Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Nel pianto e nell'incanto" dell'autrice Rossana Lozzio.
Titolo: Nel pianto e nell'incanto
Autore: Rossana Lozzio
Serie: Dream Radio
Genere: Romance
Duologia raccolta in un unico volume
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a a € 12,00
Pagina autore: Rossana Lozzio
Book-trailer: https://youtu.be/GueS4GxdF1o
TRAMA:
Diego e Marco sono cresciuti insieme ad Arona, bellissima
cittadina sulla sponda piemontese del lago Maggiore, uniti dalla passione per
la musica e lavorando in Dream Radio.
L’amore per l’affascinante ragazza inglese che passava le
vacanze con la sua famiglia nello stesso luogo, ha finito per allontanarli:
Marco è rimasto ad Arona, diventando lo speaker più apprezzato della piccola
emittente locale, Diego si è trasferito a Milano, dove ha fondato Radio
Roxanne, si è sposato e ha avuto una figlia, costruendosi fama e successo a
livello nazionale.
Ma la vita ha in serbo molte sorprese e una di queste,
vent’anni più tardi, fa sì che sia proprio la donna che li aveva separati, a
stimolarli a riavvicinarsi.
L’affetto che lo lega alla moglie induce Diego ad
accontentarla e raggiunti da Ashley, la giovane cognata, tornano nella villa di
famiglia sul lago per trascorrervi l’estate che, per Roxanne, potrebbe essere
l’ultima.
Saranno Dream Radio e la volontà di ricostruire il rapporto
che li lega da sempre a rivoluzionare un futuro che sembrava ormai segnato e
proprio là, dov’era partito tutto, Diego e Marco sperimenteranno i sentimenti
più profondi e quel genere di amore che toglie il fiato e, che lo voglia oppure
no, nel futuro ti costringe a credere.
BIOGRAFIA:
Rossana Lozzio è nata e vive a Verbania. Ha pubblicato
ventinove romanzi, ha curato la biografia di Alberto Fortis ed è presente in
cinque antologie di racconti brevi.
Cura e gestisce la FanPage Facebook ufficiale di Teo
Teocoli, è consulente editoriale ed è stata Presidente dell'Associazione
Culturale L'albero delle fate.
DICE L'AUTRICE:
Il romanzo nasce come una duologia "Dream Radio".
L’ispirazione mi è arrivata da vecchi ricordi di quando, da ragazza, ho
lavorato come speaker radiofonica. L'ambiente era particolare e così, ho scelto
di provare a utilizzarlo come spunto per la trama. I personaggi sono quasi
tutti legati a questa radio locale "Dream Radio" e quella che tiene,
come dire, i fili della storia che si sviluppa anche in ambito familiare, è una
gran donna che ho deciso di chiamare come me (ma mi somiglia poco, sia chiaro,
non sono io) ma in lingua inglese: Roxanne.
BREVE ESTRATTO:
«Elettra non mi piace» scandisco bene ognuna delle parole,
stringendo il bicchiere e conducendomelo alle labbra.
«Questo si evince…» lui annuisce, abbozzando un sorriso «ma
non mi sono chiari i motivi per cui provi tanto astio nei suoi confronti. È a
causa del programma che conduce? Perché diventerete concorrenti?»
«Certo che no, anzi, figurati che sto vagliando l’ipotesi di
costruirci una meravigliosa competizione studiata a tavolino, da dare in pasto
ai mass-media che ci faranno promozione gratuita!» mi metto a ridere,
scrollando le spalle «Non penserai che io e Marco, con tutta l’esperienza che
abbiamo e con le mie conoscenze nell’ambito dello spettacolo, possiamo metterci
paura per una piccola stella del web…».
«Non lo so… dimmelo tu».
«L’ho inquadrata da prima ancora di conoscerla, è
un’egocentrica, lavora in radio ma si sente sminuita, a causa del suo aspetto e
vorrebbe ottenere più visibilità» affermo, dandolo per scontato «Detesto la
categoria di donne a cui appartiene… e mi secca ancora di più che si accompagni
al mio futuro medico di famiglia» aggiungo, tornando a guardare la coppia ben
sortita che dà la netta impressione di essere quasi uscita da un quadro
d’autore.
Belli entrambi ed entrambi pieni di sé.
«Ovvio che, se si accompagna a una persona del genere, il
dottore non possa che essere uno stronzo» concludo, inducendolo a scoppiare in
una fragorosa risata.
«Santo cielo… ne vedremo delle belle, grazie a questa tua
presa di posizione!» esclama «Ma perché non provi almeno a conoscerla, prima di
sputare sentenze sul suo conto e su quello del povero dottor Giusti? Perché non
usi il grande cervello di cui sei dotato da sempre per mettere da parte i
preconcetti e…».
Sorrido, posando quello ormai vuoto e servendomi di un nuovo
bicchiere di spumante.
«Non sprecare il tuo fiato…» lo interrompo, determinato a
usare Elettra come il bersaglio al quale indirizzare ognuna delle frecce
intrise del veleno di una rabbia inesplosa che contengo per proseguire sul
percorso complicato e seminato di ostacoli da un destino sempre più odiato «Ti
ringrazio per considerarmi dotato di cervello ma ti prego… non roviniamoci la
festa».
Grazie infinite!
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