sabato 16 novembre 2019

"IL CANTO DEL SALICE D'ARGENTO" di Gabriel Wolf



Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Il canto del salice d’argento", il nuovo romance 
dell'autore Gabriel Wolf



Autore: Gabriel Wolf
Serie: Frammenti di luce Vol.2

Genere: Romance-Storico-M/M con sfumature paranormali

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,99





TRAMA:

Il mio nuovo romanzo, un romance storico ambientato fra i decadenti splendori imperiali dell’Epoca Vittoriana.
Presso l’Accademia Reale di Woolwich sboccia un amore proibito fra due giovani cadetti: Andrew Howard, ultimo discendente di una stirpe tanto nobile quanto segnata dal fato, ed Edward Carlisle, un ragazzo della ricca borghesia nascente che ha imparato a vedere il mondo ed a guardare dentro se stesso seguendo gli insegnamenti di una saggezza antica.



BIOGRAFIA:

Gabriel Wolf è uno studioso, uno sportivo ed un giramondo, convinto che non esista nulla che non meriti almeno un attimo di attenzione, anche solo per passare subito dopo ad altro perché si capisce che non fa per noi.
Amore per il sapere e per lo sport, anche se sarebbe più corretto dire "dell'attività fisica" perché detesta l'agonismo, sono i caposaldi del suo modo d’intendere la vita.
È sempre stato un appassionato del sapere e della vita e questo lo ha spinto a viaggiare molto: dalle isole britanniche all’Australia, dalla Tailandia al Brasile sino a percorrere, anche se mai abbastanza, i suoi amati Stati Uniti d’America, per poi riversare le sue esperienze nelle storie che scrive.
Le sue storie si svolgono tutte nel medesimo universo narrativo anche se si sviluppano in differenti linee che spesso s’intersecano formando una grande saga in continuo arricchimento.
Fin ora ha pubblicato: “Laymidiel”, il suo romanzo d’esordio; “Il Principe Segreto” primo volume della serie Frammenti di Storia; “Il Risveglio di Lars”, “Le Antiche Vie di Sven” e “Rito di Purificazione” nella serie La Saga dell’Asgard Felag; “Cacciatore e Preda”, “Il Patto” e “Quando Cala il Buio” nella serie Frammenti di Tenebre; “Lily e la Maledizione del Rogo d’Autunno” e “Il Canto del Salice d’Argento” nella collana Frammenti di Luce.






DICE L’AUTORE:

L’idea iniziale per questo romanzo mi è venuta in una sera buia di pioggia quasi due anni fa: ero seduto nella penombra da solo quando all’improvviso nella mi amente è fiorita l’immagine di un giovane uomo seduto su di un’ampia poltrona in un salotto arredato a metà fra stile Tudor e vittoriano.
Era come se lo guardassi dall’esterno: in quell’immagine era tardo pomeriggio, potevo sentire l’odore della polvere ed un’atmosfera di rimpianto e tristezza avvolgeva tutto, finché una figura ha iniziato a manifestarsi dietro di lui fra le ombre e l’ho visto sorridere… da quest’immagine è iniziato tutto.
Le vicende storiche narrate nel libro sono tutte autentiche ed ho fatto un meticoloso lavoro di ricerca consultando giornali d'epoca, rapporti militari, cronache, oltre ad una grande varietà di dipinti, stampe e fotografie per rendere più fedeli possibile le descrizioni dei personaggi storici e degli ambienti dove si svolgono le vicende che sono reali e che mi sono sforzato di ricostruire per renderne l’atmosfera antica.






BREVE ESTRATTO:

Il suo bisbiglio si spezzò in un singhiozzo ed ancora una volta si rammaricò di avere perso la capacità di piangere.
Fu solo un momento, brevissimo, poi, del tutto inatteso, un miracolo lo riscosse dal dolore che provava di non poter esprimere la sua sofferenza.
Un gesto.
Uno scherzo.
Un contatto…ed una voce, familiare ed amatissima, che gli poneva un quesito.
“Indovina chi è?”.
Edward sorrise.
Un ampio, bellissimo, luminoso sorriso si allargò sul suo volto mentre il contatto delle mani morbide e calde di Andrew, che avvolgevano da dietro il suo volto con quel gesto intimo e scherzoso riservato per quei momenti rari e preziosi che appartenevano solamente a loro, lo distoglieva dai ricordi per godere del presente.
Edward non si mosse né parlò, dopo mesi di sofferenze che per lui erano stati pesanti come secoli voleva prolungare il più possibile quell’istante d’inaspettata gioia totale, ma la vita attorno a loro continuava a scorrere ed il tempo, accarezzandoli delicato e deciso, non concedeva tregua così, dopo quasi un minuto, posò su un tavolino di legno ottagonale intagliato a fianco del trono intagliato il pesante libro di poesie poi sollevò le mani tremanti.
Quando le sue incontrarono quelle di Andrew una scarica lo percorse dandogli l’impressione di sollevarsi da terra.
L’emozione che provava era la felicità assoluta di sentire ancora una volta quel contatto ed era più potente di qualunque altra emozione avesse provato da quando erano tornati a casa e, per qualche preziosissimo istante che aveva il sapore dell’infinito, indugiò su di esse, dissimulando nel gioco la gioia sensuale che provava nello sfiorarle per poi accarezzarle sempre più intensamente, felicemente perso fra gioia ed incredulità.
“Andrew…” mormorò finalmente ed allora il contatto s’interruppe mentre una voce squillante fendette il silenzioso ovattato e polveroso della biblioteca “Accidenti Edward! Ma come fai? Vinci sempre tu a questo gioco! Non è giusto!” per poi disperdersi fra le ombre in frammenti squillanti di risa che rivaleggiavano in luminosità con l’intreccio dei raggi lunari.
C’era un che di meravigliosamente irreale nel tono scherzoso di quella voce.

Edward sapeva che non se ne sarebbe mai potuto saziare, anche andando incontro all’eternità, per via di quella gioiosa luminosità che ogni volta aveva il potere d’illuminargli l’anima. 


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