sabato 22 settembre 2018

DOPPIA RECENSIONE "PICCOLOGRANDEAMORE" di Kateryna Strigo



Alessia Toscano e Valentina Piazza hanno letto e decisamente apprezzato "Piccolograndeamore", di Kateryna Strigo, primo volume della serie "Fuoco greco e semplice acqua".
E come detto da una delle mie collaboratrici - Serenella Procopio - in altra sede, dopo due recensioni così, Alessia e Valentina si ritroveranno l'autrice sotto casa con un vassoio di pasticcini.... 😂😂  







Autore: Kateryna Strigo
Serie: Fuoco greco e semplice acqua Vol.1 Non auto-conclusivo

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,74

Pagina autoreKateryna Strigo 



TRAMA:


Katia Volpato vive in Russia guadagnandosi la vita con due lavori. Lavoro n.1 sacro, come interprete per un'associazione che si occupa di adozioni internazionali di bambini. Lavoro n. 2 profano, come addetta ad un call center presso una hot-line per adulti. Una sera d'inverno, un incontro telefonico porta nella vita di Katia, Konstantin Kotov ex cecchino dell'esercito russo con un futuro da campione olimpionico, appassionato di armi da fuoco e cliente casuale che approda nel mondo delle hot-line per fare un semplice favore all'amico Anton. Tra i due nasce un coinvolgimento che presto li porterà al di là dell'etere dove muove i primi passi il desiderio che li spinge l'uno verso l'altra. Il loro primo incontro avverrà in un particolare momento di vita per entrambi. Un patto diabolico li legherà... Un patto ancor più diabolico li slegherà e il vile denaro apparirà come merce di scambio per una verginità inventata, un bambino da mettere al mondo dietro compenso e un altro, orfano, a cui Katia vuole arrivare ad ogni costo. Il suo Piccolograndeamore. Fin dove può spingersi Katia per amor suo? Che prezzo si può essere disposti a pagare per un bambino? I fantasmi del passato di Katia e Konstantin inseguiranno i personaggi in un romanzo a due voci, dove agli incontri telefonici, seguiranno quelli sotto le lenzuola e dove i colpi di scena arriveranno fino all'ultima pagina.  





“Piccolograndeamore” non è un romanzo, è una tempesta, uno tsunami, un terremoto. 
Uragano Konstantin. Lui è un ex cecchino dell’esercito russo, futura stella olimpionica, con la passione delle armi, unica prerogativa ereditata geneticamente dal padre. Un protagonista di una portata eccezionale, spettacolare, grande, immenso. Dico solo che ho iniziato a prendere lezioni della lingua russa: priviet, dasvidania, spasibo, gattina… ah no, gattina non c’entra col russo, mi sono lasciata trasportare… 
Devo dire che il personaggio femminile non è da meno. Katia vive in Russia e svolge due lavori: interprete per una associazione che si occupa di adozioni internazionali e… telefonista presso una hot line. 
Per caso, una sera durante il gelido inverno, Kostia si ritrova a telefonare in quel call center per fare un favore al suo amico Anton. (E qua mi scappa un altro sospiro… Anton. Improvvisamente mi è venuta voglia di allevare astori!) 
Katia. Kostantin. Un telefono. Le loro voci. Le loro fantasie. Da quel momento, le scintille. 
La passione, la reticenza, la curiosità, il lasciarsi andare, gli ostacoli… un patto diabolico… la delusione che proveranno l’uno per l’altro… un altro patto ancora più diabolico…
“Una bocca da baciare”. 
Orfani, verginità inventate, colpi di scena… AMICIZIA, AMORE… 
E chi è quel Piccolograndeamore? Ci sono legami indissolubili che nessuno potrà mai spezzare. Fin dove ci si può spingere? 
Prima di iniziare la lettura, non avevo capito la sua portata e me ne sono ritrovata completamente spiazzata, coinvolta, ci sono caduta dentro. 
Una storia particolare e originale, due protagonisti fuori dalle righe. 
La passione, oltre l’aspetto, quando è l’anima a riconoscersi e legarsi, nonostante tutto. 
L’amore in ogni sua sfaccettatura, verso un figlio, una madre, una sorella, un amico, un uomo, una donna… 
La scrittura è scorrevole, fresca e semplice, ingredienti fondamentali perché il racconto vada veloce e arrivi dritto al cuore e… anche un po’ agli ormoncini, diciamolo. 
Kostia e Katia hanno una carica sensuale pazzesca, come avrà fatto l’autrice a crearli così? Ma non sono mai scontati o volgari, no, soprattutto nelle loro scene erotiche (compresi i pensieri) esce fuori la loro anima e tutto ciò che hanno dentro di immensamente speciale. 
Mi sono sentita trascinata in Russia, sentivo le sensazioni man mano che le provavano, insomma mi sono entrati dentro e ancora ci penso. 
Ora chi dice ai miei neuroncini che compagno K non esiste nella realtà? Io già avevo preparato le valigie non appena finito di leggere il secondo capitolo… aiuto! 
Un crescendo di situazioni e colpi di scena, descritti con il punto di vista di entrambi, quindi ho potuto immaginare le loro emozioni fino in fondo ed è stato divertente scoprire i pensieri di Katia e Kostia rispetto alla stessa situazione vissuta. 
Sono andata a sbirciare il profilo di Kateryna Strigo e ho trovato delle audioletture e il booktrailer: BRIVIDI! 
Mi ha colpito la delicatezza e il rispetto con i quali l’autrice ha scritto ogni pagina, la raffinatezza e l’eleganza dell’erotismo, la pienezza e la profondità dell’amore, compreso quello materno. 
I dialoghi sono veloci e ben concepiti. 
Tutti i personaggi, anche quelli secondari sono caratterizzati molto bene, si capisce la psicologia di ognuno di loro. Quelli da odiare sono perfidi, vedi Sergej; quelli da amare sono pazzeschi, vedi Francesca, la sorella di Katia. 
Ironia e romanticismo sono conditi con quella vena di malinconia che rende tutto reale e ha fatto vibrare corde che neanche sapevo di avere. 
E poi, a tratti, una comicità particolare e sottile che mi ha fatto sorridere e ridere da sola. Scuotevo la testa dicendomi che era solo un libro. Ma non è così, è molto di più. 
Non è facile parlare di “Piccolograndeamore” senza spoilerare. Tra l’altro, il titolo e la copertina sono intriganti e centratissimi. 
Un romanzo intenso e toccante, non ho potuto fare altro che leggere ininterrottamente per arrivare alla fine. 
Punto dolente: “Disgraziata di una autrice… per le ultime cinque pagine ti avrei strangolato. Ma si fanno queste cose? Rimedia subito. Anzi prima di subito”. 
Mi rendo conto che sto facendo una recensione non molto convenzionale, ma chissenefrega (scritto così in onore a Grisha!): se ripenso a Kostantin e alla storia, non sono molto lucida per scrivere in modo impeccabile e pulito. 
Sinceramente mi aspettavo tutt’altro e mi ero fatta un altro film rispetto all’identità di Piccolograndeamore. Quindi, Spettacolo! 
Kateryna, complimenti! Lo rileggerei altre mille volte e, sicuramente mi emozionerei di nuovo.
Immagino un possibile film tratto dal romanzo. Già mi vedo davanti allo schermo a piangere e ridere… 
Il libro mi è piaciuto, caspita! E tanto. Una storia profonda e intensa, da vivere abbandonandosi al mondo parallelo in cui questa lettura trasporta il lettore. Almeno a me ha fatto questo effetto. 
Ps. Menzione d’onore per Loubou e tin! 
“E ora, Kateryna, SBRIGATI a scrivere il seguito dove ci DEVE essere, per forza, anche tanto spazio per Anton”. 
Dobry vecher... 





Alterando la percezione a regola d'arte e piegandola alla tua fantasia e ai tuoi desideri crei invece qualcosa che va oltre la realtà. È così che nasce un inganno. La realtà non si presta a tanto. La realtà accade.

Ricordo n.1: COINVOLGENTE. Ecco come mi appare il libro di Kateryna Strigo, con tutti i suoi personaggi. Katia e Kostantin ti entrano dentro e lì rimangono, come il freddo di Mosca che si insinua tra gli abiti della protagonista, così faranno loro con voi. Kostantin è un tiratore scelto, un atleta, un uomo potente, ed è tremendamente sexy. Katia è italiana, lavora in qualità di interprete per un’associazione che si occupa delle adozioni internazionali e, come secondo lavoro, è centralinista per una hot-line. Proprio lì conosce Kostantin, per caso, e ne rimane folgorata. L’inizio del libro è molto coinvolgente, ti permette di entrare subito in empatia con i protagonisti, tanto che vorresti sapere tutto di loro e del loro passato, fino al punto di non riuscire a smettere di leggere, o almeno così è stato per me. Rimani invischiato nelle loro conversazioni che sembrano musica, dal loro conoscersi così particolare. Il livello di attrazione tra Katia e Kostantin è altissimo ed è reso magnificamente dall’autrice.

Per il suo tornaconto e soprattutto per il mio, in un vicendevole scambio di puri intenti contro moneta sonante. Il suo tempo... Il mio denaro.

Ricordo n.2: PROFONDO. “Piccolograndeamore” è la storia di un amore eterno, quello di una madre per il figlio. Piccolograndeamore è un sentimento che nasce tra due persone che capiscono di appartenersi. Piccolograndeamore è anche il sacrificio che si fa per amicizia. Tutti i personaggi hanno un grande abisso al loro interno, ferite più o meno profonde, lati di luce ma anche tanti lati oscuri; questi ultimi sono quelli che maggiormente ti permettono di capire le loro scelte e i loro pensieri, i blocchi, le paure e i desideri. Ho odiato gli antagonisti, primo fra tutti il padre di Kostantin, un uomo orribile e dominato dal sogno di mantenere il suo impero. Ho adorato Anton, l’amico di Kostantin e anche Francesca, la sorella di Katia. 

Piccolograndeamore è stato una sorpresa.
“ Dobry vecher… Sbasiba.”
Grazie a Kateryna Strigo, l’unico appunto che le faccio è sul finale, ammetto di essere impaziente di stringere tra le mani il seguito. 



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