Tripla recensione per "La bambina che annusava i libri" di Manuela Chiarottino. A cura di Tiziana Irosa, Franca Poli e Alessia Toscano.
Titolo: La bambina che annusava i libri
Autore: Manuela Chiarottino
Genere: Narrativa contemporanea
Casa editrice: More Stories
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 10,39
Pagina autore: Manuela Chiarottino Autrice
TRAMA:
Per Stella, cresciuta in una famiglia di antichi stampatori, i libri sono come degli amici. Non solo ama leggerli, ma li conosce profondamente, riuscendo a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia.
La vita tranquilla di Stella subisce un brusco cambiamento quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. Sta a lei risolvere l’enigma del nonno e ritrovarli.
In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.
Stella è una bambina cresciuta in mezzo ai libri, con loro è
diventata donna e ha imparato più di quanto una ragazza della sua età può conoscere,
inoltre, lei ha il dono di annusare i libri e di sentire il profumo delle
storie narrate e dei suoi protagonisti sentendosi parte di essi. L'amore,
invece, lo ha sempre tenuto lontano, un po' per diffidenza e un po' perché non
ha incontrato colui che le facesse battere il cuore.
Il suo amato nonno, proprietario della libreria di famiglia
nel centro di Firenze, muore e in eredità le lascia una preziosa collezione di
libri antichi, ma per entrarne in possesso, dovrà risolvere alcuni rebus.
Grazie a questa strana caccia al tesoro, conoscerà Manuel, un adorabile
antiquario sbruffone e latin lover, che la aiuterà a risolvere gli enigmi, ma,
purtroppo, anche lui nasconde un segreto, segreto che non piacerà a Stella. Tra
i due, è inutile dirlo, scatterà una scintilla.
Questo romanzo è una bella storia piena di tante piccole
storie, che ne fanno un bel libro. Ho trovato affascinante la spiegazione degli
ex libris di cui ignoravo totalmente l'esistenza. L'autrice è stata bravissima
nelle descrizioni di Firenze, azzeccatissima per l'ambientazione della storia.
Mi sono ritrovata a passeggiare insieme ai protagonisti per le stradine della
città, ma anche per le campagne e i piccoli centri che fanno da contorno
durante la caccia al tesoro. E proprio la caccia al tesoro si è rivelata
un'idea geniale per rendere il tutto più accattivante, con un filo di mistero
che aleggia per tutta la storia.
Non è il primo romanzo che leggo di Manuela Chiarottino, in
ognuno trovo la conferma della sua bravura e del suo modo di scrivere leggero e
fluido. I protagonisti sono ben caratterizzati, soprattutto Stella con la sua
aria da brava ragazza, troppo forse, a volte insopportabile, che fa penare il
povero Manuel. Il nonno, anche se non lo conosciamo direttamente, ma attraverso
i racconti di Stella e i suoi ricordi, è un personaggio di spessore che dà peso
alla storia. Il padre di Stella, inizialmente, lo avevo trovato quasi
insignificante, ma devo dire che, continuando nella lettura, ho capito il
perché l'autrice abbia fatto in modo di non farlo brillare di luce propria e
non posso che essere concorde con questa scelta.
Adesso non vi resta che acquistare il libro, immergervi nei
profumi delle storie che Stella vi descriverà e aiutarla nella sua stravagante
caccia al tesoro.
Sulla scia del tuo
odore vado verso climi affascinanti, verso un porto stipato d’alberature e di
vele ancora affaticate dai flutti del mare, mentre il profumo di verdi
tamarindi, che circola nell’aria, gonfia le mie narici e si fonde nella mia
anima col canto dei marinai.
Inizio la mia recensione a questo bellissimo libro con la
frase di Baudelaire, citata da Stella, la protagonista.
La storia mi ha appassionato talmente tanto che non riuscivo
a staccarmi dal tablet. Dovevo continuare a leggere per vedere cosa succedeva,
se Stella riusciva a trovare il tesoro lasciato dal nonno. Se Manuel era una
persona affidabile oppure no.
La scrittura è molto accurata e lineare, i dialoghi sono
veloci, frizzanti e, a volte, spassosi. Si legge velocemente, grazie a una
trama ben strutturata, che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. La
narrazione avviene in terza persona. Bella l'idea di dedicare alcuni capitoli
ai secoli passati. In questo modo il lettore riesce a immergersi meglio nella
storia. Il romanzo mi è piaciuto per il semplice fatto che sia i protagonisti
che i personaggi secondari sono persone comuni, con i loro pregi e difetti, che
si possono incontrare tutti i giorni. L’autrice è stata brava nel descrivere le
loro caratteristiche, sia quelle fisiche che psicologiche. Ho apprezzato molto
anche la descrizione dettagliata dei luoghi della Toscana dove Stella e Manuel
si recano durante la loro caccia al tesoro. I paesini di San Giminiano, San
Miniato, Bolgheri, per non parlare di Firenze con i suoi palazzi antichi, le
biblioteche, i borghi. Inoltre, leggendo il libro, si intuisce il lavoro svolto
“dietro le quinte”; è evidente, infatti, che l'autrice si è documentata
parecchio, visto che si parla di libri antichi, di ex-libris. Durante la
lettura, ho imparato alcune cose che non sapevo e che mi ha fatto piacere
scoprire.
Stella è una giovane donna che ama lavorare nella libreria
di famiglia. Fin da bambina ha una passione per i libri, passione che le hanno
trasmesso la mamma e il nonno materno. A volte, quando sfiora una copertina o
annusa le pagine di un libro, ne sente il profumo, prova delle sensazioni, delle
emozioni, come se le volesse parlare, raccontare la sua storia.
Alla morte dell'adorato nonno, il notaio le consegna una
busta e un pacchetto. Al suo interno la ragazza vi trova un libro all'apparenza
molto antico. Stella non ricorda di averlo mai visto a casa dei nonni. Leggendo
la lettera, viene a sapere che fa parte di una collezione. Scopre, inoltre, che
per trovare gli altri volumi deve intraprendere una caccia al tesoro e, per
fare ciò, deve riuscire a risolvere degli enigmi, dei rebus, che si celano tra
le pagine dei libri stessi, oppure nelle immagini raffigurate negli ex-libris.
Di certo, in questo modo, il nonno non le ha facilitato la ricerca del tesoro
nascosto. Che abbia voluto mettere alla prova il suo amore per i libri?
Per prima cosa Stella decide di chiedere a un esperto di
antichità se quello lasciato dal nonno è veramente l'originale, oppure se è una
riproduzione. Si reca quindi in un negozio dove si restaurano e vendono oggetti
antichi. È così che conosce il giovane proprietario nonché conoscitore
dell'arte del restauro, Manuel Corsini. Quest’ultimo è in grado di riconoscere
e valutare se un'opera è originale oppure un falso. Ed è così che Manuel e
Stella intraprendono un viaggio alla ricerca dei libri appartenuti al nonno di
lei. Nel tempo trascorso insieme, imparano a conoscersi a vicenda e
l'attrazione che provano fin da subito cresce, si sviluppa fino a diventare qualcosa
di più di una semplice attrazione fisica.
L'atteggiamento di Manuel a volte, però, risulta un po'
ambiguo e sospetto. È veramente l'esperto d'arte che dice di essere? Inoltre
lui cosa ci guadagna ad aiutare la ragazza a ritrovare il tesoro?
Mi sono piaciuti questi due ragazzi, sono entrata in empatia
con entrambi fin da subito. Lui è, all'apparenza, il classico sbruffone sexy,
il playboy che ama le belle donne, soprattutto le turiste, e a Firenze ce ne
sono parecchie. Contrariamente a Stella che ama la libreria di famiglia, per
lui è un peso occuparsi del negozio ereditato dal padre.
Ora non mi resta che complimentarmi con Manuela Chiarottino
e consigliarvi di leggere questo romanzo dove, al suo interno, potete trovare
una bella e storia d'amore nata dalla passione per i libri, un po' di suspence,
e alcune nozioni storiche che riguardano appunto i nostri amati libri.
Stella e Manuel, due persone che più diverse non
potrebbero essere, per educazione, percorso di vita, ideali e aspirazioni. Lei
è cresciuta in mezzo ai libri, in una famiglia di antichi stampatori, con una
mamma che creava ex-libris. Lui è un restauratore affascinante quanto
misterioso, amabile seduttore e simpatica canaglia.
Stella conosce bene il mondo della carta stampata, annusa
le pagine, ne distingue l’odore e la grana; dalla morte della madre si ritrova
a lavorare nella libreria di famiglia, con un padre che desidererebbe di più
per la sua amata figlia, che vederla intrappolata in quelle quattro mura senza
futuro; ciò che l’uomo ancora non riesce a capire è che lei è felice proprio
grazie all’attività che porta il nome della mamma, Aurora.
Quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro
molto antico e una strana lettera che parla di una collezione di volumi molto
preziosi che lei dovrà ritrovare risolvendo una serie di enigmi di una caccia
al tesoro, la sua vita subirà una emozionante evoluzione. Inoltre porterà la
sua vita a intrecciarsi proprio con quella di Manuel.
Partiamo insieme a loro per la ricerca tra i paesini
caratteristici della Toscana, entrando nei meandri e conoscendo i misteri della
sua famiglia. Questo gioco, però, permetterà a Stella di esplorare soprattutto
le pieghe del suo cuore e della sua anima, capendo che a volte lasciarsi andare
a una sensazione è la cosa più giusta. Però… qual è il segreto che nasconde
Manuel?
Riusciranno insieme a trovare la via per risolvere i
misteri?
Mi sono divertita a leggere “La bambina che annusava i
libri”, perché è stato carino scoprire insieme a Stella e Manuel gli enigmi
davanti ai quali, di volta in volta, si trovavano. Un alone di suspense e
mistero che mi hanno accompagnato fino al termine del romanzo.
Belle e avvolgenti le descrizioni di Firenze e della
Toscana.
Manuela Chiarottino scrive in maniera semplice e diretta,
facendo vedere ogni scena che racconta, permettendo di rimanere avvolti nelle
atmosfere, entrando in empatia coi personaggi sempre ben caratterizzati. Devo
dire che a volte avrei dato una sberla a Stella, troppo restia, troppo
perfetta; di contro ho trovato Manuel umano, credibile e molto simpatico, anche
se forse ci ha messo poco tempo per sentire il bisogno di redimere e riscattare
la sua vita.
Grazie ai ricordi e ai racconti di Stella, riusciamo a
conoscere anche la figura del nonno e della mamma, a mio parere importanti per
la storia e per la vita della ragazza; mentre il padre assumerà un ruolo più
importante di quanto credessi all’inizio verso la fine del racconto.
I dialoghi sono veloci e regalano un tono scanzonato e
leggero al tono della narrazione. La trama è ben intrecciata e coinvolgente.
Mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia incastonato
dei piccoli cammei dedicati ai secoli passati, per farci entrare meglio nel
mondo degli ex libris e fore-edge, che ho trovato interessanti e affascinanti.
Carina la contrapposizione tra la pacatezza e la
razionalità di Stella, contro l’ironia, la malizia e la sensualità di Manuel.
Mi sono ritrovata catapultata nell’atmosfera affascinante
delle librerie, dei libri antichi, dell’editoria, descritti come un luogo
incantato da vivere e annusare.
Complimenti davvero a Manuela Chiarottino per questa
bella storia che profuma di buono, di inchiostro e di pagine da leggere.
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