Buongiorno follower, buon martedì!
Vi segnalo "My secret desire" dell'autrice Giulia Ross, edito Dri Editore.
Daniela Colaiacomo lo ha letto in anteprima per noi.
Titolo: My secret desire
Autore: Giulia Ross
Genere: Contemporaneo
Casa editrice: Dri Editore
Collana: Spicy Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,99
Pagina autore: Giulia Ross
TRAMA:
Una pittrice in crisi.
Il figlio della sua migliore amica.
Un errore inevitabile.
Il problema delle avventure di una notte?
Le conseguenze non svaniscono all’alba.
Annah lo capisce quando arriva a Vienna per le nozze della sua amica.
Hans non è più il bambino che ricordava. È un uomo adesso. Lo stesso uomo che ha mentito su tutto pur di averla.
La travolgente passione che li lega deve rimanere un segreto, ma quel desiderio proibito continua a tormentare entrambi.
È impossibile tornare indietro, anche se significa rischiare tutto.
BREVI ESTRATTI:
Ho l’impellente bisogno di scappare. Stare vicino a questo ragazzo è come ritrovarsi in bilico sull’orlo di un abisso. Un passo falso e la caduta è senza ritorno.
«Allora sei… Sei davvero tu...» sussurro con il cuore che corre nel petto.
Hans annuisce. Come quella sera si controlla molto meglio di me. Infatti, mentre io tremo come una foglia al vento, lui si limita a fissarmi serio.
«Avevi detto di chiamarti Stephan...» balbetto come una stupida. «E di avere trent’anni» aggiungo con una morsa che mi serra la gola.
«Lo so.»
Il silenzio ci avvolge per un istante. Mi sento soffocare.
Hans si alza in piedi ma, invece che appoggiarsi alla mia spalla, mi prende il viso tra le mani e si avvicina famelico.
«Sinfonia n.45, Haydn» mormora a due centimetri dalle mie labbra.
«Cosa?»
«La sinfonia degli addii, giusto? Calzerebbe a pennello per noi, adesso, o per sempre». La sua bocca si appoggia alla mia, fulminandomi.
Santo cielo. Che cosa sta facendo?
«Hans» ansimo cercando di allontanarlo da me, ma lui mi sovrasta, mi tira a sé come un magnete gigante.
«È un bacio d’addio.»
Annah Clayton è una pittrice di talento in crisi da tempo: la sua passione si è spenta con la morte del padre, Bruce, suo mentore e amico, la sua famiglia, il suo tutto.
Nel momento di maggior sofferenza, nella sua vita è entrato Carl - un collega all’Accademia delle Belle Arti di Cambridge verso il quale aveva diretto le sue attenzioni - che, dopo due anni di relazione, la lascia rivelandosi meschino e traditore.
Durante un'uscita con Tessa, sua amica e collega d'accademia, Annah incontra un giovane verso il quale sente un'insolita sintonia e con il quale trascorre la notte più appassionata e appagante della sua vita.
La mia voce interiore me lo ripete: che diavolo sto facendo? Non mi sono mai comportata così con un uomo. Non ho mai preso l’iniziativa e non sono una donna da avventura di una notte, specialmente con un vero estraneo.
Stephan però è come una nuova tonalità di colore in un mare di grigi spenti. Lui è un giallo, splendente e rassicurante insieme.
È arrivato inaspettato come il sole dopo una lunga tempesta e, per quanto il mio cuore sappia che questa luce può durare solo l’attimo fugace di una notte, tutto il mio corpo freme per esserne travolta.
Le nostre labbra si sfiorano. Il freddo attorno a noi scompare.
Ci sono solo le nostre bocche che si esplorano avide di scoprirsi.
Qualcosa dentro di me si scioglie. Il nodo che mi schiacciava il centro del petto scivola verso il basso, per poi scomparire nel nostro bacio.
Voglio che mi guardi in questo modo, che non smetta di farmi sentire al centro del suo mondo, anche se è solo per una notte.
Il calore che la sua pelle emana è come un balsamo per tutto il gelo che Carl mi ha lasciato. È come sentirsi sotto una pioggia di raggi solari, su una spiaggia dorata, con la voce del mare che sussurra la melodia delle onde.
L'unico desiderio di Annah è finire l'opera iniziata da Bruce: "Le Stagioni" - il progetto con il quale aveva vinto il premio Vincent con "Inverno", "Primavera" e "Autunno", realizzando quest'ultimo quadro con la sua collaborazione -, devono essere completate con l'"Estate".
Annah è bloccata, non riesce a dare vita ai colori sulla tela: vorrei bermi un arcobaleno, così da tirare fuori qualcosa di decente, ma per fortuna, proprio quando la pressione emotiva sembra sopraffarla, arriva la telefonata della sua migliore amica Sophia, di quasi cinque anni più grande, colei che l'ha salvata da un gran chiacchierone narcisista al liceo diventando parte della sua famiglia.
L'emozione è forte per entrambe - sono quasi otto anni che non si sentono - ma l'amicizia e l'affetto è radicato nei loro cuori, certe cose non cambiano, e Sophia, che si sposa, la vuole a Vienna, ospite nella sua città natale.
A casa dell'amica incontra Hans: il fagottino arrossato che ha tenuto in braccio appena nato è ora un bellissimo ragazzo di vent'anni.
«Mamma!» una voce che mi sembra di conoscere si sta avvicinando alla cucina. Mi volto verso la porta e all’improvviso tutto intorno a me si ferma.
La prima cosa che metto a fuoco sono i suoi occhi. Grandi, verdi, dal taglio leggermente allungato. Poi i capelli, mossi e ribelli di un biondo scuro come quello di Sophia. Le spalle sono larghe, muscolose. Il petto ampio, come se dicesse “vieni qui e rifugiati nel mio abbraccio, presto”. La sua pelle è chiara e perfetta. È alto almeno un metro e novanta. Anche lui mi sta fissando, restituendomi lo stesso stupore e sconcerto.
"Stephan"?
«Annah, ti ricordi il mio piccolo Hans?» interviene Sophia, abbracciando il figlio.
"Piccolo Hans"?
È l'inizio del tormento.
Giulia Ross racconta, con la voce della protagonista, un caleidoscopio di emozioni intense e passione, la sintonia tra un giovane pianista talentuoso, maturato nel dolore di una sensibilità acuta, e una donna di quattordici anni più grande, dilaniata da sentimenti ai quali si oppone strenuamente, il senso di inadeguatezza e la paura di perdere l'amicizia di colei che considera sorella, colei che le parla al cuore.
Dietro la figura snella e minuta, si nasconde l’anima di un leone. La adoro.
La frequentazione induce Hans alla confidenza, vengono alla luce aspetti dolorosi della vita del ragazzo, tormentato da gravosi sensi di colpa che opprimono la sua anima sensibile, ma anche la carica positiva della sua essenza.
Lui è come il vento. Puoi sentirlo ma non afferrarlo e tenerlo per te. Il vento non appartiene a nessuno se non a sé stesso.
Hans è luce e ombra. Hans è un azzurro che diventa blu, poi sempre più scuro per infine mischiarsi a gocce di bianco, trasformarsi di nuovo in uno strano turchese, un cielo solcato da nubi che dopo improvvisamente è di nuovo illuminato dal sole, uno splendido fascio di luce dorata.
Hans è il giorno con le sue rivelazioni e allo stesso tempo è la notte con i suoi misteri.
La scrittura fluida e appassionata di Giulia Ross trasmette tutte le emozioni, crea empatia, induce molto spesso alla commozione - ho pianto più volte - e con delicatezza e attenzione, anche nelle scene di sesso, profonde l'amore come sentimento puro e totalizzante.
"Abbracciami. Abbracciami così come sei. Non ho paura dei tuoi sentimenti. Mi vai bene così, con le tue luci e le tue ombre. Sei un quadro dai colori sgargianti, ma nascondi delle venature di toni freddi che ti rendono complesso e allo stesso tempo meraviglioso. Tra le tue braccia mi sento completa, come mai prima di oggi.
Come possono due persone così diverse sentirsi così vicine? Siamo due cuori sospesi nella stessa melodia, circondati da un arcobaleno di emozioni. Fa paura..."
La storia è bella, toccante, soprattutto nel capitolo che precede l'epilogo (per quanto riguarda il quale, come l'autrice, ringrazio Adelia Marino: il suo suggerimento per l'ultima scena è la giusta conclusione al libro), e la consiglio a chi, come me, crede nella catarsi delle lacrime.
Giulia Ross è nata a Milano nel 1981. Fin da bambina ha coltivato la passione per la scienza e le arti. Inseguire i propri sogni su questo doppio binario l'ha portata a viaggiare molto, a fare esperienza di diverse culture.
Dopo aver conseguito la laurea in biotecnologie mediche e un dottorato in immunologia, si è trasferita all'estero per continuare il suo percorso scientifico nel campo della ricerca sui tumori.
In parallelo, Giulia non ha mai smesso di coltivare la scrittura e la musica, le sue più grandi passioni.
Ama i gatti, il crepuscolo, le stelle, il cinema e leggere. È un’inguaribile romantica, si commuove di fronte alle piccole cose e crede che poter sorridere sia un dono del cielo.
Con My secret desire inizia la sua collaborazione con Dri Editore.
Nessun commento:
Posta un commento