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In uscita oggi "Luna di Natale" dell'autrice Simona Liubicich
Titolo: Luna di Natale
Autore: Simona Liubicich
Genere: Romance
Disponibile in ebook a € 1,99
A breve anche in formato cartaceo
Contatto Facebook: Simona Liubicich Garaventa
TRAMA:
Londra, 1900.
La mattina seguente la sua festa di addio al celibato, il duca di Richmond, Daniel Seymour, si sveglia con una martellante emicrania e una 'sorpresa' che ha dell'inverosimile: chi è la bellissima giovane che sta dormendo accanto a lui nel letto? Lui non ricorda nulla di ciò che è accaduto e nemmeno di lei, ma sa che è irrimediabilmente compromessa. La ragazza è Leigh Goldstein Smithson, ereditiera americana figlia di uno dei banchieri più influenti del mondo. Il matrimonio riparatore diventa d'obbligo, ma quel momento d'oblio nasconde qualcosa di più grande e pericoloso. Contro ogni previsione, la fiamma di un sentimento inizia a bruciare le anime dei due giovani, ma riuscirà l'atmosfera del Natale a svelare chi si cela dietro al subdolo piano ordito alle loro spalle?
DICE L’AUTRICE:
Devo dire che fino all'ultimo momento non sapevo se sarei riuscita a scrivere qualcosa perché in questo periodo ho davvero tanto da fare tra editing e traduzioni. Mi dispiaceva però saltare l'appuntamento natalizio e la storia è venuta fuori da sé. Ho scritto a ruota libera lasciando che i personaggi disegnassero il loro destino. Una strenna di Natale, una novella che non pretende certo di essere un tomo storico, ma una parentesi gioiosa all'insegna della neve e del dolce canto di Natale.
BREVE ESTRATTO:
Daniel trasse un respiro profondo. C’era qualcuno sotto alle coperte con lui e, dalle forme che avvertì facendo scorrere delicatamente i polpastrelli su una pelle liscia e morbida sino a giungere a quella che riconobbe come una massa di capelli lunghi, era una donna. Come diavolo era giunta nel suo letto?
A quel punto, alzò di un poco la coperta e si ritrovò tra le mani una ciocca di capelli biondissimi, così chiari da sembrare quasi bianchi. Un mugolio sommesso gli giunse alle orecchie e lui si portò una mano alla testa che ora sembrava esplodergli.
E questa… chi diavolo è? Ammazzerò Brandon con le mie mani, lo giuro, se è uno dei suoi scherzi. La festa, deve essere accaduto là: probabilmente è una prostituta, cercò di tranquillizzarsi. La guardò meglio, sollevandole quella massa chiarissima che le nascondeva il volto. Una prostituta bellissima. Lunghe ciglia scure incorniciavano occhi dalla forma a mandorla, il naso era piccolo e all’insù, la bocca dall’aspetto morbido e carnoso. Era una bellezza che non si incontrava ogni giorno, tantomeno nei bordelli, nemmeno alla Casa dei Fiori di Madame Bousette. A quel punto, Daniel — ormai curioso di sapere — sollevò completamente la spessa trapunta: voleva vederla completamente intanto che l’eccitazione faceva reagire il suo corpo e i lombi cominciavano a pulsare, vogliosi. Era apparentemente piccola di statura, snella, la curva del seno perfetta e il capezzolo roseo svettava insolente come un pasticcino pronto da assaggiare. Forme di una donna giovanissima. Teneva una gamba sollevata e l’altra rilassata, il braccio sul guanciale, sembrava dormire profondamente. Roger non l’aveva assolutamente scorta perché non appena tirate le pesanti coltrine di broccato blu scuro, lui aveva sollevato del tutto la coperta nascondendola involontariamente alla sua vista.
Avvicinò il naso a quella massa serica che sembrava baciata dalla luna, liscia come un manto di seta. Profumava di un sentore floreale leggero, non volgare, appena accennato. Questa non è una puttana… pensò, il cuore che ricominciava di nuovo a battergli nel petto come un martello. Chi sei, piccolo elfo? Sembri uscita da una fiaba scandinava.
In quel momento lei aprì gli occhi: erano azzurri come il cielo, limpidi… terrorizzati. Daniel rimase con la coperta a mezz’aria mentre lei si ritraeva di colpo in un angolo dell’enorme letto, raggomitolandosi su se stessa, le braccia a cingere le ginocchia, tremando come una foglia. Il lenzuolo candido era sporco di sangue…
No!, pensò lui. È un incubo e ora mi sveglierò, non può essere ciò che penso. Ma l’urlo a squarciagola che gli trafisse il cervello come una lama incandescente confermò le sue più recondite paure: quella ragazza non avrebbe dovuto essere lì, nel suo letto. Quella ragazza era… una nobildonna.
Simona Liubicich, autrice di origini serbo-croate, vive in Liguria con il marito e la figlia in una casa affacciata sul mare, tra gelsomini, limoni e ortensie. Pubblica con Harper Collins e in self publishing, ed è innamorata della musica rock: quando scrive si lascia trasportare dai ricordi e dalle emozioni che le note le suscitano. Nonostante la passione per la letteratura classica e contemporanea, l’autrice ha compiuto un ciclo di studi in lingue straniere e successivamente si è specializzata in infermieristica pediatrica e neonatologica. A chi le chiede il perché di queste scelte così differenti, ama rispondere di essere una persona poliedrica, eclettica e profondamente curiosa.
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