Daniela Colaiacomo ha letto per noi
"Vorrei che non fosse amore" dell'autrice Priscilla Plate.
Titolo: Vorrei che non fosse amore
Autrice: Priscilla Plate
Genere: Commedia romantica
Disponibile in ebook a € 0,99
Pagina Instagram: @priscillaplate
Contatto Facebook: Priscilla Plate
TRAMA:
Chiara Sarpi ha ventinove anni, gestisce un’Associazione educativa per minori in difficoltà e ha una vita in apparenza esemplare, ma non è una ragazza come le altre: lei è la figlia di Clemente Sarpi, Sindaco di Anzio, e della Presidentessa del prestigioso Circolo della Vela. Una sera, desiderosa di ribellarsi alla sua vita da Miss Senso Civico, e a causa di una certa quantità di mojito, si ritrova coinvolta in un gioco più grande di lei: ha bevuto troppo, ha scambiato bigliettini piccanti con dei perfetti estranei e ha baciato un uomo che non ha neppure visto in volto, ma che sostiene di spiarla per conto di suo padre. Come se non bastasse, il misfatto è stato immortalato con delle foto sconvenienti. La situazione peggiora quando Chiara scopre l’identità dell’uomo misterioso, e sa per certo che lui le darà del filo da torcere. I due, decisi a eliminare le foto che li ritraggono insieme, si ritroveranno a collaborare, senza esclusione di colpi, e ben presto la loro antipatia reciproca inizierà a celare un’imprevedibile quanto irresistibile passione.
È possibile comandare al cuore e impedirgli di amare chi in realtà vorremmo odiare? Chiara lo scoprirà grazie alle sue illuminanti lezioni di Yoga, a verità scottanti sulla sua famiglia e a una girandola di fraintendimenti ed equivoci degni di ogni vera commedia romantica.
Chiara Sarpi, figlia del sindaco di Anzio, si è aggiudicata l'appellativo "ad honorem" di "Miss Senso Civico", conducendo una vita all'ombra dell'immagine pubblica del padre. Seguendo le direttive familiari, insieme a Edoardo, con il quale ha avuto una storia durata sei anni, si è laureata in Scienze Politiche in tempi record, e ha conseguito il prestigioso Master in Affari Internazionali presso la Columbia University di New York. Alla fine di questo percorso, contrariamente alle aspettative dei genitori, interrotta la relazione con Edoardo, decide di aprire una sua rubrica sul giornale "Affari nel Mondo", che le permette di guadagnare dignitosamente, e di riservare le sue energie e il suo totale impegno all’Associazione, "L’isola che non c’è", dedicata a bambini e adolescenti in difficoltà. Malgrado il sostegno di sovvenzioni ottenute dall’Unione Europea, l’Associazione versa in gravi difficoltà economiche e, avendo esaurito tutte le risorse disponibili, anche personali, cerca l'appoggio finanziario di sostenitori. La madre di Chiara, che è l’organizzatrice di eventi a scopo benefico per le Onlus della città, potrebbe aiutarla ma, per indurre la figlia a scelte di lavoro più prolifiche e importanti dal suo punto di vista, forte dell'influenza politica sua e del marito, la ostacola duramente. In un atto di ribellione, dopo uno scontro particolarmente doloroso con la madre, passa la serata in un locale di dubbia frequentazione dove si ubriaca, bacia uno sconosciuto, del quale non vede il viso, e arriva a compromettere la sua immagine pubblica.
Da questo punto della storia, deve cercare di porre rimedio alla sua trasgressione e soprattutto dare un senso all'attrazione verso lo sconosciuto che ha baciato.
Il racconto si svolge incalzante, con risvolti imprevedibili, appassionati e insoliti, fino a un epilogo sorprendente. Anche se ne ho apprezzato molto lo svolgimento, non è questo ciò che mi ha colpita in modo significativo, ma una peculiarità che ho riscontrato nello stile dell'autrice: Priscilla Plate descrive gli eventi presentando la scenografia dei contesti in cui si svolgono talmente vivida e puntuale che il lettore ne è partecipe fisicamente oltre che emotivamente; ci si immerge nel momento descritto, e questa caratteristica mi ha fatto apprezzare ancor più un testo già di per sé interessante e ben scritto.
Consiglio caldamente questo romanzo.
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