martedì 21 novembre 2017

RECENSIONE "LA SETA E L'URAGANO" di Emanuele Somma



Vi segnalo "La seta e l'uragano" di Emanuele Somma, una interessante raccolta di racconti ambientata a Miami Beach.
Luc Cel l'ha letta e commentata per noi 😊





Autore: Emanuele Somma

Genere: Raccolta

Disponibile in ebook a € 1,88
e in formato cartaceo a € 5,19


Pagina autore: Lo Scrittore Di Miami  








TRAMA:

Questa raccolta di racconti ambientati a Miami Beach costituisce una sorta di collage di storie e di “selfies” dei personaggi della realtà quotidiana di una destinazione turistica del jet set internazionale come non viene mai descritta da giornali e riviste, o dai calciatori e le modelle. 
L’ autore mette piede per la prima volta a Miami durante una delle peggiori stagioni cicloniche nella storia della Florida, e un susseguirsi di vicende personali e amorose si mescolano agli eventi e alle catastrofi naturali vissute durante l’alternarsi di varie tempeste. 
Ma forse alla fine, nel rendersi conto che la vita stessa è un susseguirsi di stagioni degli uragani, si impara anche ad amare la pioggia battente e il forte vento contrario. 





BREVE ESTRATTO:

Quando i sensi si arrendono...
"Il mare e la notte erano bellissimi ed accoglienti. 
Noi due accettammo l’invito. 
Parlavamo, e lentamente ci avvicinavamo l’un l’altro. 
Eravamo spalla a spalla, ma lei sembrava quasi intimidita dal fatto di doversi accostare troppo in quella spiaggia semideserta. 
La tensione cresceva. 
Era la magnifica attesa prima di un bacio, una carezza, un amore o la resa dei sensi." 





IL PARERE DI LUC CEL:

Questo libro di racconti ha una sua forza, contiene in sé tanti di quegli elementi che si fa fatica a riflettere su tutti.
Gli episodi narrati sono degli spaccati della vita del protagonista a Miami, apparentemente scollegati tra loro, ma che seguono un filo invisibile, come se l’autore ci guidasse attraverso il destino che ci fa incontrare strade da percorrere.
Emerge tra queste righe la struggente nostalgia di un italiano all’estero. Le difficoltà di inserirsi e sentirsi a casa e di trovare un lavoro stabile per continuare a vivere con dignità.


Eravamo tutti vittime di una nostalgia malsana, una saudade, di una mancanza viscerale della terra d’origine che non guariva mai del tutto. Eravamo stati amputati in qualche parte dell’anima, e la stessa non poteva più adattarsi a vivere un luogo e lasciare andare completamente l’altro nella dimensione dei ricordi…


Già in questo piccolo stralcio troviamo il linguaggio pulito, incisivo e spesso evocativo che ho amato dall’inizio alla fine.
Lo stile dell’autore è graffiante, ogni parola è al suo posto per creare immagini di emozioni.
Tutti questi piccoli spaccati seguono i fili del destino che ci conducono verso la fine, a un’analisi della fede di un cattolico praticante che a modo suo cerca conforto quando la vita lo mette in ginocchio, con una semplicità disarmante, emozioni comuni a tutti e che tutti noi possiamo condividere.

L’unica nota dolente per me è lo spezzarsi di questa storia, trattandosi per l’appunto di racconti, e forse questo è un mio limite; ci si immerge nella lettura finché il racconto non finisce e ne inizia un altro, questo ha reso tutto meno fluido.  




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