia giù e prende il mostro.
Mi appiattisco contro la parete urlandogli di non avvicinarsi.
-La tentazione è forte. - mi rimanda divertito.
-Non oseresti. - lo guardo terrorizzata.
-Tranquilla, se non lo faccio è solo per non spaventare Phil. -
-Bastardo! - dico mentre mi passa davanti con il ragno in mano che muove velocemente le sue zampette.
-Non mi provocare. -
-Oddio, sono in mezzo al niente con tizio che ha come amico un mostro peloso con sette zampe di nome Phil! Oddio! - piagnucolo ad alta voce alzando gli occhi in cielo. Lo sento ridere come un matto mentre scende le scale.
All’improvviso vengo assalita da un dubbio.
-Hey. Ma ce ne potrebbero essere altri in giro di questi cosi? Tanto per sapere. - gli urlo ancora mezza nuda da davanti la rampa delle scale.
Poco dopo lo vedo risalire.
Mi si piazza davanti con un’aria seria e pensierosa…
-Beh, è stato fuori tutta la notte. Potrebbe aver incontrato una ragna- dice virgolettando con le dita la parola ragna - e avrebbe potuto procreare. Sai le uova dei ragni si schiudono in un’ora. Quindi potrebbero essere in giro tanti piccoli ragnetti. Compresa la ragna, che diventa molto cattiva quando le tocchi i suoi piccoli. -
Butto uno sguardo in giro terrorizzata, avvicinandomi più a lui.
-E ti dirò di più. - continua serio. -in genere amano annidarsi nelle stoffe umide… tipo vestiti, asciugamani… e roba del genere.- conclude gettando un’occhiata ambigua sul mio asciugamano.
-O mio dio! - lo guardo terrorizzata per poi guardarmi addosso.
Cerco di girare bene l’asciugamano, cercando di non farlo cadere.
-Che aspetti! Guarda anche tu. - gli intimo avvicinandomi.
Alzo gli occhi e vedo che ha stento riesce a trattenere una risata.
Strizzo gli occhi furiosa. Si è preso gioco di me.
-Non è vero! Mi hai presa in giro. - dico rabbiosa.
- Oh sei un bastardo! - mi giro verso il bagno e gli sbatto la porta in faccia.
L’eco della sua risata mi giunge fin lì.
-Non ti sopporto! - gli urlo da dietro la porta.
-Comunque, sta attenta! - mi lascia con questa frase sibillina che mi mette dentro tutta l’agitazione che volevo scaricare.
Alla faccia del bagno rilassante! 




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