Buon sabato pomeriggio! E buona vigilia di Pasqua 😊
Alessia Toscano ha letto "Il cerchio di Sodoma - All'ombra degli ulivi" di Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone, edito Le Mezzelane Casa Editrice.
Autori: Antonella Cataldo e Pierpaolo Ardizzone
Casa editrice: Le Mezzelane
Disponibile in ebook a € 4,99
Pagina autori: Pierpaolo & Antonella Autori
TRAMA:
Tornato dalla Svizzera dopo il trapianto di cuore che gli ha salvato la vita, anche se a prezzo del sacrificio della sua amata Melissa, Roberto acquista una tenuta nella campagna toscana, per farne la sua casa e il centro della sua nuova attività lavorativa aprendo il club BDSM “Il Cerchio di Sodoma”, che gestisce assieme alla fraterna amica Michelle. Presto però le attività del club vengono interrotte a seguito del ritrovamento nella tenuta di alcuni cadaveri. Gli inquirenti ipotizzano che un serial killer sia all’opera e l’ispettore capo Vittoria Costa sospetta lo stesso Roberto. Una notte Roberto fa uno strano sogno, durante il quale Selene, una misteriosa entità che dice di vivere dove vive lui, gli svela il tragico passato della casa, un passato fatto di abusi, incesto e morte, e lo indirizzerà verso la soluzione del mistero. Perché “Il Cerchio di Sodoma” si salvi dalla rovina però, sarà necessario che altro sangue venga versato.
IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:
Roberto e Melissa, due amanti
destinati a stare insieme, una passione totalizzante, vera, appagante.
Ma… il destino a volte sa
essere crudele e spietato.
Già dalle prime righe ho
trovato molto affascinante il personaggio di Roberto, purtroppo dovrà superare
una prova difficilissima: lui continuerà a vivere solo grazie al cuore donato
da Melissa. Sono partita con le lacrimone, mi sono commossa ed emozionata. Un
amore incondizionato che continua a scaldare anche oltre la morte. Non ho letto
“Il cerchio”, il primo libro di Ardizzone e Cataldo, dove si racconta proprio
la nascita della loro storia, ma ho immaginato la portata del sentimento grazie
a quanto scritto in questo nuovo racconto.
L’uomo, per cercare di andare
avanti, acquista una tenuta in Toscana per avviare un club, da gestire insieme
alla sua grande amica Michelle, dove si praticherà il BDSM, di cui conosco
quasi nulla e non mi ci sono mai avvicinata molto neanche nelle letture. In
realtà, tra le pagine, non ne scopro moltissimo, in quanto non è il fulcro
della narrazione, ma fa da sfondo alle vicende. Comunque l’argomento viene
trattato con rispetto ed eleganza, facendo capire che non si tratta di qualcosa
di sporco, ma di un’antica filosofia che concepisce l’amore e il piacere, il
sesso e la devozione, legato anche al dolore, alla dominazione, ma tutto sempre
sotto rigoroso consenso di entrambi.
Roberto e Michelle
costruiscono l’attività del club in questi termini, senza lasciare nulla al
caso, creando un ambiente raffinato e protetto, in perfetto equilibrio, dove
nessuno deve farsi male, o agire contro volontà. Pura isola di divertimento,
evasione e godimento.
Questo è solo l’argomento
marginale… figuriamoci il resto!
Ecco di nuovo il destino in
agguato… L’uomo sta faticosamente riuscendo a creare un diversivo rispetto al
suo continuo pensiero di Melissa, quando tutto si blocca.
Lui stesso ritrova dei
cadaveri nella tenuta. Iniziano le indagini e Vincenza Costa, l’ispettore capo,
sospetta proprio di lui.
Mi ha stupito il modo in cui
Roberto affronta la vicenda. L’ho trovato equilibrato, forte, solido. Mi sono
follemente innamorata dei lui, del suo rispetto, del modo di amare, della
concezione di amicizia. Personaggio intenso, complesso e controverso, ma
davvero interessante e travolgente. Non è descritto come un macho, ma come un
uomo normale con forze e debolezze, che sa amare e conosce molto bene queste
pratiche. Se mai volessi provare il brivido lasciato dal BDSM, mi affiderei a
lui. Qui mi scappa una risata, perché ovviamente non accadrà mai, essendo
lontana dalla mia filosofia di vita, ma è giusto che ognuno trovi il piacere
dove e come vuole, sempre nel lecito e nel rispetto reciproco. Non mi sento di
giudicare le scelte altrui in questa sfera.
E nulla… mi sono di nuovo
persa e ho divagato. Quando qualcosa mi piace molto, rischio di perdermi dentro
ogni sua piccola piega.
Altro elemento fondamentale,
oltre all’amore sempre presente anche se in modo sospeso, è l’amicizia, colonna
portante della vita dei protagonisti, ho apprezzato molto il loro modo di
viverla.
Un racconto romantico,
erotico, anche se davvero in minima parte, onirico, di crescita e formazione,
noir, thriller… racchiude un po’ tutto.
Mi hanno coinvolta la
delicatezza e la profondità del sentimento, presente forte e chiaro, di Roberto
e Melissa, raccontato esclusivamente dalle percezioni e dalle mancanze provate
dall’uomo, facendo uscire prepotente la sua anima; l’eleganza, la raffinatezza
e l’accuratezza riguardo all’attività del club e delle coppie che si
intrattenevano nelle stanze dedicate al BDSM; il mistero e il ritmo incalzante
relativi agli enigmi e agli omicidi.
Tutto l’ho vissuto come
accarezzato da una stuzzicante nebbia, atmosfera avvolgente e onirica, in una
realtà quasi sospesa.
Roberto si ritrova a fare un
sogno, dove incontra Selene. Chi sarà mai? Come farà ad aiutarlo nella
risoluzione del fitto mistero, si dipanerà mai la matassa intrisa di abusi,
paure, verità taciute, incesti, cattiverie, potere? Ci sarà altro sangue che
dovrà essere sacrificato, ma alla fine Roberto, finalmente, troverà un po’ di
pace?
Pagine che raccolgono omicidi
misteriosi che, a quanto pare, non devono essere risolti, ma devono portare
altro male.
Non sono riuscita ad
abbandonare la lettura fino alla fine; a un certo punto ho ipotizzato una
possibile soluzione: ho indovinato a metà quindi, da una parte sono stata
contenta di avere suggerito a Roberto come doveva comportarsi mentre leggevo,
perché ormai ero completamente soggiogata dal suo fascino, dall’altra sono
rimasta sorpresa per la nuova scoperta nel finale.
Complimenti agli autori che
sono riusciti a fondersi in un’unica penna, senza lasciare capire dove finisse
l’uno e iniziasse l’altra, creando una storia avvolgente e coinvolgente,
delicata e sensuale, scritta molto bene e con attenzione, in modo quasi
musicale. Mi sono sentita risucchiare da un’altra dimensione, provando tutte le
sensazioni che gli autori credo abbiano voluto passare. Totalmente rapita
dall’atmosfera del Cerchio di Sodoma, probabilmente anche grazie al fatto che
le descrizioni sono accurate e dettagliate e, quindi, sono riuscita facilmente
a creare un contatto con i personaggi e, perché no, con la tenuta, che sembra
abbia una propria vita.
Ringrazio Pierpaolo Ardizzone
e Antonella Cataldo per le emozioni provate, sono davvero contenta di avere
letto “Il Cerchio di Sodoma – All’ombra degli ulivi”.