mercoledì 15 agosto 2018

RECENSIONE "LA VITA FINO A TE" di Matteo Bussola



Buongiorno follower, buon Ferragosto!
Valentina Piazza ha letto "La vita fino a te" di Matteo Bussola, 
edito Einaudi Stile Libero. 




Autore: Matteo Bussola

Casa editrice: Einaudi Stile Libero Extra

Disponibile in ebook a € 8,99

E in formato cartaceo a € 14,45

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:


Matteo Bussola riconosce ciò che di straordinario si annida nelle cose ordinarie perché le guarda come se accadessero per la prima volta, come se sentisse sempre la vita pulsare in ogni cellula. Ed è con quello sguardo che racconta di relazioni sentimentali, l'istante in cui nascono, il tempo che abitano. Lo fa mettendosi a nudo, ricordando gli amori passati, per ripercorrere la strada che lo ha portato fino a qui, alla sua esistenza con Paola e le loro tre figlie. Soprattutto, lo fa specchiandosi nelle storie di ciascuno: quelle che incontra su un treno, o mentre sbircia dal finestrino della macchina, o seduto in un bar la mattina presto. Quelle che incontra stando nel mondo senza mai dare il mondo per scontato, e che la sua voce intima e familiare ci restituisce facendoci sentire che sta parlando esattamente di noi. 



Leggere un libro di Matteo Bussola è come parlare con un amico che non si vede da tempo, dopo che tutti gli altri sono andati via, seduti tranquilli sul divano, alla luce tenue di una abat-jour. Lui vi racconterà allora di Mario e di quella volta che si è innamorato “della Jole”, di come Fabio continuasse a pensare ad Anna, di Principesse a Mezzanotte, di treni e partenze che sono ritorni, di amori e brandelli, degli occhi tristi e malinconici in cui ci si specchia, ci si perde e a volte ci si ritrova, insieme. Lo fa come in un flusso di coscienza, in un dialogo sempre aperto con il lettore che si rispecchia, ride, piange, ricorda insieme a lui. Come dimenticare gli amori giovanili o un addio alla stazione? Il problema forse è proprio questo, non dimenticare, ma vedere tutto con gli occhi innocenti, che sono propri dei bambini, accogliere senza remore, ascoltare, vedere al di la delle apparenze, cercare la vera essenza delle cose nella vita di tutti i giorni, rendendola speciale. “Scegliere di restare” come dice l’autore, anche se le cose si fanno difficili pensando che, forse, è proprio quel loro essere complicate a renderle speciali. Una lettura consigliata da me, per un momento di riflessione con sé stessi, di sorriso ma anche di commozione. Ringraziando l’autore di averci fatto sbirciare, anche solo per un attimo, nel suo cuore e nelle sue tante definizioni di “amore”. 


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