lunedì 8 ottobre 2018

RECENSIONE "IL POSTO DEL MIO CUORE" di Emily Pigozzi



Buon pomeriggio amici lettori!
Alessia Toscano ha letto per noi "Il posto del mio cuore" di Emily Pigozzi 😊






Autore: Emily Pigozzi
Genere: Romance women fiction – Narrativa femminile 

Disponibile in ebook a € 0,99
a breve anche in cartaceo

Pagina autoreEmily Pigozzi Autore





TRAMA: 

Fulvio era la trasparenza, la dolcezza, il chiarore dell’estate. Era il calore di un sole che tramontava piano sulla campagna, la stessa dove eravamo nati e cresciuti. 
Era un bicchiere di primavera eterna. 
Invece, in me c’erano anche il grigiore dell’inverno e le notti senza fine dell’autunno. Io avevo bisogno di tutte le stagioni.

Alma Libera Tondelli somiglia al suo nome: uno spirito fatto di vento. Nata in un piccolo paese di campagna, tra leggende contadine e pregiudizi, il suo destino è essere moglie e madre, magari di un ragazzo dagli occhi buoni che la ama da sempre. Ma in Alma ci sono il fuoco, l’irrequietezza della ribellione e la voglia di scoprire il mondo. Chi può diventare? Cosa arde dentro di lei? Dalle campagne emiliane del dopoguerra alla Roma del Sessantotto, tra passioni sbagliate e palcoscenici di teatri, muovendosi tra personaggi folli e indimenticabili, Alma cercherà se stessa e la sua vera strada, provando a dimenticare il suo difficile passato. Al suo fianco Adriano, sognatore e inquieto, Claudio, geniale e dolcissimo, Amabile e Marcella, ribelli e innamorate. Un amore silenzioso, però, la accompagna, le sue radici sono profonde e vengono da lontano. 
Un sentimento più forte di tutto e destinato a non arrendersi. 




Alma Libera, un destino in un nome. 
Una bambina, poi giovane donna, che probabilmente è nata nell'epoca sbagliata o, forse, semplicemente aveva bisogno di trovare sé stessa. 
Il cuore capisce prima di tutto il resto. Sempre. Puoi fargli fare giri immensi, ma poi tornerà sempre dove deve, anzi vuole, stare. 
Siamo negli anni Cinquanta, a ridosso dei Sessanta, nella Bassa emiliana e seguiamo la vita di Alma Libera Tondelli. 
Lei, sognatrice dall'anima inquieta a cui va stretta la vita di paese, il lavoro in fabbrica, il fatto di non potere vedere il mondo e realizzare i suoi sogni. 
Un racconto intimo e intimista, dove entriamo nei pensieri della protagonista, che ci conduce insieme a lei nel suo percorso, passando per Bologna e gli anni dei sessantottini prima, e per la Dolce Vita romana dopo. 
E ora parliamo di Fulvio Donati, un ragazzino, poi un uomo. Fantastico. Una passione grande, ma abbandonarsi a lui significherebbe tradire le proprie passioni e arrendersi a un destino già scritto. 
Invece no, Alma combatte una comunità bigotta e un padre che l'ha costretta a un lavoro precoce in fabbrica a scapito del suo tanto amato studio. Quindi, lei decide di volare e prendere una strada diversa, chiudendo gli occhi al suo cuore, ma qualcuno, lì in paese, continuerà ad amarla da lontano, seguendola in silenzio. 
Le luci e le ombre di una donna... Il viaggio di un'anima e poi... 
La Delfina, l'indovina del paese, disse ad un'Alma adolescente e piena di speranze: "La salvezza del cuore, spesso, è nel luogo in cui si parte". Questa frase mi ha fatto riflettere e, alla luce di tutta la vicenda, mi ha commosso e coinvolto. 
Mi ha emozionato il modo che ha avuto Emily Pigozzi di narrarci le vicende che si dipanano nel corso di più di dieci anni. Uno stile delicato, spesso poetico, molto musicale, senza particolari effetti speciali; elegante e raffinato; ricercato, ma chiaro e pulito, che giunge esattamente dove vuole arrivare. 
Ho letto altri suoi romanzi, mi sembra che stavolta la narrazione si sia plasmata secondo le caratteristiche stesse dell'epoca di cui stava parlando. 
Mentre leggevo, riuscivo a vedere le scene come in un film. 
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, quindi sono entrata nella loro psicologia, capendo le loro ragioni. 
Stesso discorso vale per le ambientazioni e le ragioni di un'epoca che sembra così lontana, ma in realtà non lo è. 
A volte, Alma mi è sembrata un po' troppo debole, lasciandosi trascinare dagli eventi e dagli uomini che entravano a fare parte della sua vita... Ma immagino che essere lei, in quegli anni, non deve essere stato poi così facile. Il suo percorso di vita, e gli uomini che incontrerà, le porteranno la giusta forza che una donna della sua portata deve avere. 
Emily ha raccontato la vita.  
Ho sognato grazie a una storia d'amore che non ha avuto tempo, non si è arreso, ha superato le distanze e gli ostacoli. 
E Fulvio è davvero un grande uomo, perché urla in silenzio i suoi sentimenti. Me ne sono innamorata, indipendentemente da come finirà tra di loro. 
Ho tifato per Alma affinché, finalmente, trovasse quel posto del mondo che ha tanto cercato. 
Un inno all'amicizia, ho apprezzato molto sia stato un sentimento protagonista nella storia. Quindi menzione d'onore per Claudio, Cristina, Gilberto e altre due donne molto coraggiose per quegli anni, Marcella e Amabile. 
Un romanzo intenso e profondo, mi sono ritrovata coinvolta e ho potuto riflettere. 
Ho vissuto con Alma i suoi tumulti, le gioie, le delusioni, le sue "notti femmine". Mi sono commossa e ho lottato con lei, con un occhio e un'emozione sempre verso Fulvio. 
Il racconto è toccante e intenso: l'ho sentito talmente vicino che quasi sembrava che la stessa Alma Libera stesse raccontando a me la sua vicenda, magari sedute sul divano con una tazza di tè in mano, con la trepidazione di rivivere tutta la storia vissuta. Attraverso le sue parole mi sono trovata a condividere la commozione che una donna come lei avrebbe potuto provare davvero a quei tempi. 
Nonostante non ci siano scene erotiche esplicite, ho potuto comunque apprezzare la sensualità di una donna che sboccia e ama con passione. Ecco anche cosa intendo quando dico che l'autrice ha uniformato la narrazione agli anni raccontati. 
Proprio come la vita, la trama è un rincorrersi di momenti di felicità, serenità, tristezze e delusioni. 
Un romanzo sicuramente di formazione, Alma deve trovare un’identità nascosta e repressa dal suo contorno, ogni esperienza vissuta, bella o dolorosa, le ha permesso di capire quali siano le cose e le persone davvero importanti. Ho apprezzato moltissimo la consapevolezza che riesce ad acquisire durante il suo percorso di crescita. 
E ora, posso dire che l'ho sentita come una amica che mi confidava il suo cuore e la sua anima. 
Vorrei provare a non dilungarmi troppo, per rispettare l'intimità che traspare in tutto il romanzo, quindi concludo facendo i complimenti all'autrice perché ha scritto la storia di Alma, una storia di speranza e coraggio, un coraggio che magari si acquisisce crescendo, perché inizialmente fa un po' paura. 
In contrapposizione, in un cammino parallelo, troviamo la forza, il calore avvolgente e la potenza di Fulvio, un uomo vero, che non ha bisogno di stupide prove di forza, ma che sa tenere testa a un sentimento potente senza mai vergognarsene. Anzi, lo fa arrivare dove vuole lui, anche da lontano. 
Ho capito che l'importante, nella vita, non è sgomitare per emergere quando si hanno gli argomenti e un bagaglio emozionale intenso, perché verranno fuori da soli in maniera prepotente. Inoltre, dovremmo sempre cercare di seguire le nostre passioni, che sia la lettura, la scrittura, il disegno, la cucina, la recitazione... non per farci vedere e acclamare, ma esclusivamente per noi stessi. 
Grazie Emily Pigozzi per avermi saputo catturare in questo modo, seguendo il viaggio introspettivo di una donna fragile, ma forte, che mi ha fatto provare molte emozioni reali e contrastanti.



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