lunedì 8 aprile 2019

"CORRISPONDENZA IMPERFETTA" di Laura Nottari



Buongiorno follower, buon inizio settimana!
In uscita oggi "Corrispondenza imperfetta", il nuovo romanzo dell'autrice Laura Nottari, edito Dri Editore.

Dopo aver dimostrato abilità di penna nel districarsi tra i salti temporali con Away, Laura si cimenta, dopo nostra richiesta in un Regency. E anche qui riesce a creare dei personaggi indimenticabili.
Pensiamo questa sia l’ambientazione ideale per esaltare la sua non tanto sopita vena ironica e divertente.

A voi il giudizio!






Autore: Laura Nottari
Genere: Regency

Casa editrice: Dri Editore

Disponibile in ebook a € 1,99
a breve anche in formato cartaceo

Pagina autore: Laura Nottari Autrice 




TRAMA:

Sidmouth, Devonshire estate 1828
Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis proverà per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.
Se nemmeno i reciproci passati legati a doppio filo, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile  redenzione riescono a dividere due anime destinate a divenire una, cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dai rigidi fili del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti.

“A proposito” disse Esmond accostandosi al suo fianco “gradirei incontrarvi di nuovo, insieme a vostra sorella. Stavolta senza Shakespeare di mezzo.”



BIOGRAFIA:

Laura nasce a Roma, nel lontani e bellissimi anni 80. Capisce ben presto che l'immaginazione è il suo forte e tra un disegno e l'altro, una campagna di D&D, le tonnellate di libri e fumetti, a un certo punto trova il coraggio e decide di pubblicare un romanzo tutto suo.
Il primo volume del romance medievale Away esce a puntate su Wattpad, prima di essere pubblicato in self. Da quel momento in poi, Laura capisce che scrivere e donare agli altri qualche momento di evasione dalla vita di tutti i giorni è ciò che la rende felice. Adesso, mentre passeggia al parco con i suoi cani, inventa e mette su carta nuove storie e nuovi mondi.



DICE L’AUTRICE:

Una cosa avevo deciso, ancor prima di imbastire la trama: non avrei scritto il “solito” regency. Volevo qualcosa di diverso dalle trite e ritrite protagoniste forti, indipendenti e lungimiranti, come qualcosa che sapesse di diverso dal nobiluomo impettito ligio alle convenzioni. Sopratutto non volevo ambientare la storia a Londra: niente “ton”! Volevo aria, vita, natura e libertà.
Così sono nati Edith Ellis, Lord Esmond, conte di Rovington e il maniero di Greyville sulla costa del Devonshire.
Edith è una ragazza di ventitré anni, piegata dalla vita e dai suoi stessi errori, talmente sola da non rendersene conto, almeno finché l’amore non le bussa dritto al cuore.
Esmond è un ricchissimo conte ultra quarantenne zoppo, un po’ asociale, autoironico, primadonna e molto avanti con i tempi. Ex Royal Navy eroe di Trafalgar, padre e divorziato.
Dal romanzo volevo desiderio e carnalità, volevo un amore nato al primissimo sguardo, in barba al mondo intero. Spero di aver centrato il bersaglio...!






BREVE ESTRATTO:

“A proposito” disse Esmond accostandosi al suo fianco “gradirei incontrarvi di nuovo, insieme a vostra sorella. Stavolta senza Shakespeare di mezzo.”
“Ne sarebbe lieta, anche se scoprire di aver lodato per svariati minuti il figlio davanti al padre potrebbe metterla in imbarazzo.”
“Potrei mentire e dirle che dormivo ancora. Coprireste assieme a me una piccola bugia a fin di bene? Comunque ho apprezzato le sue parole, erano complimenti indiretti alla mia persona.”
“Frenate il vostro ego, milord. Per fortuna vostro figlio ha molto poco del padre, ne condivide solo l'aspetto.”
“Beh, proprio quello encomiava la giovane Ellis” si voltò e le sorrise oltre la spalla, “quindi mi permetto di catalogare anche le vostre, di parole, come complimento. Grazie, non posso che contraccambiare.”
Edith si fece seria, aprì bocca per controbattete ma si paralizzò del tutto, dato che sentì le dita di Rovington scivolare tra le sue, intrecciate dietro la schiena. Gentili ma sicure, si fecero strada, depositando qualcosa nel palmo. Istintivamente, o forse perché capì fin da subito la natura del piccolo dono, Edith richiuse le dita, intrappolando insieme al pegno di pace, quelle di lui. Non distolse mai gli occhi dal suo invasore, e non palesò imbarazzo per quel contatto inopportuno, come Esmond non sembrò scomporsi dell'involontario, tiepido rapimento. Al contrario le si concesse per qualche attimo prima di liberare la mano, carezzandole l'interno del polso, tocco che Edith fronteggiò con impassibile compostezza, ma scossa da un brivido che di freddo, certo non era. Poi lui sorrise, chinò il capo e si congedò lasciandola sola.

Edith qualche minuto e respiro dopo, dovette dare ragione alla sorella: quelle caramelle erano dolci e basta.





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