TRAMA:
Quando una cotta adolescenziale non svanisce con il passare degli anni, ma cresce fino a diventare un amore, allora tutto è possibile.
Sempre se non ci si mette di mezzo tua madre.
Sarebbe meglio non essere una testarda irlandese con il sangue che ribolle per qualunque cosa.
Potrebbe essere utile non avere il capo della polizia come padre.
Se poi l’amore della tua vita potesse evitare di avere una gemella, in grado di sapere tutto quello che succede anche da un altro continente, sarebbe l’ideale.
Senza dimenticare che la suddetta gemella è sposata con tuo fratello e sono in luna di miele, tu invece sei bloccata a Fort Lauderdale pronta a impazzire sballottata tra Zachary, i genitori (tutti e quattro!), il lavoro e la gelosia!
Devo capire come far funzionare questa relazione ed è il caso di riuscirci in fretta!
BREVI ESTRATTI:
“Dove sei stata? Perché non mi rispondevi? Ho assoluto bisogno di andare a fare un giro in canoa. Ci vediamo giù ai Bank. Ti basta mezz’ora per prepararti, vero? Passo a prenderti con il SUV. Va bene?”
“Wow! Wow! Frena, amico. Il sole non è nemmeno alto e io ho appena terminato un turno di notte. Ne riparliamo nel pomeriggio, meglio ancora domani.”
Stava quasi per riagganciare, ma poi gli sentì pronunciare le parole che la rendevano incapace di negargli qualsiasi cosa.
“Per piacere, Agente.”
C’era un dizionario di inglese americano in bella mostra nello studio di Sarah. Alla pagina trecentodiciotto, Abby aveva controllato la sera prima, si leggeva:
Convivenza (N.d.A. Cohabitation in inglese): sostantivo (singolare non numerabile) /kəʊˌhæb.ɪˈteɪ.ʃən/ L’azione di vivere insieme e avere una relazione sentimentale con un’altra persona, in special modo qualcuno con cui non si sia sposati.
Abigail O’Sullivan non si sentiva per niente pronta. Scese dall’auto in stato di agitazione. Non che non fossero stati insieme fino alla sera prima nello stesso identico posto, ma quel giorno le cose erano diverse. La loro era diventata a tutti gli effetti una convivenza.
Il vocabolario sbagliava, se non altro peccava di precisione. Si poteva coabitare anche con un amico, un conoscente, un emerito qualunque nel periodo del college.
In quel caso si usavano anche altri termini, lo sapeva anche se non voleva ammetterlo.
Cavolo, stava per iniziare la sua prima convivenza e per di più con l’unico grande amore della sua vita. Ecco perché le gambe le tremavano nei pantaloni dell’uniforme.
“Smettila. Sembri… strano.”
“Lo sono. Non posso dirlo a tutti, vero?”
“Cristo in bicicletta! (N.d.A Christ on a bike! espressione dialettale irlandese comparabile all’inglese Oh my God!) Ma dici davvero?”
“Non serve arrabbiarsi.”
Abigail puntò verso il divano. Il telefono, alla fine silenzioso, stretto tra le mani.
“Non credo avremo molto tempo prima che mio fratello chiami a casa e mio padre, o un collega, bussi alla porta.”
“Che altro dobbiamo discutere. Io voglio il bambino, anche tu lo vuoi, siamo a posto. Direi.”
“Se fossimo noi soli, ti darei ragione, ma sai bene che tra O’Sullivan e Lever le cose non funzionano così. Restano delle cosette insignificanti: mia madre, tua madre, fidanzamento, matrimonio.”
“Suona come una proposta.”
“Aspetta che sia mio padre a parlare e allora sembrerà una minaccia, stanne certo.”
Sono nata nel 1971 e fino al 2019 non ho mai pubblicato un solo rigo.
Ho sempre vissuto in Friuli Venezia Giulia, tranne una pausa piccolissima di due anni, quando ancora ero alle elementari, perché mia madre è stata assunta in ospedale a Latisana e per vicinanza ci siamo trasferiti in Veneto. Amo quella regione soprattutto perché in quei due anni mi è successa la cosa più bella, è nato mio fratello.
Non potrei mai vivere in altro posto che quassù nel nordest, qui ho tutto quello che può servirmi e ispirarmi.
Pur scrivendo da sempre mi sono limitata sempre ai cosiddetti Giochi di Narrazione (per far capire non a fini pubblicitari: http://www.starfleetitaly.it/starfleetitaly/academy/flotta.php), dove i testi finiscono in “libriccini” condivisi che hanno solo uno scopo ludico. Non vengono quindi venduti.
Sono quelle splendide esperienze dove ogni persona scrive un pezzo di storia, un capitolo, per poi lasciare la penna al successivo. L’ambientazione per me è sempre stata Star Trek, non c’era altro mondo per me, per esprimere me stessa, che non fosse la fantascienza.
Non rientrano nelle fan-fiction perché i personaggi sono totalmente inventati e non sono quelli visti in telefilm e/o film.
Finalmente, nel 2019, ho superato tutte le mie paure, pubblicando ben tre libri in pochi mesi. Impossibile? No… giacevano nei miei archivi da anni con un’altra ventina di fratelli, molti dei quali ancora non hanno visto la luce. Il motivo? Altre miliardi di idee che si affollano.
Agosto 2019: Una complicata favola moderna. (Romance – Ebook – Kindle Unlimited – Cartaceo)
Settembre 2019: Nel Ventre di Enghquondo, Crollo dell’Impero Terrestre Vol.1. (SCI-FI – Ebook – Kindle Unlimited – Cartaceo)
Ottobre 2019: Il Libro delle Prime Volte. (Romance – Ebook – Kindle Unlimited – Cartaceo)
L’avventura continua nel 2020 con la pubblicazione il 25 marzo del nuovo romance: Lei mi ha salvato, come sempre in esclusiva sulla piattaforma amazon. (Romance – Ebook – Kindle Unlimited – Cartaceo)
Da lì ho continuato con una cadenza abbastanza regolare di almeno due libri l’anno.
Spazio ancora dalla SCI-FI al romance ma anche a cose fuori dalla mia zona di comfort.
Lo scorso anno ho scritto un libro a quattro mani, un viaggio immaginato quindi immaginario in Asia, quattro paesi più Taiwan… che è un po’ provincia della Cina, un po’ stato autonomo.
Due Ragazze un Viaggio.
Con tante immagini è stato un vero banco di prova per le mie capacità grafiche. Perché io curo tutto dei miei libri, comprese impaginazione e cover.
Errori e refusi capitano, ma spero sempre di meno grazie al mio gruppo di supporto.
Siamo un gruppetto coeso di autrici self e ci aiutiamo leggendo i lavori delle altre per ottenere il prodotto della migliore qualità possibile. Si chiama rispetto per i lettori.
Il penultimo nato, questo inverno, è stato il mio primo MM (male to male), una storia LGBTQ+ non erotica, ma con tanta famiglia allargata. Sono le storie come le intendo io, piene di dossi e vita vera, ma romantiche e sempre con il lieto fine.
Ora esce questo secondo volume, fa parte di una duologia dal titolo Mai più divisi. Sono entrambi romance autoconclusivi, ma sono legati perché parlano della stessa enorme famiglia.
Quattro amici d’infanzia, due coppie di fratelli.
Nel primo abbiamo incontrato tutti, ma la storia era quella di Sarah Lever e Robert O’Sullivan.
Stavolta ci concentriamo su Abigail O’Sullivan (sorella minore di Robert) e Zachary Lever (gemello di Sarah).
Non pensiate di trovare nei miei libri argomenti leggeri.
Si parla di malattie invalidanti, amputazioni, protesi e vasectomie. Niente però può fermare l’amore di queste due coppie di giovani. Quindi avremo l’ennesimo lieto fine.