lunedì 21 maggio 2018

"MY SYMPHONY IS YOU" di Paola Garbarino



Buongiorno follower, buon lunedì!
Paola Garbarino ci parla di "My Symphony is you", una novella autoconclusiva di recente pubblicazione legata al romanzo "My bitter sweet symphony"







Autore: Paola Garbarino
Genere: Novella autoconclusiva legata al romanzo “My bitter Sweet Symphony

Disponibile in ebook a € 1,49
e in formato cartaceo a € 6,99

Pagina autore: Paola Garbarino 





TRAMA:


Esiste un solo grande amore nella vita? E se no, possiamo essere così fortunati da trovarlo e riconoscerlo?
Dario Guinizzelli è uno dei protagonisti di My bitter sweet Symphony, è l’altro, quello che, nonostante una figlia insieme, per Stella, la protagonista, non è abbastanza.
Come ci si riprende da una delusione del genere? Come si può mettere di nuovo il proprio cuore nelle mani di qualcuno?
Una novella intensa e profonda, commovente e romantica, dalla viva voce dei protagonisti, per chi ha amato la figura di Dario nel romanzo “My bitter sweet Symphony”, per chi vuole saperne di più sugli altri personaggi e anche per chi, semplicemente, non sa nulla della storia precedente ma desidera entrarvi da una porta secondaria. 



BIOGRAFIA:

Paola Garbarino è nata a Genova il 30 novembre 1974. Ha studiato Letteratura e Arte e insegnato a lungo nella scuola pubblica. Ha viaggiato molto e vissuto in Finlandia, Corea del Sud e Inghilterra. Attualmente vive in un esotico luogo del mondo assieme al marito e alle due figlie e sta scrivendo una nuova storia. 



BREVE ESTRATTO:

Ho visto abbastanza film da saperlo: l’amore capita, è come un virus portato dall’aria. E io me lo sono beccato. Se se l’è preso Rick Blaine in Casablanca, come potevo pretendere di rimanere immune?
Non ci siamo mai detti che fosse una storia seria o un’avventura, è iniziata, è andata avanti, così, senza dirci nulla.
“Mi sono innamorato.” confesso.
Il mio cuore non smette di andare così veloce ma stavolta per la paura.
Stella tace per un momento per me interminabile “Bene…” mormora.
“Bene? Cosa c’è di buono?”
“Che lo siamo tutti e due.”
Le risollevo il volto con un dito sotto al mento “Ah sì?!”
Lei annuisce, piano.
La bacio, solo uno sfiorarsi “Ti amo, Star…” sussurro sulle sue labbra.
“Non te lo dimenticare mai.” in un soffio.
Ed è così, io non l’ho dimenticato mai, ma lei sì. 





Per chi si fosse perso il precedente romanzo, di seguito la scheda libro.




Titolo: My bitter sweet symphony
Autore: Paola Garbarino

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,99

TramaLestat è un giovane violinista prodigio, Stella una ragazzina folgorata dalla sua esibizione. Lui è cresciuto in orfanotrofio, lei tra i privilegi di una famiglia importante, eppure le loro anime affini s’incontrano sulle note di un’ipnotica melodia. L’attrazione è immediata ed esplode in poche ore, ostacolata però dai genitori di Stella.
Dopo quella notte, la vita li porta su due strade lontane, la separazione è una ferita che fatica a rimarginarsi. Quell’incontro però lascia una scia bruciante nel loro cuore.
Undici anni dopo, Lestat vive a New York, è sposato e alla ricerca di un figlio che non arriva. Stella, ancora ribelle e selvaggia, ha mollato l’università, diradato i rapporti con la sua ingombrante famiglia e lavora in un resort di lusso nella campagna toscana.
Un evento traumatico sprona Lestat a fuggire da New York, in cerca di serenità e di un luogo dove comporre in pace. Il Destino lo porta proprio in Toscana, dove la luce della sua Stella riesce a compiere di nuovo una magia.
Può la scintilla di un’attrazione bruciata in gioventù divampare ancora, dopo anni di lontananza?




PROTAGONISTI DEL ROMANZO MY BITTER SWEET SYMPHONY:


Lestat adolescente:

Rievoco, l’ennesima volta, quelle ore trascorse con Lestat Lynch: le mie dita fra i suoi capelli castano chiaro, sulla sua pelle compatta; i miei occhi persi nei suoi scuri e caldi come il cioccolato al latte, il suo odore da maschio dietro al profumo. Ricordo ancora la peluria bionda e sottile delle sue braccia e il suo torace glabro, perfetto per essere baciato. Ricordo la sua voce profonda e il suo accento da film americano smorzato da qualcosa di dolce, probabilmente l’Irlandese paterno. Ricordo le sue labbra, morbide, carnose, i tocchi ora leggeri ora affamati. Ricordo i suoi sospiri. Ricordo le emozioni, tante, un’infinità di scariche elettriche piacevoli, che mi attraversavano la colonna vertebrale e mi scorrevano nel sangue come una corrente inarrestabile e impetuosa.






Lestat, presente:

I capelli erano un po’ selvaggi ma su di lui sembravano fatti ad arte. Da qualche anno aveva adottato questo look col capello lungo, colpi di Sole biondi, ogni tanto si faceva crescere la barbetta da hipster che andava tanto di moda, ora non l’aveva. Non che avessi spiato molto in internet, giusto quando mi prendeva un rimpianto mordente. 




Stella adolescente:

Le faccio una scansione ravvicinata, cosa che non ho potuto fare dal palco: è alta almeno un metro e settanta, ha due tette fantastiche se non sono frutto di un reggiseno bugiardo, gli occhi sono due schegge azzurre, quasi blu, scintillanti; e i capelli viola, ora sciolti, sono lunghi alla vita. 




Stella, presente:

L’avevo riconosciuta al primo istante, anche se aveva molti anni in più, era più alta e soprattutto non portava i capelli viola e gli abiti punkeggianti. Quei due laghi azzurri, quasi blu, erano gli stessi e io c’ero annegato dentro. 




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