lunedì 3 febbraio 2020

RECENSIONE "TUTTO CIO' CHE CONTA" di Diana Palmer



Buon pomeriggio amici lettori!
Monica Portiero ha letto per noi "Tutto ciò che conta" dell'autrice Diana Palmer, edito HarperCollins Italia.




Autore: Diana Palmer
Genere: Romance

Casa editrice: HarperCollins Italia
Collana: Harmony Romance Agosto 2019

Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 6,90

Pagina autore: Diana Palmer 



TRAMA:

 Quando Ivory Keene ottiene un lavoro in una prestigiosa casa di moda a New York, non può prevedere le eccitanti sfide che la sua nuova posizione sarà in grado di offrirle. Prima fra tutte il suo attraente capo, Curry Kells. Proprio ora che i sogni di Ivory sono a portata di mano, è tentata da un uomo sexy e proibito, proprio ora che sta ottenendo la fama e la ricchezza che cercava si chiede se valga la pena di sacrificare ogni cosa per amore.<br /> Esperto e navigato dirigente dell'azienda, Curry non può fare a meno di essere attratto dalla bella e intraprendete Ivory, in lei però non vede solo una giovane donna di talento i cui disegni freschi e innovativi potrebbero renderli milionari. Nel guardarla si sente come trascinato in una malia di desiderio e attrazione a cui non riesce a resistere. Ma presto scopre che Ivory ha molti segreti nel cassetto che rischiano di cambiare tutte le carte in tavola.



Sono una grande fan di Diana Palmer, credo di aver letto quasi tutto ciò che la riguarda e, grazie alla mia amica Piera Nascimbene, che mi ha fatto avere il romanzo per posta, sono riuscita a divorare anche “Tutto ciò che conta” in formato cartaceo.

Il caldo sole del Texas picchiava sui corti capelli biondi di Ivory Keene. Li aveva appena tagliati e l'ondulazione naturale accentuava la dolce luminosità dell'ovale, con la pelle perfetta e gli occhi grigi dall'espressione tormentata.

Diana è una caratterista nata: in poche righe ha dato subito un’idea del personaggio. Uno dei suoi tratti stilistici più efficaci, infatti, è proprio la semplice scorrevolezza della sua scrittura.
Cosa conta per Ivory nella vita?
Essere stilista, divenire ricca e poi famosa, per liberarsi dalle pastoie della sua vita di ragazza povera.
Cosa la muove?
Il desiderio di rivalsa sociale, cosa molto comune nella società passata o moderna, poco importa. In più la nostra protagonista è determinata a lasciarsi alle spalle una madre opprimente e bugiarda, una vera sanguisuga che opera su più livelli.

Ivory accese la radio su un canale che trasmetteva musica, prese l'album degli schizzi e vari carboncini e si mise al lavoro, creando modelli che nessuno avrebbe mai visto.

Come sempre il destino è avverso e il suo talento andrebbe sprecato se non incontrasse lui, Curry Kells, che ha in mano le chiavi dell’azienda adatta ad aprirle le porte del mondo della moda.

Curry annuì, ma non aggiunse spiegazioni. «Le ho dato un biglietto da cinque dollari davanti alla cattedrale, vero?» Aveva un viso difficile da dimenticare, così come la gentilezza dei grandi occhi grigi.
Ivory scoppiò a ridere al ricordo. «Sembravo proprio malandata con quel cappotto, immagino. Dovrei sostituirlo.» Non aggiunse che non poteva ancora permetterselo, visto che mandava a casa metà dello stipendio per tenere a bada la madre.
«Potrà pur permettersene uno nuovo» scherzò. «A meno che non stia pagando a rate uno yacht...»
«Ho un... obbligo finanziario» rispose vaga.
«Li abbiamo tutti.»

A questo punto della storia i nostri protagonisti iniziano una frequentazione assidua, lavorativa e personale e si traduce nel grande innamoramento di Ivory per Curry.
In questo romanzo, come sempre in quelli partoriti dalla penna di Diana, il personaggio maschile è bellissimo e particolare - Curry ha perso un occhio durante una brutta rissa tra gang (non entro nel merito per non dire troppo) - e, come di consueto ha il petto villoso.
Devo essere sincera, “Tutto ciò che conta”, non è tra i migliori che lei abbia dato alla luce.
Non so se per colpa di una traduzione incomprensibile in certi punti, o proprio dell’autrice stessa, ma le scene d’amore presenti tra i due protagonisti risultano di difficile interpretazione.
La trama in sé è carina, un tentativo di entrare nel mondo di oggi - Diana è autrice del passato - con tanto di gang, vita nei quartieri malfamati delle grandi città, ecc. Purtroppo a tratti mi è parsa ingenua. La scrittura perdeva di lucidità e la protagonista sprofondava nei vari stati d’animo attribuiti, senza riuscire a focalizzarli davvero.
Spero che il prossimo romanzo mi catturi di più e si dimostri all’altezza della grande autrice che è. 


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