Buon pomeriggio amici lettori!
Mary Rotnan ha letto "Prigioniera del principe", primo volume della serie "C'era una volta" di Maisey Yates, edito Harmony 😊
Titolo: Prigioniera del principe
Autore: Maisey Yates
Serie: C'era una volta Vol.1/3
Casa editrice: Harmony
Collana: Collezione Giugno 2018
Disponibile in formato cartaceo a € 3,50
a breve anche in ebook
Pagina autore: Maisey Yates
TRAMA:
Quando Belle Chamberlain si offre di prendere il posto del padre, imprigionato dal principe Adam Katsaros, lui accetta a una condizione: che lei finga di essere la sua amante. Rintanato da troppo tempo nel suo tetro castello in seguito alla morte della moglie, Adam ha deciso infatti di far valere i propri diritti al trono.
E l'innocente bellezza di Belle potrebbe spianargli la strada.
Belle non riesce a resistere all'ammaliante carisma di Adam: il suo sguardo ardente risveglia infatti in lei un desiderio sconosciuto, e ogni carezza è come un marchio a fuoco sulla sua pelle.
La crudeltà del principe è leggendaria, ma forse lei sarà in grado di domare il buio che lo divora...
Maisey Yates nel romanzo “Prigioniera del principe” ripropone in chiave contemporanea la bellissima fiaba della Bella e la Bestia.
Un romanzo indubbiamente romance con lieto fine, come il genere richiede.
Gli ingredienti che rimarcano la famosa fiaba che tutti abbiamo nel cuore ci sono tutti: lei Belle, californiana con un padre malato; lui Adam, il principe ricco, dannato, in preda ai rimorsi e sfigurato. Vi chiederete se c’è il cattivo Gaston, tranquille c’è anche lui! Si chiama Tony.
La storia scorre veloce, anche se devo ammettere che in alcuni punti c’è una propensione a cadere nella noia, tanto da ritrovarmi a sfogliare velocemente le pagine. Onestamente la storia prende, ma c’è quel piccolo MA che picchietta nella mente. Penso e ripenso e arrivo alla conclusione che manca di quel patos da farti pizzicare le mani dall’emozione. Quell’incertezza velata di lui mi lascia interdetta, e ce ne vuole, perché questo succeda. Lui, uomo duro che non vuole cedere ai sentimenti, deve essere drastico nelle affermazioni, con un SI o un NO. Dalla “bestia” 2.0 mi aspetto determinazione, forza, una presa di posizione precisa… caspita fu più dura e cattiva la Disney! Ahimè la Yates non è riuscita a dare la giusta emozione e quindi non è riuscita a farmi entrare in empatia con i personaggi; forse colpa della traduzione? Con un sospiro nostalgico, posso affermare che la Bestia originale è sempre nel mio cuore e difficilmente imitabile. Nel complesso, il romanzo si legge bene, l’autrice con audacia ha riproposto un racconto classico ponendolo in chiave moderna.
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