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Vi segnalo "Law's Lover" dell'autrice Alanis Khan
Titolo: Law's Lover
Autore: Alanis Khan
Genere: Narrativa generale contemporanea
Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 9,78
Pagina autore: Alanis Khan Autrice
TRAMA:
Olimpia Ferri è una giovane ausiliare del traffico che sogna
di poter, un giorno, indossare la divisa e il distintivo di Polizia Locale.
Giusta, disciplinata e caparbia nello svolgimento della tanto odiata
professione, Olimpia diventa immatura, timida e insicura, quando si tratta di
sentimenti. Decisa a non abbandonare il suo sogno, si ritroverà sballottata tra
il cuore e la ragione e impegnata a vedersela con il suo responsabile, Michael
Rizzi, lo “sbirro più cattivo di Spinnea”.
BIOGRAFIA:
Alanis Khan non esiste davvero, o forse esiste solo nelle
menti di chi ci vuol credere. Nasce dopo il Solstizio d'Estate, pur amando
l'oscurità dell'Equinozio d'autunno, in un luogo le cui acque del lago sono
culla di antichi misteri e leggende. E' una scrittrice fantasma, una dannata.
Rappresenta il sacro e il profano, la legge e il peccato.
DICE L’AUTRICE:
Law's Lover è quasi un'autobiografia, con qualche elemento
romanzato, in cui ho voluto seguire la linea del romance per entrare in
rapporti molto più profondi.
BREVE ESTRATTO:
«Dimmi una cosa: ti piace portare questa divisa, vero?»
Diede un leggero strattone al colletto della mia camicia. Il suo tono si fece
penetrante, succinto, ma di scherno. Michael non conosceva mezzi termini: o
adorava chi aveva davanti o lo insultava nel peggiore dei modi riuscendo a
mettere chiunque con le spalle al muro.
«Mi piace questo
lavoro» ribadii con voce tremante.
«Lo fai solo per
portare queste vesti, ammettilo. Ti piace sentirti qualcuno nascondendoti
dietro una divisa che ti dà una posizione. Tu stessa hai detto che essa ti dà
forza. Abuso di potere, si chiama».
«Questo non è vero!»
ribattei alzando la voce.
«A te piace
violentarlo, il potere della divisa».
«Smettila!» ringhiai.
Michael si chinò ancor più vicino a me, mi fece tacere di
colpo e abbassare la cresta che avevo rialzato di qualche centimetro. Aggiunse
in un sibilo:
«Ricorda, non ce la
puoi fare se hai paura della gente e dei contesti, capisci? La divisa non ti
salverà dalle situazioni peggiori».
Con gli occhi sgranati, il cuore a mille e la gola secca, mi
persi ai confini di quello sguardo. Mi sentii quasi annegare negli abissi di
quegli occhi e mi pietrificai per alcuni istanti, prima di riuscire a deglutire
e scacciare quel groppo che mi stava togliendo il respiro. Confidai in un
sussurro:
«A dire il vero...
forse ho paura solo di te».
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