giovedì 11 ottobre 2018

GIORNATA... A TEMA - OLIVIA ROSS




Buongiorno follower!
Ben ritrovati al nostro consueto appuntamento con la "Giornata... A tema", la nostra piccola vetrina dove gli autori, se lo desiderano, possono aprirsi alla curiosità dei lettori, raccontando qualcosa di loro e dei loro lavori. Protagonista di oggi, Olivia Ross, un'autrice che abbiamo già avuto il piacere di ospitare e che oggi ha accettato di trascorrere la giornata in nostra compagnia. Leggete, quindi, il suo tema e poi seguiteci nel gruppo delle harmonyne.






IL TEMA DI OLIVIA ROSS:




Trovo estremamente difficile parlare di me, perché di fondo sono una donna introversa, che tende a essere silenziosa. Amo la compagnia di amici intimi, ma adoro anche stare in solitudine, magari con un buon libro tra le mani oppure scrivendo. Sono nata e cresciuta a Roma, città che un po' amo e un po' odio, ho 39 anni e sono felicemente innamorata. Come tutti, ho tanti sogni nel cassetto e tante passioni. Amo gli animali, in particolar modo i cavalli, e ADORO il mare. Fin da bambina ho sempre avuto una fervida immaginazione, ma l’amore per la scrittura è arrivato in tarda età, esattamente dal 2016. Chi mi conosce bene in realtà, trova singolare che io sia riuscita a scrivere un romanzo più o meno credibile, e vi dirò, anche io non mi capacito di come sia riuscita a farlo. Ho iniziato a scrivere in un periodo un po' strano della mia vita, non felice ecco; avevo bisogno di amore e me lo sono scritto. Ho iniziato per gioco, non pensavo che alla fine trovassi il coraggio per buttarmi nella mischia. La scrittura per me è evasione, e solo chi scrive può capire che viaggio meraviglioso intraprende uno scrittore e le emozioni che scaturiscono da esso. 
“Cit. La fantasia è un’arma potente, arriva dove la realtà non riesce.”

Ed è esattamente così. Il mio romanzo di esordio è “Il soldato divenne quello per cui era nato” pubblicato attraverso Amazon a maggio del 2018. Premetto che non si tratta di una storia di guerra, ma semplicemente una bella e delicata storia d’amore. Tra le pagine troviamo l’amore nel significato più ampio del termine, non solo tra un uomo e una donna, ma amore per una madre, per una figlia, l’amicizia fraterna, l’amore per la musica, insomma, l’amore in tutte le sue forme. È una storia con cui si ride ma con cui ci si emoziona tanto, e con cui ho voluto trasmette un unico messaggio: l’amore è motore della vita, quello che manda avanti il mondo. Il romanzo è narrato in prima persona dal protagonista maschile anche se più avanti i pensieri di Isabeau Morel verranno svelati in forma un po' particolare. Mitchell Grant sognava di diventare un violinista di fama mondiale, ma un tragico evento spinge il ragazzo a deporre il violino e imbracciare un fucile, per combattere una guerra in cui non crede, spinto solo dalla sete di vendetta. Si arruola nei corpi speciali della marina degli Stati Uniti d’America, diventando un cecchino Nevy Seal. La parte più complicata sono state le ricerche che ho intrapreso per comprendere la vita di questi ragazzi che, il più delle volte, per stipendi che non reggono il rischio che affrontano, partono alla volta di queste terre dimenticate da Dio. Ho sempre guardato i fatti di cronaca legati al terrorismo con un certo distacco. Tra le ricerche eseguite sono emersi particolari che mi hanno sconvolta, la parte peggiore sono i bambini, ragazzi e ragazze che vengono cresciuti nella violenza. E ora, sono convinta, che quei ragazzi non hanno scelta. Se si nasce tondi non si può morire quadrati. Che altro dire, si tratta sicuramente di un romanzo particolare, dove ci sono voleri che non possono essere soddisfatti, e dove le cose semplici, diventano irrimediabilmente complicate. Avrei potuto esordire con un romanzo più leggero, ma ho preferito l’originalità, e ora, a distanza di mesi, mi sto rendendo conto di aver preso la decisione giusta. L’amore tra Mitchell e Isabeau non è un amore a cui siamo abituati, ha qualcosa in meno rispetto agli altri, ma tanto di più. Ora non vi resta che venirlo a scoprire. Ringrazio il blog Romance Non-Stop e in particolar modo Silvia per l’ospitalità, e tutti quelli che con calore mi stanno seguendo. Grazie di cuore.


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