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Alessia Toscano ha letto "La precarietà è un pendolo di Newton" di Romana Dionigi 😃
Autore: Romana Dionigi
Genere: Narrativa contemporanea
Disponibile in ebook a € 4,00
TRAMA:
Una commedia che racconta la precarietà durante la crisi economica che dal 2007 ha colpito l'Italia.
La difficoltà di trovare un lavoro, il miraggio del posto fisso, i compromessi che il precario è costretto ad accettare, la difficoltà di sposare desideri e necessità e come questo si rifletta anche sui rapporti sentimentali... il tutto attraverso una lente divertente.
IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:
Leggendo la sinossi non avevo
ben capito cosa mi sarei dovuta aspettare da questo libro. Ma è esattamente ciò
che dice di essere. Si parla della precarietà, delle difficoltà del nostro
paese, della crisi che si trovano a dovere fronteggiare i giovani. Un excursus
su questi problemi e del modo di affrontarle. Detta così potrebbe forse
sembrare noioso e pesante?
Invece no! Mi è piaciuto!
Molto brava Romana Dionigi ad affrontare questi argomenti in modo frizzante e
scorrevole, con punte di ironia. Vittoria, la protagonista, con suoi sogni, le
sue paure, potrebbe essere chiunque. D'altronde la non stabilità è
"mostro" contro il quale ho combattuto anche io.
La paura del licenziamento,
del dover mandare avanti un rapporto o una famiglia senza stabilità... sono
tutte cose molto attuali. Romana ha costruito perfettamente tutti i personaggi
e li ha resi talmente bene con le descrizioni che quasi li immaginavo davanti a
me. Sembrava di essere con loro dentro quello strano, difficile e competitivo
ufficio della Pubblica Amministrazione... Tutti molto interessanti e che hanno
arricchito la storia, tanto che mi sento di chiamarli co-protagonisti, compreso
Cesare, che all'inizio mi è piaciuto molto...
Carini anche i pensieri di
Vittoria che si inframmezzano nella narrazione, così da farla sembrare ancora
più vera.
Ho apprezzato la descrizione
reale di Roma, con le sue bellezze, ma anche con il traffico, la stanchezza e i
disagi che si trovano ad affrontare i pendolari. Ho vissuto anche questo sulla
mia pelle... Vittoria potrebbe essere ognuno di noi.
Non mancano le note divertenti
e quelle sentimentali, con gli innamoramenti della protagonista e degli altri
personaggi.
Un libro forse un po'
controcorrente, dove non vengono usati paroloni per sbalordire, situazioni
rocambolesche per stupire e farsi leggere o i cliché degli uomini o delle donne
dei romanzi rosa...
Ma semplicemente la realtà,
uno spaccato di vita normale.
Forse, forse se devo cercare
un appunto, posso dire che magari è un po' esagerato dare la colpa alla
precarietà se un rapporto va a rotoli, come spesso l'autrice scrive... Sebbene
se poi si smentisca con la storia di Nunzia, una delle migliori amiche di
Vittoria, e il fidanzato... quindi alla fin fine anche Romana Dionigi è
d'accordo con me!
Ho apprezzato il cameo di
Lost, che ho adorato... anche se la fine del telefilm... bah, boh!
...e Cesare?
...e il concorso?
...e il libro?
...e il pendolo?
Come chi è Cesare? Quale
concorso? Quale libro? Quale pendolo? È più carino leggere il romanzo e
scoprirlo da soli!
Magari il finale un po'
frettoloso. Nel senso che mi sono appassionata molto alla sorte di Vittoria,
quindi mi sarebbe piaciuto uno sviluppo maggiore e più accurato della fine
della storia.
Secondo il mio parere,
consigliatissimo!
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