Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Il canto del salice d’argento", il nuovo romance
dell'autore Gabriel Wolf
Titolo: Il canto del salice d’argento
Autore: Gabriel Wolf
Serie: Frammenti di luce Vol.2
Genere: Romance-Storico-M/M con sfumature paranormali
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,99
Pagina autore: L.A. Hellish Heaven Il mondo di Gabriel Wolf
TRAMA:
Il mio nuovo romanzo, un romance storico ambientato fra i
decadenti splendori imperiali dell’Epoca Vittoriana.
Presso l’Accademia Reale di Woolwich sboccia un amore
proibito fra due giovani cadetti: Andrew Howard, ultimo discendente di una
stirpe tanto nobile quanto segnata dal fato, ed Edward Carlisle, un ragazzo
della ricca borghesia nascente che ha imparato a vedere il mondo ed a guardare
dentro se stesso seguendo gli insegnamenti di una saggezza antica.
BIOGRAFIA:
Gabriel Wolf è uno studioso, uno sportivo ed un giramondo,
convinto che non esista nulla che non meriti almeno un attimo di attenzione,
anche solo per passare subito dopo ad altro perché si capisce che non fa per
noi.
Amore per il sapere e per lo sport, anche se sarebbe più
corretto dire "dell'attività fisica" perché detesta l'agonismo, sono
i caposaldi del suo modo d’intendere la vita.
È sempre stato un appassionato del sapere e della vita e
questo lo ha spinto a viaggiare molto: dalle isole britanniche all’Australia,
dalla Tailandia al Brasile sino a percorrere, anche se mai abbastanza, i suoi
amati Stati Uniti d’America, per poi riversare le sue esperienze nelle storie
che scrive.
Le sue storie si svolgono tutte nel medesimo universo
narrativo anche se si sviluppano in differenti linee che spesso s’intersecano
formando una grande saga in continuo arricchimento.
Fin ora ha pubblicato: “Laymidiel”, il suo romanzo
d’esordio; “Il Principe Segreto” primo volume della serie Frammenti di Storia;
“Il Risveglio di Lars”, “Le Antiche Vie di Sven” e “Rito di Purificazione”
nella serie La Saga dell’Asgard Felag; “Cacciatore e Preda”, “Il Patto” e
“Quando Cala il Buio” nella serie Frammenti di Tenebre; “Lily e la Maledizione
del Rogo d’Autunno” e “Il Canto del Salice d’Argento” nella collana Frammenti
di Luce.
DICE L’AUTORE:
L’idea iniziale per questo romanzo mi è venuta in una sera
buia di pioggia quasi due anni fa: ero seduto nella penombra da solo quando
all’improvviso nella mi amente è fiorita l’immagine di un giovane uomo seduto
su di un’ampia poltrona in un salotto arredato a metà fra stile Tudor e
vittoriano.
Era come se lo guardassi dall’esterno: in quell’immagine era
tardo pomeriggio, potevo sentire l’odore della polvere ed un’atmosfera di
rimpianto e tristezza avvolgeva tutto, finché una figura ha iniziato a
manifestarsi dietro di lui fra le ombre e l’ho visto sorridere… da
quest’immagine è iniziato tutto.
Le vicende storiche narrate nel libro sono tutte autentiche
ed ho fatto un meticoloso lavoro di ricerca consultando giornali d'epoca,
rapporti militari, cronache, oltre ad una grande varietà di dipinti, stampe e
fotografie per rendere più fedeli possibile le descrizioni dei personaggi
storici e degli ambienti dove si svolgono le vicende che sono reali e che mi
sono sforzato di ricostruire per renderne l’atmosfera antica.
BREVE ESTRATTO:
Il suo bisbiglio si spezzò in un singhiozzo ed ancora una
volta si rammaricò di avere perso la capacità di piangere.
Fu solo un momento, brevissimo, poi, del tutto inatteso, un
miracolo lo riscosse dal dolore che provava di non poter esprimere la sua
sofferenza.
Un gesto.
Uno scherzo.
Un contatto…ed una voce, familiare ed amatissima, che gli
poneva un quesito.
“Indovina chi è?”.
Edward sorrise.
Un ampio, bellissimo, luminoso sorriso si allargò sul suo
volto mentre il contatto delle mani morbide e calde di Andrew, che avvolgevano
da dietro il suo volto con quel gesto intimo e scherzoso riservato per quei
momenti rari e preziosi che appartenevano solamente a loro, lo distoglieva dai
ricordi per godere del presente.
Edward non si mosse né parlò, dopo mesi di sofferenze che
per lui erano stati pesanti come secoli voleva prolungare il più possibile
quell’istante d’inaspettata gioia totale, ma la vita attorno a loro continuava
a scorrere ed il tempo, accarezzandoli delicato e deciso, non concedeva tregua
così, dopo quasi un minuto, posò su un tavolino di legno ottagonale intagliato
a fianco del trono intagliato il pesante libro di poesie poi sollevò le mani
tremanti.
Quando le sue incontrarono quelle di Andrew una scarica lo
percorse dandogli l’impressione di sollevarsi da terra.
L’emozione che provava era la felicità assoluta di sentire
ancora una volta quel contatto ed era più potente di qualunque altra emozione
avesse provato da quando erano tornati a casa e, per qualche preziosissimo
istante che aveva il sapore dell’infinito, indugiò su di esse, dissimulando nel
gioco la gioia sensuale che provava nello sfiorarle per poi accarezzarle sempre
più intensamente, felicemente perso fra gioia ed incredulità.
“Andrew…” mormorò finalmente ed allora il contatto
s’interruppe mentre una voce squillante fendette il silenzioso ovattato e
polveroso della biblioteca “Accidenti Edward! Ma come fai? Vinci sempre tu a
questo gioco! Non è giusto!” per poi disperdersi fra le ombre in frammenti
squillanti di risa che rivaleggiavano in luminosità con l’intreccio dei raggi
lunari.
C’era un che di meravigliosamente irreale nel tono scherzoso
di quella voce.
Edward sapeva che non se ne sarebbe mai potuto saziare,
anche andando incontro all’eternità, per via di quella gioiosa luminosità che
ogni volta aveva il potere d’illuminargli l’anima.
Nessun commento:
Posta un commento