martedì 9 maggio 2017

"IL SEGNO DELLA TEMPESTA" di Francesca Noto


Buongiorno follower!
Francesca Noto vi parla del suo libro, "Il segno della tempesta" 😊






Titolo: Il segno della tempesta
Autore: Francesca Noto

Casa editrice: Astro Edizioni 

Disponibile in ebook a € 1,99 e in formato cartaceo a € 12,77

Pagina autore: Il Segno Della Tempesta






TRAMA: 


Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. Anni dopo, le sue capacità tornano a manifestarsi con forza. In preda a strani sogni premonitori, Lea decide di fuggire verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent’anni prima.

Ciò che non sa è che quel viaggio ‒ come il suo dono ‒ fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.
Lea e Sven si troveranno nel mezzo del conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che diverse volte hanno interferito con le sue sorti. Mentre un portale tra i mondi rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le proprie paure.
Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina... 



DICE L'AUTRICE: 


Chi è Francesca “Franny” Noto? Classe 1977 (Star Wars!) è una giornalista e una traduttrice (rigorosamente da e verso inglese) con la passione per la scrittura creativa tanto da farne un lavoro, il fantasy di ogni genere, l’equitazione e la scherma medievale, mamma di due bimbe, laureata in archeologia e senza un nanosecondo di tempo libero. Volete farmi un regalo gradito, al prossimo compleanno? Propenderei per il T.A.R.D.I.S. o per un Giratempo. Ah, credo si sia capito... Nerdness is strong in this one!


Ho iniziato a scrivere storie tutte mie da quando ho iniziato a leggere le storie degli altri, verso i 7 anni. Mi raccontavo storie per addormentarmi la sera; prendevano spunto dai libri che leggevo, dai film che mi appassionavano, e dalla mia fantasia. Non volendo dimenticarmele, spesso cercavo di scriverle. Il mio primo “romanzo” (chiamiamolo così!) risale agli 11 anni. Potrei definirlo un fantasy... e alla fine quello è sempre stato il genere di ciò che scrivevo. 




“Il segno della tempesta”, il mio romanzo d’esordio, è nato dopo l’estate del 2000 e il mio primo viaggio in Florida. La pubblicazione con Astro Edizioni è avvenuta sedici anni dopo... Sì, se n’è rimasto nel proverbiale cassetto per un bel po’! E se non fosse stato per Francesca Costantino, che mi ha spinta a pubblicarlo, ci sarebbe anche rimasto. Grazie, Francesca! 😁




Per me la scrittura è un modo di evadere dalla realtà, e di dare una forma concreta a ispirazioni, personaggi e storie che altrimenti resterebbero embrionali e caotici nella mia testa. È un processo faticoso, soprattutto perché lavoro molto, e alla fine mi ritrovo a scrivere in orari molto improbabili (notte fonda, poco prima dell’alba...). Devo anche dire, però, che fare il traduttore permette di entrare in contatto con tanti autori validi, e lo sforzo di renderli in italiano di solito aiuta molto anche il proprio stile, poi...




Quello che cerco di trasmettere, quando scrivo, è innanzitutto un messaggio positivo, e poi delle emozioni, attraverso quelle dei personaggi. Con “Il segno della tempesta”, forse perché avevo iniziato a scriverlo in un momento in cui io stessa stavo cercando un posto nel mondo, il mio tentativo è stato quello di far comprendere che ognuno di noi, a modo suo, è speciale, e ha il diritto e il dovere di scoprire il vero e profondo motivo per cui è qui. 




Ed è quello che accade a Lea, la protagonista femminile della storia: dotata di una potente empatia che l’ha messa notevolmente in crisi durante l’adolescenza, Lea si rende conto che la strada che ha intrapreso, cercando di sopire questa sua peculiarità speciale e avendone paura, non è quella giusta. E che deve essere un altro, il suo posto. Per questo, parte per un viaggio alla ricerca di se stessa e di quella felicità che ha finito sempre per negarsi: incontrerà un’altra persona speciale, Sven, un ragazzo senza passato e molto incerto sul suo futuro, con potenzialità ancora più forti, e i due dovranno scoprire perché intorno a loro sta succedendo qualcosa di molto più grande di quanto avessero inizialmente previsto; qualcosa che coinvolge anche il Ragnarök, la fine del mondo come lo conosciamo secondo le leggende norrene.




Al momento, tempo (tiranno) permettendo, sto lavorando alla stesura di un secondo romanzo. Working title: “I figli della tempesta”; le vicende saranno ambientate nello stesso mondo e con la stessa lore del primo romanzo, ma una ventina d’anni dopo, con una narrazione indipendente e protagonisti differenti. Al momento non posso svelare di più, ma conto di vederlo uscire, sempre per Astro Edizioni, entro ottobre 2017.


“Il segno della tempesta” è facilmente reperibile su www.astroedizioni.it, o su Amazon: https://www.amazon.it/segno-della-tempesta-Francesca-Noto-ebook/dp/B01EG7OKUS

Vorrei aggiungere, per chi avesse piacere di conoscere un po’ meglio me e la mia “creatura”, la mia pagina Facebook dedicata al romanzo: www.facebook.com/ilsegnodellatempesta. Aiutatemi a farla crescere! 💖 



Ecco un estratto de “Il segno della tempesta” a cui sono particolarmente legata:

«Lo ricordi, vero?», incalzò in quel momento Julma, facendo un passo avanti. I suoi occhi erano abissi di un’oscurità insondabile. La forza della sua mente continuava a inchiodarlo sul posto, prospettandogli possibilità inattese. «Ti hanno temuto, scacciato. Ucciso. Gli uomini hanno paura di chi è diverso, di chi è potente. Hanno avuto paura perfino dei tuoi miracoli». Un altro passo. Le sue mani sembravano scintillare come d’acciaio cromato. «Eri tu. Sei sempre stato tu, in mille vite prima di queste, il rinnegato che hanno colpito con sassi e bastoni, il martire bruciato sul rogo. Valoisa, colui che porta la luce. Ma non la vogliono, la tua luce, non nel modo in cui hai sempre pensato. È questa l’umanità che vuoi proteggere? È questa la gente che merita il tuo perdono?».
La pressione si fece insopportabile. Sven rialzò lo sguardo in quello vorticante di oscurità dell’altro. Arricciò le labbra, scoprendo i denti serrati in una smorfia selvatica. «Ci sei sempre stato tu, dietro alle loro paure», dichiarò, la voce così bassa e profonda da sembrare essa stessa il brontolio cupo del tuono.
E quella voce si levò in un ruggito: «Ci sono sempre stato io, a vegliare sui loro incubi». 


Nessun commento:

Posta un commento