Buongiorno follower!
Vi segnalo "Tutta la vita che c’è" dell'autrice Marilena Tealdi.
Titolo: Tutta la vita che c’è
Autore: Marilena Tealdi
Genere: Young Adult
Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
Tre ragazzi, tre amici.
Un segreto che cambierà le loro vite.
In seguito a un evento molto grave, che gli ha anche distrutto il sogno più grande che aveva a un passo dal realizzarsi, Augusto – sei mesi prima degli esami di maturità – è costretto a trasferirsi da Genova a un paese vicino Biella, e nel nuovo liceo non è interessato a farsi degli amici.
A causa di un fatto accaduto quando frequentava il biennio, Margherita è considerata la ragazza facile della scuola. Per sopravvivere cerca di restare nell’anonimato, terminare il liceo e dopo il diploma poter dire addio a tutti quelli che la trattano come un’esclusa.
E poi c’è Oliviero, che è come Margherita: un emarginato. E non è un caso, quindi, che i due siano migliori amici. Si sono conosciuti per caso nello studio della psicoterapeuta e da quel momento non si sono più lasciati.
E quando Margherita e Oliviero incontrano Augusto, niente va preso per scontato: qualcosa di grande sta per accadere e nulla, dopo, potrà restare uguale. Ognuno di loro ha un segreto e quando uno di questi verrà fuori, il più fragile dei tre sarà anche quello che potrebbe rimetterci di più.
E sparire per sempre.
Perché non puoi più avere fiducia nella vita se questa ti para di fronte prove troppo difficili da affrontare. Quando pensi di non avere più nessuno accanto.
“Tutta la vita che c’è” è un romanzo energico e catartico, narrato attraverso le voci di tre adolescenti che sono stati costretti, e non per il proprio volere, a crescere in fretta e a farsi largo in una vita che non regala niente, che non fa sconti né favori.
Ma fa capire che, alla fine, il perdono può avere significati diversi.
BREVE ESTRATTO:
Oliviero si rimise seduto, alzò, le braccia al cielo, guardò il sole, accecandosi un poco, poi verso Augusto: «Ma ora basta pensare al dopo. Pensiamo all’adesso, ovvero che stanotte è la notte prima degli esami! La vita non ci spezza! Questa notte è ancora nostra!» E rise e alzandosi dal prato si mise di fronte all’amico. «Festaaa!»
Augusto rise. «Notte prima degli esami è la canzone di Venditti!»
«Sì, e noi ora la facciamo diventare realtà! Notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiereee!» cantò Oliviero a squarciagola, facendo ridere l’amico.
«Davvero! E quindi che vorresti fare?»
«Uscire, Gus! Dài, prendiamo la macchina, svegliamo Marghe, usciamo!» Si sporse di fronte ad Augusto, tanto da avere la punta del naso a pochi centimetri dal suo viso, osservando meglio l’incredibile azzurro delle iridi. «Andiamo al mare!»
«Ma non se ne parla nemmeno…»
«Ma non fare il vecchio barbogio, Marce! Viviamo e prendiamoci questa ultima notte da studenti! Inculiamoci il futuro!»
E Augusto sorrise. Riccardo. Riccardo, anche se non era ancora un maturando, avrebbe fatto la stessa identica cosa.
Ripensò, con un velo di malinconia, agli ultimi tuffi al tramonto, l’ora non più giorno, non ancora notte.
Ragazzi, non più adolescenti ma non ancora adulti.
Oliviero, in quel momento, gli ricordò Riccardo come non mai.
Annuì. «Notte prima degli esami.» Si alzò in piedi e strinse la mano ad Oliviero. E risero, complici, come fratelli.
Era una bella serata calda. Margherita e Oliviero, con Augusto alla guida sfrecciavano sul cabrio con la capote aperta. Erano immensamente felici.
«Dio mio, che serata fantastica!» ululò Margherita, seduta accanto ad Augusto, i capelli al vento, il sorriso più bello del mondo stampato sul viso.
Augusto guidava sicuro, lei aveva messo una mano sulla sua coscia muscolosa, il diverbio della piscina, ormai, passato del tutto.
Anzi, completamente cancellato, e nel modo preferito dagli innamorati: quando Augusto era andato in camera a svegliarla, il bikini e il prendisole ormai perfettamente asciutti in una mano, lei anziché alzarsi – e vestirsi – lo aveva attirato a sé, e poco dopo dentro di sé.
E avevano fatto pace.
Non andarono al mare, ma la notte era perfetta ugualmente.
La luna era quella Nuova per cui completamente assente dal palcoscenico del cielo. Solo le stelle brillavano, prime ballerine indisturbate dall’ingombrante presenza dell’astro d’argento.
La macchina sfrecciava nell’oscurità, immersa nel dolce dei profumi estivi, erba e fieno della campagna; Augusto guidava sicuro, Margherita cantava, Oliviero pensava che l’amore che li legava doveva per forza essere tutto l’amore che esisteva al mondo.
«Noi,» urlò Oliv al cielo e agli amici, ridendo felice, «noi siamo tutta la vita che c’è!»
Mi chiamo Marilena Tealdi e sono nata a Bra, la città dello Slow Food, a pochi chilometri da Torino e dal Monviso. In seguito, per amore, mi sono trasferita nei pressi di Aosta.
Scrittrice per passione, mamma di due gemelli di quattro anni e mezzo, ho pubblicato, fino a ora, sei romanzi.
Tutta la vita che c’è è il mio settimo romanzo, ed è nato guardando in TV le gare di nuoto. Per Augusto, infatti, mi sono ispirata agli atleti del nuoto italiano Ceccon e Paltrinieri, mixando le loro carriere agonistiche, mentre per quanto riguarda Margherita e Oliviero, gli altri due protagonisti del romanzo, sono invece al cento percento frutto della mia fantasia.
Se tutto fila liscio – ovvero gemelli permettendo! – a fine anno pubblicherò l’ottavo romanzo, un altro stand alone, mentre per il 2023 ho in cantiere un romanzo della serie MGM, ovvero un romance con dei personaggi tratti dai libri con i quali ho debuttato in questo mondo bellissimo, e che mi hanno fatta conoscere e apprezzare da moltissimi lettori.
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