domenica 10 maggio 2020

LA PAROLA AI LETTORI... "IL MARGINE DELLA NOTTE" di Ferdinando Salamino



La parola ai lettori: "Il Margine della Notte" dell'autore Ferdinando Salamino, edito Golem Edizioni.




Autore: Ferdinando Salamino

Genere: Noir

Casa editrice: Golem Edizioni 

Disponibile in ebook a € 5,99
e formato cartaceo a € 15,20

Contatto Facebook: Ferdinando Salamino



TRAMA:  

Michele Sabella si è lasciato alle spalle l’Italia, un padre ergastolano e un segreto di sangue. Tutto ciò che desidera è occasione per ricominciare e quella sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, con il suo dipartimento di polizia in cui nessuno indaga mai su nulla, sembra il luogo perfetto per dimenticare ed essere dimenticato. Quando però Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, viene trovata morta nel suo appartamento con un biglietto di addio nella mano, Michele si convince che l’apparente suicidio nasconda qualcosa di più di un semplice atto di disperazione. Contro il parere dei colleghi e dei superiori, intraprende un’indagine solitaria che lo condurra oltre le tranquille e rispettabili apparenze della città, nelle sue viscere colme di odio e violenza. Mentre nel ghetto di Merchant Court giovani immigrate continuano a scomparire e a morire, Michele è costretto a domandarsi, ancora una volta, quanto sia sottile la linea che lo separa dai mostri a cui dà la caccia. 





Anna Pia Fantoni Un Michelino maturato, ma sempre cocciuto al limite dell'incoscienza, che nuota controcorrente per ottenere giustizia. Lo adoro. 
Aspetto il terzo!


Elisa Mura L'attesissimo ritorno di Michelino, in una veste tutta nuova e fiera, un giustiziere, che cerca di guardare avanti sebbene le ferite facciano ancora male.


Dario Mondini "Quando alla fine i mostri lo catturano, un attimo prima di essere giustiziato, si rende conto di una cosa. Non sono gli altri, i mostri. Gli altri sono la nuova normalità. È lui l'unico mostro rimasto. Capisci?"
"Preferisco il film di Will Smith" dico, "quello dove alla fine i mostri vengono presi a calci in culo".
Ferdinando Salamino, con una visione messianica, evoca "Io sono leggenda" e anticipa il dramma del Corona Virus in Europa. Una sfortuna coincidenza o la lungimiranza di chi sa sempre vedere oltre?
Twins-on-Trent nelle Midlands britanniche si trasforma in una novella Cabot Cove, divenendo teatro di una lunga scia di delitti e improvvise sparizioni. Le analogie, però, finiscono qui. Nel Maine la maggior parte delle vittime faceva parte dell'alta borghesia; nei pressi di Merchant Court, invece, a farne le spese sono donne tossicodipendenti, ai margini della società, ai margini di notti che sembrano non finire mai.
La prima a salire sulla giostra dei perdenti è l'immigrata polacca Paulina Szymbova. Tutto lascia credere ad un suicidio e la sezione Hate Crimes della polizia locale sonnecchia. Caso chiuso? No, perché Michele Sabella, emigrato con la fidanzata Elena nella terra di Albione, nei bassifondi è vissuto per troppo tempo, e ha capito che qualcosa non quadra.
Addentrandosi in una realtà vissuta da spacciatori, donne senza via di scampo, ambulanti disincantati, uomini di chiesa e della legge, cercherà di arrivare alla verità. Contro tutto e contro tutti. E lo farà con la lucidità di chi vuole a tutti costi fare il proprio dovere, nonostante l'evidente condizionamento di una sfera privata in fase down.
Ferdinando Salamino torna a parlare del personaggio che gli ha dato improvvisa notorietà, Michele Sabella, e lo fa con il coraggio di passare dal thriller psicologico al poliziesco introspettivo.
Il risultato è completamente diverso dal libro d'esordio, ma non ha assolutamente deluso le mie aspettative.
La storia è avvincente, lo stile crudo non lascia spazio a facili sentimentalismi. Tutti i personaggi sono descritti e tratteggiati minuziosamente. I temi fondamentali (in particolare il ponte, che fa da spartiacque in senso assoluto) catturano l'attenzione del lettore, costringendolo ad autonome riflessioni. È in sostanza un linguaggio interattivo quello del dottor Salamino, che cambia spesso i punti di vista, ma è bravo a tenere legato il filo del discorso.
Un amaro spaccato di vita contemporanea, permeata da odiosi compromessi a sostegno delle dinamiche sociali.


Chiara Autrice Cipolla Che dire? Favoloso. Ci si affeziona a Michelino fin dalla prima pagina del primo libro. Nel secondo poi ha una evoluzione inaspettata e la scrittura… quella è superlativa!


Roberta Damiano Il margine della notte è un noir psicologico che ti trascina all'interno del degrado della società, in cui le persone hanno perso la via del ritorno e rimangono in un limbo dove è difficile tirarsene fuori. Michele è un uomo più maturo adesso, un uomo che cerca la verità e che non si dà pace per ciò che gli accade intorno. Un bellissimo romanzo che ti tiene incollata alle pagine.


Paola Serra La definirei una lettura destabilizzante, ecco il termine giusto. All'inizio vi troverete quasi spaesati, a domandarvi se l'uomo difronte a voi sia lo stesso che ricordavate dal precedente romanzo. Ma niente è come sembra in questo libro, vi avviso, anche il più piccolo particolare può fare la differenza.
Tutto farà parte di una mappa in cui le strade dei vari personaggi si intersecheranno e si sovrapporranno tra loro. Leggete fino all'ultima pagina: tutto apparirà chiaro e sorprendente.
È il secondo romanzo che ho la fortuna di leggere di questo autore e vi confesso che riesce sempre a incantarmi con la sua prosa elegante, ricca di immagini, metafore, e allo stesso potente e cruda, capace di lasciarvi a boccheggiare.
È un affresco della società in cui l'odio, la manipolazione, il degrado sociale di alcuni quartieri lasciati a se stessi la fanno da padroni, dove le forze dell'ordine fingono di agire, ma voltano lo sguardo per biechi interessi. Si parla di droga, paura, disperazione mista all'inutilità di un’esistenza quasi già segnata. Si parla di sentimenti, in eccezioni differenti (gratitudine, speranza, paura, finzione, disperazione), di tradimento e ribaltamento delle proprie convinzioni.
Lo consiglio a chi ama le storie che scavano in profondità, che sanno coinvolgere e rendere partecipi a prescindere.
Consigliatissimo e da non perdere 😎


Thamara Medici Buongiorno! Che dovrei dire di questo romanzo, del mio Mike?... vado controcorrente.
Avete letto "Il kamikaze di cellophane? No?! Bene! Allora ascoltatemi e fate una cosa, leggete prima "il margine della notte" e conoscerete un uomo pieno di cicatrici e la maggior parte non visibili che lotta per una vita "Quasi" normale, ma con lui tutto è diverso, sopra le righe, ti intrappola e ti trascina nella sua vita vivendo ogni respiro.
Dopo e ripeto dopo andate a leggervi Il kamikaze e lì...
Tutto sarà chiaro, sarà viscerale, vi toglierà il respiro...
QUINDI LEGGETELI!!😎😎


Paola Pegurri Sono rimasta affascinata dalla scrittura cruda e trascinante; ogni scena viene descritta minuziosamente, tanto che sembrava di essere lì e di sentire tutto quello che accadeva ai vari personaggi. Le numerose metafore usate nel romanzo mi hanno fatto immergere nella storia e riflettere. Quella che mi ha colpito di più è "Veniamo al mondo come biglie, in bilico su un piano inclinato, in attesa della spinta che ci faccia scivolare da una parte o precipitare dall’altra". E mentre precipitiamo tra discriminazione, ecco che un filo di speranza si fa strada tra pioggia, nebbia e buio. Ringrazio Ferdinando Salamino per avermi trascinato in un bellissimo viaggio al margine della notte, dove il buio si nasconde sotto la luce, basta non arrendersi e si trova.


Claudia Speggiorin Un libro affascinante. Le verità si nascondono una dentro l'altra, come nelle matrioske. Quando sono arrivata all'ultima, sono rimasta spiazzata. "Il velo di Maya" cade quando Michele è chiamato a fare i conti con l'ombra di se stesso, l'Angelo Nero che si profila dietro i suoi dei di cellophane. Il Margine della Notte è un inferno d'amore.


Valentina Piazza Il ritorno di Michele non delude chi lo attendeva. Il protagonista tenta la via della normalità, ma la compagna che ha scelto non lo permette. Lei, come anche il mondo, che pare corrotto e colmo di violenza. Il ritorno dei mostri sarà inevitabile, tanto quanto l'amore che lo lega a Elena. ❤️


Lisa Gugliuzza Beh, io parto sempre dall'ultima pagina 🤣🤣🤣scherzi a parte... Ho adorato leggere Michelino. Un mix di emozioni contrastanti ti invadono e a volte ti domandi quanto c'è di Michelino in ognuno di noi... Mi chiedo quanto cellophane io abbia o quanto cellophane ancora io debbo acquisire... Un romanzo da leggere 💖🤩


Delia Deliu Sono tante le tematiche che Ferdinando Salamino sviscera nel suo thriller con sfumature noir, e lo fa con maestria usando una buona dose di sprezzo e di beffarda indifferenza verso “gli ideali” o le convenzioni di una società malata. Vi confesso che poche volte ho letto un romanzo di un emergente in grado di presentare così bene i personaggi che vivono in uno stato di emarginazione, ai margini della coscienza, ai margini della distruzione.
Una cosa che per me diventa il marchio di questo scrittore, e che personalmente adoro, è la capacità di farmi riflettere. Ho preso a caso una frase che mi ha colpito: “Il mondo è un coccodrillo, questo le aveva insegnato sua madre. Sonnecchia distratto a pelo d’acqua, le palpebre socchiuse come se dormisse, ma gli basta un unico scatto di ferocia per farti a brandelli con le fauci smisurate, lasciando quel che resta di te a sanguinare sotto il sole.”


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