lunedì 20 agosto 2018

RECENSIONE "PRIGIONIERA DEL PRINCIPE" di Maisey Yates



Buon pomeriggio amici lettori!
Mary Rotnan ha letto "Prigioniera del principe", primo volume della serie "C'era una volta" di Maisey Yates, edito Harmony 😊



Autore: Maisey Yates
Serie: C'era una volta Vol.1/3

Casa editrice: Harmony
Collana: Collezione Giugno 2018

Disponibile in formato cartaceo a € 3,50
a breve anche in ebook

Pagina autoreMaisey Yates 





TRAMA:

Quando Belle Chamberlain si offre di prendere il posto del padre, imprigionato dal principe Adam Katsaros, lui accetta a una condizione: che lei finga di essere la sua amante. Rintanato da troppo tempo nel suo tetro castello in seguito alla morte della moglie, Adam ha deciso infatti di far valere i propri diritti al trono.
E l'innocente bellezza di Belle potrebbe spianargli la strada.
Belle non riesce a resistere all'ammaliante carisma di Adam: il suo sguardo ardente risveglia infatti in lei un desiderio sconosciuto, e ogni carezza è come un marchio a fuoco sulla sua pelle. 
La crudeltà del principe è leggendaria, ma forse lei sarà in grado di domare il buio che lo divora... 





Maisey Yates nel romanzo “Prigioniera del principe” ripropone in chiave contemporanea la bellissima fiaba della Bella e la Bestia.
Un romanzo indubbiamente romance con lieto fine, come il genere richiede.
Gli ingredienti che rimarcano la famosa fiaba che tutti abbiamo nel cuore ci sono tutti: lei Belle, californiana con un padre malato; lui Adam, il principe ricco, dannato, in preda ai rimorsi e sfigurato. Vi chiederete se c’è il cattivo Gaston, tranquille c’è anche lui! Si chiama Tony. 
La storia scorre veloce, anche se devo ammettere che in alcuni punti c’è una propensione a cadere nella noia, tanto da ritrovarmi a sfogliare velocemente le pagine. Onestamente la storia prende, ma c’è quel piccolo MA che picchietta nella mente. Penso e ripenso e arrivo alla conclusione che manca di quel patos da farti pizzicare le mani dall’emozione. Quell’incertezza velata di lui mi lascia interdetta, e ce ne vuole, perché questo succeda. Lui, uomo duro che non vuole cedere ai sentimenti, deve essere drastico nelle affermazioni, con un SI o un NO. Dalla “bestia” 2.0 mi aspetto determinazione, forza, una presa di posizione precisa… caspita fu più dura e cattiva la Disney! Ahimè la Yates non è riuscita a dare la giusta emozione e quindi non è riuscita a farmi entrare in empatia con i personaggi; forse colpa della traduzione? Con un sospiro nostalgico, posso affermare che la Bestia originale è sempre nel mio cuore e difficilmente imitabile. Nel complesso, il romanzo si legge bene, l’autrice con audacia ha riproposto un racconto classico ponendolo in chiave moderna. 



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