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Flavia Fanelia ha letto "Perfect Strangers" dell'autrice Runny Magma
Titolo: Perfect Strangers
Autore: Runny Magma
Genere: Gay fiction/narrativa lgbtq/mm romance
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 10,90
Pagina autore: Runny Magma
TRAMA:
Un gay musical. Una metal band. E due uomini più simili di quello che pensano…
Una compagnia teatrale sta allestendo uno spettacolo che racconta in musica una storia d’amore tra due ragazzi. Andrea, in qualità di regista e interprete, ci sta mettendo tutto se stesso, anche perché potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per continuare a fantasticare su Samuele, il rocker piovuto nella compagnia solo per migliorare l’interpretazione e la presenza sul palco. I due mondi appaiono lontanissimi. Samuele non solo è rozzo e scontroso, ma pure sciupafemmine. E questo dovrebbe togliere ogni speranza ad Andrea, se non fosse che Samuele comincia a provare un certo gusto nello studiarsi la parte...
BIOGRAFIA:
Fra il 2015 e il 2016 ha pubblicato i titoli “Mascarado”, “Perfect Strangers”, “Porcahontas & (S)mascarado” e “A qualcuno piace tiepido”, e ha curato la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove ha dato voce alle drag queen italiane. Nel 2017 è uscito “Small Town Boys.”
DICE L’AUTRICE:
A distanza di tempo ricordo certi dettagli solo se ci sono aneddoti particolari. Per esempio, per "A qualcuno piace tiepido" un'amica drag queen che fa anche lo stripman per la festa della donna doveva fare due spettacoli nell'arco di poche ore e mi disse "speriamo di non sbaglia' valigia" 😂 Ma per "Perfect Strangers" ricordi precisi - al di là di locali frequentati e situazioni tipiche dell'ambiente lgbt e musicale - non mi tornano in mente. Ah! Sul lungomare di Torre del Lago alcune estati fa c'erano i due cosplayer descritti in una breve scena, e tra frequentatori assidui della disco e staff nessuno davvero sapeva chi fossero, poi non si sono più visti.
Andrea e Samuele, due universi così distanti da sembrare inconciliabili, eppure a volte i mondi che appaiono tanto differenti riescono a fondersi e trovare punti di unione. Una compagnia teatrale, una band che la supporta, sullo sfondo qualche festival e serata rock ed ecco che la storia prende vita, complice un bacio previsto dal copione cui Samuele non vuole assolutamente prestarsi. Un ex di troppo e molte incomprensioni dovute a parole non dette per timore, vergogna e senso di inadeguatezza, portano a fraintendimenti che complicano le cose.
Molto belle le parti sui dubbi, sui sentimenti e le paure...
Un paio di appunti... A me piacciono gli mm, non ho pregiudizi verso il genere ma devo ammettere che c'è una cosa che non gradisco molto: Il ragazzo etero che d'improvviso si innamora di un uomo. A parte una bella revisione al testo, manca di editing a quanto ho potuto notare, questa cosa del diventare o scoprirsi gay all'improvviso proprio non riesco a farmela piacere. Spero che si capisca ciò che cerco di dire. Etero o gay ci si nasce e dubito che uno arrivi a trent'anni senza mai rendersene conto. Considerazione personale a parte, credo che con una buona pulizia del testo, la storia possa essere carina. Belli i riferimenti musicali. Simpaticissima la nonna.
BREVE ESTRATTO:
«Il grande capo vuole che ci baciamo per esigenze di copione.»
La nonna lo osservò alcuni istanti in silenzio, la fronte corrugata, poi sbottò: «Ma ’un m’hai sempre detto che gl’è un omo?»
«Eh...»
Corinna fece per ribattere, poi distolse lo sguardo e si grattò una guancia. «C’è un telefilm bellino su Rai 4 con l’òmini che si baciano...»
Quella non se l’aspettava proprio. «Nonna, ma io non...»
«O che vor di’?» Possibile che avesse già capito tutto? «O allora se ti di’ono d’ammazza’ uno cor cortello finto te ‘un l’ammazzi perché per davvero la gente ‘un l’ammazzi mai?» In effetti, non faceva una grinza, se non sulla fronte della nonna. «Fammelo un popo’ vede’...»
«Cosa?» Le strabuzzò gli occhi addosso.
«Il tu’ amico.»
Cioè? Voleva vedere una foto di Andrea?
Un sorriso gli affiorò pian piano alle labbra, fino a sfociare in una sonora risata. «Nonna, te sei di fòri come i terrazzi.»
«O fammelo vede’, ‘io bonino!» urlò l’altra, allargando le braccia.
Samuele si ritrovò suo malgrado ad acciuffare lo smartphone dallo zaino, sempre senza riuscire a smettere di ridere. Aveva diverse foto delle prove che si era divertito a scattare alla sede dell’Associazione e a scaricare su Facebook. Qualcosa, forse l’orgoglio, lo spinse a cercare l’immagine in cui Andrea era preso meglio.
La nonna si sporse sullo schermo e ingarbugliò le dita nel laccio appeso al collo. «Aspetta che mi metto l’occhiali.» Poi si fissò sulla foto e prese a voltare il capo prima da un lato poi dall’altro. «O come fa a ‘nfilassi i pantaloni ‘on questo culo ritto?»
«Nonna!»
«Ma sai quanto gl’è meglio lui delle tu’ ganze tutte ‘nfilzate e colorate?» E si accompagnava con rapidi cenni d’assenso del mento. «Proprio un bel figliolo, sì. Fossi ‘n te me lo tromberei, altro che bacino.» A quel punto non gli uscì neppure il “Nonna!”, da quanto la mandibola era bloccata. «Ma il bacino è solo per finta? ‘un gli garbi mi’a per davvero?» Si tolse gli occhiali e lo puntò dritto negli occhi, in attesa di una risposta che lui non riuscì ad articolare. «Ma...» Corinna scosse il capo, volgendosi altrove. «Figurati se uno ‘osì guarda un debosciato ‘ome te...»
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