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Domani, venerdì 08 febbraio, uscirà "Le Freak", il nuovo libro di Runny Magma. Il romanzo è già presente su Amazon, chi lo desidera può già prenotare la sua copia.
Titolo: Le Freak
Autore: Runny Magma
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,90
Pagina autore: Runny Magma
Data di uscita: 08 febbraio 2019
TRAMA:
Una ragazza scomparsa. Un baracchino da radioamatore. E la disco che li faceva ballare...
Sergio sta per arrendersi a un futuro da operaio, mentre gli amici fricchettoni andranno all’università. Gli anni ’70 sono alla fine, la discomusic incalza, forse i tempi sono maturi per una rivalsa, e lui è intenzionato a trovare il ragazzo dei suoi sogni. Attraverso una trasmissione radioamatoriale, scopre che alla sorella potrebbe essere successo qualcosa di brutto, così comincia a frequentare la comunità di sbandati dove potrebbe essersi consumato il fatto; la bizzarra dimora è persa in un bosco dove i sogni si materializzano come un’allucinazione, e dove la verità può svelarsi come un indovinello senza senso...
BIOGRAFIA:
Fra il 2015 e il 2016 ha pubblicato i titoli “Mascarado”, “Perfect Strangers”, “Porcahontas & (S)mascarado” e “A qualcuno piace tiepido”, e ha curato la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove ha dato voce alle drag queen italiane. Nel 2017 è uscito “Small Town Boys.”
DICE L’AUTRICE:
Il libro prende spunto dall'incendio che l'estate scorsa ha devastato i monti pisani, ma scava nella provincia toscana degli anni '70. I personaggi si muovono tra discomusic, droghe, radioamatori, motorini e... diciamo che non è mai troppo tardi per trovare la persona giusta.
BREVI ESTRATTI:
«Sei diventato tutto rosso.»
Per puro paradosso, mi sentii sbiancare.
«Prego?» Manco la mamma di Virgilio o la Thatcher sarebbero arrivate a cotanto stile. Ne andai fiero.
«Sei diventato tutto rosso.»
Sì. Quello lo avevamo capito. Ciò che mi sfuggiva era l’andazzo della scena, dato che lui stava sorridendo. Si trattava di uno stronzo che mi avrebbe smontato tutto nella testa e nei pantaloni, una volta che si fosse messo a prendermi in giro, o di qualcuno a cui faceva piacere che io fossi diventato tutto rosso? Che lo divertiva in senso buono, insomma, compiaciuto o lusingato che fosse. Sul momento non era semplice raccapezzarsi. Io avrei potuto essere tutto rosso anche perché mi aveva imbarazzato l’idea di chiedere la miscela a uno sconosciuto di passaggio che non voleva essere ripagato.
Forse.
Perché nel frattempo lui si era paurosamente avvicinato e adesso si trovava a pochi centimetri dalla mia faccia, con quel mezzo sorriso da baciare.
«Era tutta insanguinata» s’intromise una voce metallica. «Poi non l’ho vista più.»
Ci voltammo di scatto verso la radio che aveva appena emanato cotale decreto e ci osservammo stralunati, in attesa che i gracchi provocati dall’assestamento delle manopole ci facessero percepire qualcos’altro.
«Te ti sei fumato il cervello.»
Anche la seconda voce si levò metallica, sebbene più definita, grazie ad alcune manovre di Flavio. Sembrava che dall’altra parte non ci stessero sentendo, dati i mancati cenni di risposta ai per me indecifrabili comandi di Flavio su modulazioni di ampiezza e bande laterali, come il camionista che urlava “Tigre! Tigre!”.
«Ti dico che è vero.» Di nuovo la prima voce. In effetti, un po’ fatta e biascicata. I suoni adesso erano chiarissimi, avrebbero potuto essere anche i vicini di casa al telefono. «M’è bastato di girarmi e fare qualche passo per vedere se c’era qualcuno e lei lì sdraiata non c’era più.»
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