Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Come il riflesso dell'arcobaleno", il nuovo libro di Arya J.R.Moore 😊
Titolo: Come il riflesso dell'arcobaleno
Autore: Arya J.R. Moore
Genere: Romantico contemporaneo
Disponibile in ebook a € 4,49
Pagina autore: Il mio voglio una favola
TRAMA:
Rachel vive incastonata nel suo piccolo mondo, tra casa e lavoro.
La vita non è stata sempre benevola con lei, lasciandola sola in un momento difficile, ma lei con coraggio ha saputo sollevare la testa ed andare avanti. Si è autoimposta delle piccole rinunce, tra queste l’amore.
E ci sarebbero mille ragioni per poter rifarsi una vita , ma una sola per continuare a viverla così, la sua piccola Nicole.
Ed è proprio quando crede di aver raggiunto una tranquilla quotidianità, che nella sua vita irrompe come un uragano Eric Mc’Gregor
Dolce amorevole con la piccola Nicole, tanto quanto scontroso, scorbutico e arrogante con lei.
Tra incomprensioni, battibecchi e famiglia, i due riusciranno a trovare un punto d’incontro?
Forse un arcobaleno arriverà ad illuminare il loro percorso.
BIOGRAFIA:
Arya J.R. Moore è un’eterna
diciottenne. Anche se i diciotto li ha
superati da un po’. 😜
Arya è un’inguaribile
sognatrice, una romantica senza speranza😚,
una che riesce a creare storie anche con l’improbabile.
😭
È nata dove sorge il sole e
vive dove non tramonta mai.
Per questo è una ragazza (beh,
dire ragazza è un eufemismo!) solare.
Arya è bella, è intelligente,
è brava… soprattutto è modesta!
Si è divertita parecchio nella
stesura del libro che è nata come un sogno. Una sceneggiatura onirica che
andava crescendo giorno per giorno… anzi notte per notte.
Arya ha un marito meraviglioso, due figli stupendi, una
cane, un gatto, tre criceti e anche qualche topo in giardino.
😡Ambizioni per il
futuro?
Uhmmm… vediamo…😞
Ah, Sì! Andare a vivere in un’isola
deserta a fianco di Tom Hardy…😩 oppure di Jason
Momoa… o di Michael Fassbender…
Insomma… è tutto da
vedere. Al prossimo sogno.
BREVE ESTRATTO:
È già da tre giorni che
condividiamo questa situazione che definirei al limite del sopportabile. Dopo
il bacio travolgente, ci siamo disinvoltamente evitati entrambi, cercando di
mantenere un atteggiamento distaccato ma civile.
La tempesta non sembra volersi
calmare. Secondo i comunicati di stamani le strade sono ancora impraticabili.
La lontananza con mia figlia
ormai è diventata insopportabile, anche se la so al sicuro e la sento dieci
volte al giorno, ci sono momenti che mi sento di sfiorare l’isteria.
Sono appena le nove del
mattino, ma il tempo è scuro e
dalle finestre penetra pochissima luce.
Decido che forse è meglio
farmi un bagno caldo. Almeno cercherò di rilassarmi.
Riempio la vasca, aggiungo dei
sali, accendo qualche
candela profumata dopo averle accuratamente selezionate. Anche qui Eric è molto
attento, c’è una vasta scelta di sali
da bagno e delle candele sono
posizionate ai bordi della vasca. Mi immergo, la sensazione è piacevole, il
calore dell’acqua, il profumo dei sali
e delle candele rendono
l’ambiente rilassante.
La lontananza da mia figlia e
la tormenta e anche la presenza seducente di Eric, stanno mettendo a dura prova
il mio proverbiale autocontrollo.
Mi auguro di farcela!
Aaahhh, se solo ci fosse Jane!
Non so che film erotico ne uscirebbe fuori! Anche se, a onor del vero, in
questi due giorni anch’io ho avuto il mio bel lavorio mentale!
Vorrei fare la rilassata. Quella che fa finta
di nulla.
Ma è proprio difficile!
Non sono mai stata baciata
così. Ross era dolce, gentile. Con Eric è stato come se stesse gustando la sua
pietanza preferita… e la pietanza ero io! È stata un’esperienza
sconvolgentemente sexy.
Chiudo gli occhi tirando un
sospiro.
- Spero finisca presto! -
sussurro aprendo gli occhi.
In una frazione di secondo il mio cuore si
ferma. Trattengo il fiato, sbatto più volte gli occhi come a cancellare
l’immagine davanti a me. Ma non va via! Rimango pietrificata dal terrore.
Un grosso, orrendo, peloso
ragno mi sta guardando dal bordo della vasca da bagno.
Decido con poca lucidità di
restare immobile, ma appena vedo muovere le sue pelose zampette, caccio un urlo
così forte che penso l’abbia sentito tutto l’emisfero nord-orientale.
Esco dalla vasca come se non
ci fosse un domani, afferro al volo il primo telo che trovo e apro la porta per
fuggire verso la salvezza.
Urto violentemente contro un
muro di muscoli d’acciaio.
-Che succede? - dice
strattonandomi per le braccia.
-C’è un mostro peloso,
orrendo, con otto zampe che mi stava osservando dal bordo della vasca. - urlo
isterica.
-Un mostro peloso… - mi guarda
perplesso. – Un ragno? -
-Sì, sì un ragno. Enorme.
Peloso.
Gli vedo stamparsi sul viso un
sorrisino che al momento rasenta l’odioso.
-Phil. - adesso il sorriso è
proprio aperto.
-Cosa? Phil? - chiedo
sconcertata.
-Phil. Il mostro peloso.
Grosso. Con sette zampe. Una l’ha persa. -
Al momento sono poco
interessata alle vicissitudini del ragnetto in questione. Phil.
-Vuoi dirmi che quel coso è
tuo? - chiedo terrorizzata, gettando uno sguardo dietro. Vedo il ragno muoversi
verso la porta del bagno.
Urlo come una matta. Nel tentativo di spostarlo per
fuggire, mi ci arrampico quasi addosso.
-Prendi quel coso e chiudilo
nella sua gabbia o dovunque sta. -
Sono praticamente in braccio a
lui. Mezza nuda e tutta bagnata.
-Hai capito? - gli urlo in
preda al panico guardandolo dritto in faccia.
Il suo corpo è caldo, anche il
suo sguardo è caldo. E nonostante la paura, che comunque ha il sopravvento,
sento quello strano calore prendermi.
-Non mi rendi certo le cose
facili. - blatera con voce leggermente roca.
Capisco fin troppo bene a cosa
si riferisca.
Mi poggia giù e prende il
mostro.
Mi appiattisco contro la
parete urlandogli di non avvicinarsi.
-La tentazione è forte. - mi
rimanda divertito.
-Non oseresti. - lo guardo
terrorizzata.
-Tranquilla, se non lo faccio
è solo per non spaventare Phil. -
-Bastardo! - dico mentre mi
passa davanti con il ragno in mano che muove velocemente le sue zampette.
-Non mi provocare. -
-Oddio, sono in mezzo al
niente con tizio che ha come amico un mostro peloso con sette zampe di nome
Phil! Oddio! - piagnucolo ad alta voce alzando gli occhi in cielo. Lo sento
ridere come un matto mentre scende le scale.
All’improvviso vengo assalita
da un dubbio.
-Hey. Ma ce ne potrebbero essere altri in giro di questi
cosi? Tanto per sapere. - gli urlo ancora mezza nuda da davanti la rampa delle
scale.
Poco dopo lo vedo risalire.
Mi si piazza davanti con
un’aria seria e pensierosa…
-Beh, è stato fuori tutta la
notte. Potrebbe aver incontrato una ragna-
dice virgolettando con le dita la parola ragna - e avrebbe potuto
procreare. Sai le uova dei ragni si schiudono in un’ora. Quindi potrebbero essere in giro tanti
piccoli ragnetti. Compresa la ragna, che diventa molto cattiva quando le tocchi i suoi piccoli. -
Butto uno sguardo in giro
terrorizzata, avvicinandomi più a lui.
-E ti dirò di più. - continua
serio. -in genere amano annidarsi nelle stoffe umide… tipo vestiti, asciugamani…
e roba del genere.- conclude gettando un’occhiata ambigua sul mio asciugamano.
-O mio dio! - lo guardo
terrorizzata per poi guardarmi addosso.
Cerco di girare bene
l’asciugamano, cercando di non farlo cadere.
-Che aspetti! Guarda anche tu.
- gli intimo avvicinandomi.
Alzo gli occhi e vedo che ha
stento riesce a trattenere una risata.
Strizzo gli occhi furiosa. Si
è preso gioco di me.
-Non è vero! Mi hai presa in giro. - dico rabbiosa.
- Oh sei un bastardo! - mi
giro verso il bagno e gli sbatto la porta in faccia.
L’eco della sua risata mi
giunge fin lì.
-Non ti sopporto! - gli urlo
da dietro la porta.
-Comunque, sta attenta! - mi
lascia con questa frase sibillina che mi mette dentro tutta l’agitazione che
volevo scaricare.
Alla faccia del bagno rilassante!
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