Buongiorno follower!
Paola Garbarono ci parla di "Lovesong", il suo romanzo di recente pubblicazione 😊
Titolo: Lovesong
Autore: Paola Garbarino
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,99
Pagina autore: Paola Garbarino
TRAMA:
"Ogni cosa che ho fatto, ogni persona o luogo da cui sono scappata, tutti gli errori che ho commesso e le ingiustizie che ho subito, mi hanno condotta qui. E dall’altra parte del muro c’eri tu."
Maya Parisi, scrittrice fantasy salita alla ribalta usando uno pseudonimo, è appena scappata da Londra e dalla storia sbagliata con un uomo sposato. In effetti, la fuga è ciò che le riesce meglio. L’ultima cosa che si aspetta, nel sonnacchioso paesino ligure in cui si è rifugiata per scrivere il suo nuovo romanzo, è innamorarsi dell’affascinante vicino di casa. Gay. È solo un altro dei suoi sbagli, un modo per non mettere davvero in gioco il proprio cuore, oppure è proprio quello stesso cuore ad avere ragione?
BIOGRAFIA:
Paola Garbarino è nata a Genova il 30 novembre 1974. Ha studiato Letteratura e Arte e insegnato a lungo nella Scuola pubblica. Ha viaggiato molto e vissuto in Finlandia, Corea del Sud e Inghilterra. Attualmente vive in un esotico luogo del mondo assieme al marito e alle due figlie e sta scrivendo una nuova storia.
DICE L'AUTRICE:
Ho sempre amato leggere, sin da bambina e ho iniziato a scrivere da ragazzina, poesie e racconti e, qualche anno dopo, romanzi fantasy, in tutte le sue varie forme, dall’urban al paranormal.
A scuola ero quella che quando c’era il compito in classe di Italiano faceva il proprio e anche quello di altre tre amiche. Scrivo perché mi è necessario, a volte più di altri bisogni primari come il sonno: la notte devo costringermi a smettere e ad andare a dormire, perché il mattino dopo l’altra vita mi reclamerà.
Amo rintanarmi da qualche parte a pensare, leggere, farmi film mentali sui dialoghi dei miei romanzi. Spesso i personaggi di un libro, che sia di altri autori o che sia mio, li sento più vicini e più vivi di certe persone vere.
Sono cresciuta con il romanzo La Storia infinitadi Ende, le poesie di Rimbaud, film come Labyrinth, Star Wars, Star Trek; mi sono innamorata di Terence Granchester di Candy Candy, del principe Alcor di Goldrake, nonché di Capitan Harlock e di svariati altri personaggi dei cartoni animati.
Potrei citare tutte le battute dei film cult degli anni Ottanta e Novanta. Ho le mie playlist sia per scrivere sia per leggere (e anche qui gli ’80 e i ’90 stravincono). Nel mio cuore sono una nerd! Ho quaderni e diari Smemozeppi di scritti, perché nella mia giovinezza il computer c’era solo in film come Wargames.
Mentre aspettavo che il ragazzino che mi piaceva mi chiamasse sul telefono di casa sperando di afferrare la cornetta prima dei miei genitori, ho scritto moltissima roba. Mentre percorrevo a piedi un chilometro per trovare la prima cabina telefonica, col mio gettone in mano, per richiamare il suddetto ragazzino, ho immaginato molti intrecci. Ho pianto quando Morten Harket degli a-ha si è sposato e ho sublimato la cosa scrivendo poesie. Scrivo perché è il mio ossigeno! E leggo anche gli scontrini se non ho niente di meglio tra le mani in quel momento.
Nonostante questa malattia incurabile, sono riuscita a farmi una vita normale: ho preso una laurea in Lettere Moderne, un Master artistico, sono sposata, ho due bambine, ho lavorato per anni come insegnante di Lettere nella Scuola pubblica e da qualche tempo mi dedico ai miei libri, avendo seguito mio marito in giro per il mondo per il suo lavoro.
Nonostante aver scritto fantasy per anni, il primo romanzo pubblicato, Come la coda delle comete, è stato un new adult: ci voleva un po’ di stacco, ma i fantasy sono ancora lì e presto vedranno la luce.
Il marketing mi sfianca, invece recensire i libri altrui mi piace.
Quando inizio sono logorroica, ormai si sarà capito.
Lunga vita e prosperità!
CURIOSITA' SUL ROMANZO:
La storia è quasi totalmente ambientata in un paese ligure, esistente, chiamato Torriglia.
Il titolo del romanzo, LOVESONG, viene dall’omonima canzone dei THE CURE.
Il nome del protagonista, Marzio, è italianizzato dall’originale greco Ares (Marte, dio della Guerra)
BREVE ESTRATTO:
Non riuscivo a far smettere il mio corpo di desiderarlo, la mia anima di tendersi verso la sua.
Sapevo di non poterlo avere ma, poterlo anche solo guardare, dalla finestra, vivere la sua vita, era pur sempre qualcosa.
E poi accadde una cosa assurda, più strana che se mi fosse apparso il Bianconiglio per invitarmi a prendere un tè col Cappellaio matto: lui mi prese una mano.
Mi venne lo sconcertante dubbio che non fosse del tutto gay, perché il modo in cui si comportava con me, gli sguardi che mi lanciava e i sorrisi che mi rivolgeva da quando l’avevo conosciuto, mi sembrarono, d’un tratto, semplicemente sospetti.
Forse non erano soltanto i miei ormoni impazziti. Magari non era solamente il mio impulso distruttivo di cacciarmi in brutte situazioni. Forse provava davvero qualcosa per me e il mio corpo lo captava.
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