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Dalla penna di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, ecco a voi "Triticum", una raccolta di poesia edita Pav Edizioni.
Titolo: Triticum
Autore: Vinicio Salvatore Di Crescenzo
Genere: Poesia
Casa editrice: Pav Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 10,00
A breve anche in ebook
Pagina autore: Vinicio Salvatore Di Crescenzo Autore
TRAMA:
In Triticum, l’autore compie un percorso metaforico attraverso la poesia. Un viaggio che lo porta a scandire le tre fasi principali del ciclo stagionale del grano. Dalla semina, tempo di promesse e di speranze affidate alla natura, al tempo della mietitura, atto nel quale i sentimenti umani riscoprono i valori e le passioni. Infine le spigolature, che recuperano quanto la coscienza offre da ogni riflessione. Triticum è dunque un contenitore di immagini e pensieri fissati lungo il tragitto della vita, in un percorso diacronico e simbolico con uno dei più antichi frutti della terra;
DICE L’AUTORE ED ESTRATTI:
Chi scrive poesia sa bene dove andare a cercare l’ambiente adeguato affinché le proprie creazioni possano acquisire un’anima e un corpo. Di solito ci si rifugia dove non esistono distrazioni né tracce di vita reale, oppure, dove c’è la certezza che qualche elemento a noi caro, possa toccare le sensibili corde del cuore e stimolarle a parlare. E perché questo? I poeti hanno spesso bisogno di rimanere da soli, certamente non chiusi in una stanza dove le mute pareti non hanno suggerimenti o non possono creare atmosfere, ma fuori, nel mondo. La natura fuori sa trasformare ogni oggetto, ogni essere vivente, ogni elemento la componga in qualcosa di unico e spesso basta questo a stimolare un’anima che cerca ispirazione ed emozione. La mia campagna, quella della mia terra, è ricca di questi elementi. È una delle cose che adoro di più, assieme al mio mare che ho sempre nel cuore e al quale dedico i versi più forti. Una campagna dicevo, che soprattutto d’estate diventa energia dai colori più intensi, colma di sole, di odori e di fresche serate. Passeggiando lungo i sentieri in torrido pomeriggio estivo, mi ritrovai davanti una distesa d’oro. Filari che il vento faceva ondeggiare e che dalla mia prospettiva sembravano un oceano d’oro e di spighe fluttuanti. Solo un momento è bastato. Osservare la quiete, ascoltare il silenzio e il rumore del vento sono valsi più di mille momenti reali. Così nasce la poesia che mi accompagna.
Creste ribelli carezzate dai venti e dalle lune
ammassate in fasci di luce d’oro dal profumo di sole.
Siete mature spighe dall’ispido sguardo
che irrompe e si dissolve nei campi aridi e duri.
Compagne fedeli
di un’estate che assale e asciuga le martoriate zolle
dopo aver abusato del torrido giorno appena consumato…
Questo brevissimo estratto dalla prima poesia “Spighe di grano” ci fa capire come l’influenza dell’intorno agisca a livello emozionale. Ma tutto questo accade non solo nei confronti degli oggetti o della natura, spesso si tratta anche di eventi e situazioni che lasciano un importante segno come può essere un evento triste o magari l’amore per un luogo. È per esempio il caso di un antico santuario che mi ha accompagnato fin dai primi anni di vita ed i cui primi versi sono:
Ovunque i miei passi conducano il mio corpo
e sempre lì che arriva ogni mio sguardo.
Dove la cima si appiattisce
e crea il giaciglio eterno che l’accoglie.
Austera, carezzata in viso dalla fresca brezza
e dal grecale alle sue spalle è corpo di memoria,
è luce notturna che orienta pensieri senza compagnia
e lune che non sanno mai dormire.
Incastonata tra la collina vestita di querce sui ripidi pendii
e il cielo che asciuga l’umidità pontina,
accoglie nel suo ventre ogni seguace ne esalti l’esistenza…
Per questa mia sesta raccolta ringrazio PAV edizioni che ne ha curato la pubblicazione, “sfornando” dai suoi laboratori un elegante e raffinato volume, nonché la giornalista in RAI Carla Cucchiarelli che ne ha curato invece la prefazione. Una silloge interessante, acuta e sicuramente di ampie vedute, sia nel tempo in trattazione, che negli argomenti.
BIOGRAFIA: Vinicio Salvatore Di Crescenzo nasce a Fondi (LT), antico comune del basso Lazio. Innamorato dell’arte nelle sue varie forme, si dedica molto presto allo studio della musica e della pittura. Ma è nella poesia che individua la massima espressione creativa. La sua professione, svolta in un’importante istituzione dello Stato, lo porta a contatto con realtà e contesti sociali, che contribuiscono a dare corpo a un forte senso di analisi e osservazione. Elementi, che nelle sue poesie emergono spontaneamente. I versi di questo autore incarnano il linguaggio della natura e della famiglia. Evocano tematiche connesse all’esistenza umana e alla ricerca introspettiva, con uno sguardo attento e riflessivo alle origini culturali e sociali della propria terra.
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