Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Oggi vi segnalo "L'inquietudine dei sensi", il libro di Bianca Blq 😃
Titolo: L'inquietudine dei sensi
Autore: Bianca Blq
Disponibile in ebook a € 0,99
Pagina autore: Bianca Blq Autrice
TRAMA:
Bianca è la voce narrante di questi venti racconti, nonché la protagonista di ognuno di essi.
È una donna che avverte il proprio disagio interiore, dato da un’insoddisfazione che urla per avere una voce e trova espressione di sé attraverso la propria sensualità, sia mentale che fisica, che la mette al centro di un vortice in cui nulla riesce a saziarla, ma nel quale sembra delinearsi, sempre più forte, la consapevolezza di se stessa.
Ogni capitolo è un incontro, nel quale i personaggi si mettono a nudo, stando alle regole non scritte di un gioco, in cui tutto si basa su un equilibrio di intuizioni in costante divenire, in cui ci si lascia trasportare da un solletico a tratti animalesco e istintivo. Il legame tra i protagonisti trova quasi sempre ragion d’essere in stati d’animo in cui tutto vorrebbe sempre essere vissuto al massimo della sua espressione. Bianca lascia che ognuno di loro interpreti un lato di se stessa, consegnandolo nelle loro mani attraverso il suo corpo: il sesso non è il fine ma il mezzo, attraverso cui raggiungere qualcosa di più intimo e personale. La carica erotica non si consuma nel semplice atto fisico, ma in esso prende vigore, per diventare il filo conduttore di un percorso che dal primo la conduce all’ultimo capitolo, facendole in qualche modo aprire gli occhi su qualcosa che, forse, avrebbe preferito non vedere.
DICE L'AUTRICE:
Ho sempre preferito affidare il mio pensiero alle
parole scritte, piuttosto che a quelle pronunciate. Esprimermi con carta e
penna rende le mie idee più libere e immediate. Insomma, se lo scrivo, lo dico
meglio!
Quando ho pubblicato il mio primo racconto erotico,
mi sono servita di un blog che pubblicava solo scritti sullo stesso tema. L’ho
fatto per gioco e non avrei mai pensato di continuare. Poi ho ricevuto il
commento di una persona che mi incoraggiava ad approfondire, che evidentemente
aveva letto qualcosa tra le righe, ma che pensava fosse rimasto inespresso. Ho
cercato di pensare a cosa passasse nella testa della protagonista, per poter
rispondere alla provocazione del mio lettore, scrivendo in seguito un altro
paio di racconti. A quel punto Bianca non aveva solo un nome, ma stava
iniziando ad assumere anche un’identità, dotata di un presente e di un passato,
rievocato in un paio di capitoli in particolare. Poi la mia narrazione è
passata da quella in terza a quella in prima persona. Mi sono divertita a
creare un mondo intorno a lei, mettendola in situazioni sempre diverse,
spingendola a svelarsi ogni volta sempre di più.
Non ero soddisfatta però del risultato, mancava una
progettualità che avrebbe potuto rendere i singoli racconti più amalgamati tra
loro, dotandoli di un filo logico. Li ho dunque ripresi, uscendo dalle mere
finalità di un sito di racconti erotici, riservando maggior spazio alle
emozioni, alle sensazioni, all’animo della protagonista. “L’inquietudine dei
sensi” ne è il risultato, Bianca stessa trascina la propria inquietudine in
ogni racconto, dal primo all’ultimo.
BREVI ESTRATTI:
Invece di invitarmi a scendere e seguirlo, mi
chiede di accomodarmi dietro dell’auto. Si tratta di una station wagon con
ampio spazio tra i sedili posteriori e quelli anteriori, per cui non ho nemmeno
bisogno di scendere dalla macchia per cambiare posizione. Lui mi segue e si
siede fianco a me. Mi guarda e con le mani mi accarezza il volto, e il collo.
Lo fa con le dita, sfiorandomi, senza appoggiare il palmo della mano alla mia
pelle. Inizia a spogliarmi lentamente, sino a non lasciarmi nulla addosso. Si
china davanti a me per infilarmi le scarpe, unico vezzo concesso alla mia
civetteria di donna. Lui intuisce che le scarpe sono il mio punto di forza, un
dettaglio che smette di essere un particolare senza importanza una volta
indossato. Segue un lungo momento silenzioso, in cui avverto di smarrire me
stessa, e ne sorrido. E’ quel tempo indefinito in cui mi sento magica,
abbagliata dalla fascinazione dei nostri corpi che vogliono condividersi. Posso
permettermi di essere qualsiasi cosa, come potrei non essere riconoscente
all’uomo che mi sta di fronte, chiunque egli sia? I suoi occhi celesti invadono
la mia anima, usurpano la mia intimità, alla ricerca di un segreto che svelerò
solo in parte, e che è privo di vergogna. Non so se sia semplice euforia o una
qualche forma di felicità, o un’irrefrenabile voglia di sesso. Non lo so e non
me ne curo, o forse io so che l’una vive dentro all’altra, attraversandola
prende forza e mi fa sorridere il cuore.
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Ci sono persone che entrano nella nostra vita
all’improvviso, che ne escono altrettanto inaspettatamente, ma che per una
ragione o per l’altra rimangono a vagare in noi per sempre. Loro non lo sanno,
ma noi sì. Capii dal nostro primo incontro che di Luca non mi sarei liberata
tanto facilmente, eppure acconsentii senza alcuna remora al nostro tacito
patto. La colpa la detti alla sua bocca, ai suoi baci, alla mia voglia di
perdermici dentro, al fatto che ancora oggi è sufficiente che le sue labbra
sfiorino le mie, per rendermi inerme al cospetto delle sue voglie. In realtà,
la colpa è del demone che dalle sue mani è passato alle mie, che attraverso
pensieri e desideri e personificazioni di istinti mai sopiti, è entrato in me.
Quel contatto ha risvegliato il mio angelo nero, e lo ha portato a spasso tra i
salotti lussuriosi della mia mente.
...
Nell’atrio del vecchio palazzo, avvolto nella
penombra di una fioca luce appesa al soffitto, sorretta da un lampadario al
neon ormai prossimo alla sua usura, luci e ombre tremano in una danza che
ipnotizza. L’odore è quello tipico di questi edifici datati di Bologna, quelli
con le scale alte e strette, di marmo lucido e avvolto in mille disegni
geometrici dalle tinte cupe. Il suo appartamento è al piano terra. La porta si
chiude alle nostre spalle, lasciandosi dietro quella che sino a ora è stata la
mia percezione dell’esperienza sessuale, sino a quel momento basata su un
rapporto di uno a uno. Ciò che non ha chiuso fuori di sé quella porta, oltre
alle urla che vengono dal piano di sopra, è la mia vigile attenzione e
attrazione verso tutto ciò che sa farsi sesso, esperienza che consapevolmente,
di volta in volta, mi avvolge in desideri sempre più voluttuosi.
...
Li sento parlare nell’altra stanza, ma non riesco a percepire altro che
un suono lontano e dismesso. Risa affievolite dall’eco di uno spazio angusto ma
vivo, nel quale ogni piccolo e squallido particolare richiama la presenza di
Cristina, con le sue unghie finte, le tette posticce e il letto sfatto. Esco
dal bagno con un sorriso per loro, e mille pensieri che sfuggono dalla mia
mente.
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