domenica 2 gennaio 2022

"UNA STORIA D'AMORE E COLTELLI" di Pitti Duchamp

 

Buongiorno follower!
Vi segnalo l'ultima fatica dell'autrice Pitti Duchamp: "Una storia d’amore e coltelli", una novella ispirata a una storia vera, edita Words Edizioni.



Autore: Pitti Duchamp

Genere: Novella storica/storia vera

Casa editrice: Words Edizioni

Disponibile in ebook a € 1,99
E in formato cartaceo a € 10,90

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Vanda ha sedici anni, una bellezza in fiore e la spensieratezza di un cuore che sa accontentarsi di poco. Federigo, Ghigo, fa il coltellinaio, affila lame per lavoro e lancia coltelli per talento. Sullo sfondo Scarperia, uno tra i borghi più belli d'Italia, nella la provincia fiorentina degli anni Trenta. Una storia emozionante, in cui trionfa l'amore giovane e pulito di due poveri amanti divisi dalle famiglie e dalla guerra di Spagna.

Torna Pitti Duchamp, con una novella che racconta di un amore meraviglioso e puro, che neppure il tempo e la guerra hanno saputo e potuto scalfire.




BREVI ESTRATTI:

Madonna di Scarperia, con questa scritta era ricamata la fascia di seta bianca che le attraversava il petto sul vestito celeste. 
Era stata proclamata la più bella del paese da una giuria di signori che avevano l’età di suo padre e si era accaparrata gli sguardi torvi di tutte le ragazze più grandi, che avevano vestiti scollati e busti che sostenevano il seno.  Vanda quel vestitino celeste di vellutino se lo era confezionato da sola, con degli scampoli di una tenda che sua nonna aveva cucito per il villino nel quale abitavano insieme, nella zona alta del paese, sulla strada larga che portava verso il passo del Giogo. L’unico vezzo che la nonna le aveva permesso erano state le caviglie scoperte; per l’anziana era già un mezzo scandalo.


«Il babbo mi ha detto che non ha piacere che veda Federigo» azzardò la ragazza. Era imbarazzata a parlare di giovanotti con la nonna, sembrava una cosa strana confessarsi con lei che aveva sempre parlato di cose così alte, così importanti come la musica, la filosofia, la religione.
«Questa, poi! Tuo padre ha perso la testa. Non ha mai fatto nulla di buono nella vita tranne te, angelo mio, e adesso che grazie ai fascisti sta nelle stanze dei bottoni del paese si sente un imperatore. Se diventasse podestà dovremmo strisciare tutti ai suoi piedi?» 
L’anziana era sarcastica, ma Vanda sapeva che in fondo c’era qualcosa di vero. La nonna l’aveva sempre protetta da tutto, anche dal fatto che il padre fosse uno che di donne ne aveva parecchie e preferiva far regali a loro che dar da mangiare ai figli. A Vanda questo lo aveva sussurrato il prete durante la confessione, raccomandandole di rinnegare il proprio sangue per seguire la retta via. 


«Se tu fossi fidanzato con me non vorrei che lei ti girasse intorno» asserì Vanda, in un modo così innocente e sincero che Ghigo si trovò spiazzato. 
«E tu, vorresti che fossi fidanzato con te?» le domandò, muovendo ancora qualche passo e fingendo di guardare nel vuoto davanti a sé, assorto in un nulla che non vedeva, perché era solo proteso ad ascoltare Vanda. 
«Io sì, vorrei. Lo vorrei tanto. Ma il babbo non vuole che ti frequenti.» 


 
Nata 1981 sotto il segno del leone nella provincia di Firenze, sulle colline del Mugello, con il marito, due bimbi indisciplinati e un cane dall’identità confusa. Laureata in scienze politiche, Pitti rinuncia alla carriera accademica per darsi al marketing ed alla comunicazione. Lettrice accanita, dopo diverse collaborazioni riscopre la grande passione per la scrittura. Appassionata di Burlesque e collezionista di pezzi vintage di arredamento e moda cerca di coniugare i suoi interessi scrivendo e leggendo romance storici. Se avesse del tempo libero adorerebbe trascorrerlo tra i rigattieri e i robivecchi del centro di Firenze. Con ogni probabilità è nata nel secolo sbagliato e ci si adatta arrancando. Non segue le mode, alterna momenti di eleganza sartoriale a jeans e tute ma è aggiornatissima su ogni ultima tendenza. È amante della storia in particolare quella dell’Europa tra il 1500 ed il 1900, i quattrocento anni che hanno creato la modernità per come la conosciamo oggi in termini di arte, pensiero filosofico e scientifico, socialità. Apprezza nelle persone più di tutto la gentilezza, il garbo e la buona educazione, quel “non so che nel portamento” che fa di una donna una dama e di un uomo un signore.


Nessun commento:

Posta un commento