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Fresco di pubblicazione "Eroi - Il Coraggio di Esistere"
dell'autrice Nunzia Alemanno.
Titolo: Eroi - Il Coraggio di Esistere
Autore: Nunzia Alemanno
Genere: Narrativa contemporanea
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 9,99
Pagina autore: Nunzia Alemanno Authoress
TRAMA:
Essere un eroe non vuol dire avere una possente forza fisica, saper volare, arrampicarsi sui muri, e il tutto contornato da una bellezza celestiale. Non sono necessarie nemmeno due forti gambe... tantomeno due gambe funzionanti. Daredavil, ad esempio, è un eroe cieco. Combatte il crimine grazie a un sonar psichico che gli dice come muoversi. I suoi occhi hanno smesso di vedere quando era appena un ragazzino e da allora ha acquisito i suoi poteri, ma sappiamo che queste sono solo sciocchezzuole da fumetti. I veri eroi, quelli della vita reale, hanno ben altro con cui combattere. Armi vere, potenti, come il coraggio, la forza, la bontà d'animo, la consapevolezza di poter affrontare ogni cosa anche quando parte del loro corpo non glielo consente. È un discorso un po' complicato questo, che per far entrare in testa a uno come Alessandro, ce ne vuole. Lui non la pensa proprio come me, da quando le sue gambe hanno smesso di funzionare, la sua vita si è fermata e, per lui, niente ha avuto più senso.
Come si fa a scrivere un romanzo quando il protagonista, a un certo punto, ti tira in ballo nella storia, lamentandosi perché hai deciso per lui una sorte avversa? Non è stato facile mantenere il percorso che avevo stabilito; ho cercato di non cedere, di resistere fino alla fine, ma è stato impossibile. C’è stato un momento in cui mi sono arresa, un attimo di follia in cui avrei voluto risolvere tutti i suoi problemi, ma è avvenuto qualcosa di straordinario che non dimenticherò per il resto della vita.
DICE L’AUTRICE:
Nunzia Alemanno, con la stesura di questo breve romanzo, vive una vera e propria avventura. È la prima volta che ha un incontro ravvicinato con uno dei suoi personaggi. L’inizio del loro rapporto è un po’ burrascoso. Lui, Alessandro, la detesta; lei, da parte sua, lo ritiene un impertinente e un gran maleducato. Litigano spesso e si mandano volentieri a quel paese. In più di un’occasione, l’autrice è
stata tentata di chiudere il manoscritto in un cassetto e non continuare più la storia, ma se lo avesse fatto non avrebbe mai conosciuto il vero cuore di Alessandro, né lui avrebbe compreso appieno il vero senso della sua vita.
BREVE ESTRATTO:
«Come ti senti?»
Alessandro non mi risponde.
«Mi dispiace molto per quello che ti hanno fatto. Probabilmente non ci credi, ma mi dispiace davvero.»
«Perché mi fai questo?» Mi chiede, in lacrime, dal suo letto d’ospedale. «Perché mi fai soffrire così? Perché ce l’hai con me?»
«Cosa? No, io non ce l’ho con te, ma che ti viene in mente? Lo so che pensi che il mio sia solo un capriccio, ma non è così, e voglio che tu mi creda. A volte, mi immedesimo nei miei personaggi al punto da provare le loro emozioni, nutrire la stessa gioia, avvertire la medesima sofferenza, e in questo momento percepisco la tua. Se ti dico che mi dispiace, vorrei che mi credessi.»
«Come se non fossi tu a decidere tutto quanto.»
«Beh, in realtà non è così. Io decido il percorso principale di un romanzo, e che tu salvassi quella ragazza faceva parte di quel percorso. È il “come” l’avresti salvata che non avevo ancora deciso. Ci sono molte vicende dei miei romanzi che non conosco in anticipo, ma si sviluppano sul momento. È come se si scrivessero da sole.»
«E tu non puoi evitarlo? Non dirmi di no perché non ci credo. Tu hai il potere di farlo. Avevi il potere di…»
«Di cosa?» mi agito. «Che cosa avrei potuto fare? Pensavi di avere speranze contro quei due?
Pensavi davvero di poterli battere in qualche modo? Un personaggio dei fumetti di Stan Lee forse ci sarebbe riuscito; Daredevil magari avrebbe fatto il culo a quei buoni a nulla. Ma io non sono Stan Lee e tu non sei Daredevil. Io sono solo una scrittrice da quattro soldi e tu semplicemente Alessandro. Quando si scrive una scena è come scolpirla, come scavarla nella carta: non può essere più cancellata. È come nella vita reale… non si torna più indietro.»
Aurora si ferma sulla soglia del bar ma non entra. È pensierosa. Fa un passo indietro afferrando il braccio di suo marito, portandosi a un centimetro dal suo volto come se dovesse rivelargli chissà quale segreto.
«L’hai vista?» sussurra, fissandolo.
«Chi?» chiede Leonardo.
«La ragazza. L’hai guardata?»
«Certo che l’ho guardata. Non sono mica cieco.»
«E che cosa hai visto?»
«Una ragazza molto carina. E ora fammi capire dove vuoi arrivare.»
«Aveva un piccolo taglio all’angolo del labbro inferiore che ha cercato di mimetizzare con il rossetto. Un livido sotto il sopracciglio che ha coperto con un ombretto dello stesso colore, e ha uno zigomo più gonfio dell’altro. Per non parlare dell’enorme quantità di fondotinta che ha sulla faccia per nascondere chissà cos’altro.»
«Si… si può sapere come hai fatto a notare tanti particolari con un solo sguardo durato sì e no un quarto di secondo?»
«Sono una donna.»
«Cosa vuoi che sia la CIA in confronto a te? Stai insinuando che quella ragazza è in qualche modo coinvolta nell’aggressione?»
«È successo per lei. Anche lei è stata aggredita e probabilmente per proteggerla o difenderla, Alessandro si è trovato in una situazione senza via d’uscita. Perché venire a trovarlo in ospedale considerando che tuo figlio, grazie al suo caratteraccio, non ha tanti amici? E come ha fatto a saperlo se il cellulare di tuo figlio è rotto, e io non ho avuto ancora avuto il tempo di parlare con nessuno? Voi due lo avete detto a qualcuno?»
Davide fa cenno di no con la testa.
«Al lavoro non ho fatto che pensare a lui, ma non ne ho parlato con nessuno.»
«E quindi? Come fa lei a sapere che Alessandro è in ospedale?»
«Okay. Gli parlerò» concorda Leonardo.
«No. Io gli parlerò. Tu hai da fare.»
«E sentiamo, cosa avrei da fare.»
«Svuotare la camera X da tutte le cianfrusaglie, ripulirla per bene e…»
«Abbiamo una camera X?»
«Smettila di fare lo scemo, è quella dove tu ti alleni, dove io stiro, dove buttiamo tutta la roba che non vogliamo avere tra i piedi. Una camera senza nome, insomma.»
«Perché dovrei svuotarla?»
«Alessandro è un uomo, ormai. Ha bisogno di una camera tutta sua.»
«Ha quattordici anni, Aurora.»
«Ha una ragazza. Hanno vissuto insieme un’esperienza negativa e sono complici perché stanno nascondendo qualcosa. Continueranno a vedersi e, visto che lui non potrà uscire, lei verrà a trovarlo a casa.»
«Non siamo sicuri che sia la sua ragazza, sembra anche più grande, e poi…»
«Non ha importanza! Che sia la sua ragazza o no, lui ha fatto qualcosa di straordinario per lei, lo sento. È in quel letto d’ospedale per lei.»
«Sei solo una gran romanticona, ecco cosa sei. Vuoi che svuoti quella stanza? E va bene, tanto so di non avere scelta.»
Nunzia Alemanno nasce a Copertino, città in provincia di Lecce, nel dicembre del 1967. Casalinga e madre di tre figli, ha preferito la vita domestica per prendersi cura della famiglia e dei tre figli. Dopo quindici anni vissuti a Roma, rientra finalmente nel Salento, nella sua Copertino, dove vive tuttora. Ha trascorso la fanciullezza tra fiabe e racconti che amava farsi raccontare dalla nonna e ciò ha sempre tenuto viva in lei la fantasia di mondi lontani e creature fantastiche. Nonostante l’età adulta, l’immaginazione non si è mai affievolita e proprio questo l’ha portata a lanciare una sfida a se stessa mettendo nero su bianco tutto ciò che detta la fantasia. Ha dato vita così, all’età di quarantaquattro anni, alla sua prima opera fantastica, L’Egemonia del Drago, primo della trilogia Il Dominio dei Mondi, che ha dedicato al marito per il loro venticinquesimo anniversario di matrimonio. Seguiranno i successivi volumi L’Angelo Nero e Il Mistero del Manoscritto. Dopo una breve pausa decide di sbarcare in un nuovo genere: il thriller paranormale. Pubblica così un breve prequel, Venator – l’Incubo dell’Inferno, che condurrà al romanzo principale Quella Bestia di mio Padre. La voglia di sperimentare nuovi generi non si fa attendere. Lancia Naufraghi di un Bizzarro Destino, un romance d’azione e avventura, e poco dopo Eroi, un genere di narrativa per ragazzi.
La sua grande passione resta il fantasy e l’horror. Tra gli scaffali della sua libreria non mancano autori come Terry Brooks, George R.R. Martin e Stephen King.
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