domenica 22 novembre 2020

"IL TALISMANO DELLA DEA" di Mariangela Camocardi

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Il talismano della dea" dell'autrice Mariangela Camocardi.





Autore: Mariangela Camocardi

Genere: Romance

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99
E in formato cartaceo a € 12,00




TRAMA:

Ci sono destini che si intrecciano prima che le persone ne siano consapevoli. 
E vite destinate a incontrarsi prima che due cuori si fondano in uno solo. 
Ci sono amori che sfidano le barriere del tempo per riallacciare anime che si sono perse e vogliono ritrovarsi.
Joaqun e Cora si amano e non conta per nessuno dei due che lei sia la moglie di un altro. Un meraviglioso anello di rubini sigilla la loro promessa di non lasciarsi più, senza immaginare ciò che li attende al varco.
Duecento anni dopo Drake e Berenice, diretti discendenti dei due amanti, dovranno affrontare insieme uno sconvolgente mistero e rivelazioni che sembrano addirittura trascendere la realtà…



DICE L’AUTRICE:

Nel romanzo si parla di un cenone di Natale in cui viene servito del panettone, che già nel 1668 era conosciuto e apprezzato da noi e anche fuori dal nostro paese. Un altro strano episodio che ho potuto documentare è una persona colpita da un fulmine in un giorno di tempo sereno, senza una nuvola in cielo.
Infine, circola la leggenda metropolitana che avere una copia del mio Talismano porti fortuna. Vero o meno, ne auguro tanta a chiunque lo leggerà. 






BREVI ESTRATTI:

Joaquin si diresse alla camera di lei e si accorse, varcata la soglia, che si era addormentata. Si avvicinò al letto e la osservò con l’amore che provava per lei. Com’era bella quando dormiva! Il suo viso si ammorbidiva in una dolcezza che lo ammaliava, assumendo un non so che di sottilmente sensuale. Colpiva soprattutto il contrasto tra l’espressione angelica e la voluttà di un corpo che sembrava creato per il peccato. Aveva addosso una sottile, virginale camicia da notte e il tessuto rivelava il turgore dei seni e la curva ormai accentuata dell’addome. Il rubino dell’anello, che di notte portava all’anulare come una fede nuziale, aveva sprazzi di luce cuprea nel tenue baluginare della candela posata sul comodino. La stanza era avvolta in una penombra che sfumava i contorni degli arredi e nell’aria si percepiva il suo profumo floreale. Joaquin si spogliò e le si sdraiò accanto. Le sue dita si posarono delicatamente sui nastri della scollatura per aprirli, insinuandosi sotto il tessuto per toccarle la pelle e farle scivolare l’indumento dalle spalle. La scoprì fino alla vita e i seni parvero sbocciare dalla seta dell’indumento. Il desiderio gli sferzò i sensi, spingendolo a sfiorarli con le dita: il corpo di lei fremette e le ciglia si schiusero. Si fissarono brevemente, prima che lui si chinasse a catturarle la bocca.


Havvi a iscrivere cotesto messaggio servendomi di ella donna di pelle scura, imperocché la verità mia arrivi fino a voi. Fui dapprincipio una sposa devota, e se in seguito peccai di adulterio a discapito della mia istessa anima, mai volli tradire et compiere il male a niuno. Da Andriolo non havvi che infelicità et dolore per la perfidia sua, che ognora si accanì con me. Possa il Signore Iddio concedere misericordia a colei che già patì in terra peggiore inferno di quello che atende i malvagi come chi mi fu dato in marito. Sottoposta a botte et terrori indicibili a dirsi che niuna donna mai dovrebe soportare, mi strappò senza pietà Filippo et fu sordo alle mie acorate supliche et lacrime di misera madre cui tolsero la sua creatura. Ma la sofferenza fu vieppiù terribile a pensare che l’istesso amatissimo Joaquin et facilmente destinato a morire, come havvi a dirmi Andriolo. Mi straziava il cuore che niuno potesse impedirlo. Ma Joaquin partì con la nave credendo che io l’havessi scordato. L’istesso giorno che mandai il buon Lampleto da Miguel, Imre lo obbligò a rivelare il segreto mio e di Joaquin, poi tagliò la gola al povero ragazzo e gettò il suo corpo nel fango scuro e immoto sotto la superficie del rio che scorre. Fu così che Andriolo scoprì che mi apprestavo a fuggire con il piccolo e adorato Filippo nel Nuovo Mondo, per essere felice con Joaquin... 






 
Mariangela Camocardi ha firmato circa 60 titoli tra romanzi e racconti. Con una predilezione per lo storico, ha scritto horror, woman fiction, romance, fiabe, commedie romantiche, pubblicati con le maggiori case editrici italiane. È tra gli autori di Nessuna più antologia contro il femminicidio il cui ricavato è stato devoluto al Telefono Rosa per aiutare le donne vittime di violenza. Si è anche cimentata in due testi teatrali, “Correva l’anno...” dedicato all’ultracentenaria Emma Morano, e Il mio primo ballo, ispirato dal Ballo Debuttanti di Stresa. L’autrice è stata direttore della rivista Romance Magazine, collabora da anni con riviste a diffusione nazionale ed è stata socia fondatrice di EWWA (European Writing Women Association).


Nessun commento:

Posta un commento