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Vi segnalo "Michael Miller - Il primo petalo" dell'autore David Lucarelli, edito Pav Edizioni
Titolo: Michael Miller - Il primo petalo
Autore: David Lucarelli
Genere: Fantasy - Young Adult
Casa editrice: Pav Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 17,90
A breve anche in ebook
Pagina autore: Michael Miller Il Primo Petalo
TRAMA:
Ernest Barnaby professore dell'università di Dallas è da
anni alla ricerca del trasponder, uno strumento che consente alle persone
indaco di viaggiare nel tempo e, avendo a disposizione i petali di diamante, si
può cambiare la storia e modificare il presente. Barnaby viene contattato da
Michael, un ragazzo di 17 anni, che ha trovato uno strano oggetto nella sua
cantina. Il trasponder ha già cambiato due volte la storia. Alla fine dell'anno
1000 durante la prima crociata e nel 1945 durante la seconda guerra mondiale.
Barnaby insieme a Michael, Pamela Anderson e Al Newman partono per un viaggio
per tentare di recuperare uno dei sei petali di diamante sparsi in vari luoghi
e varie epoche. Viaggio che li porterà nel giurassico, dove incontrano Mirek e
ad affrontano un T-Rex .Al loro rientro scopriranno che Sarandon, indaco
malvagio che vuole impossessarsi del trasponder, ha rapito la famiglia di
Michael.
BIOGRAFIA:
David Lucarelli (Duccio per gli amici) nasce a Terni, il 5
Marzo 1972.
Primo di tre fratelli, vive con la moglie e i tre figli in
un piccolo paesino nell'entroterra Umbro, Casteltodino.
Si avvicina alla lettura alla tarda età di vent'anni, Sulla
rotta degli squali di Wilbur Smith è stato il suo primo libro, a cui farà
seguito tutta la saga dei Courteney. Ken Follet, Isaac Asimov e Stephen King
furono gli autori degli anni successivi, fino ad arrivare a Donato Carrisi e
Camilla Läckberg.
Michael Miller il primo petalo è il suo primo romanzo, edito
da PAV Edizioni, al quale faranno seguito gli altri quattro capitoli della
saga.
DICE L’AUTORE:
L’idea di preciso non ricordo come è nata di preciso, non
credo ci sia stato un vero e proprio “momento di illuminazione” i viaggi nel
tempo mi hanno da sempre incuriosito, credo sia dovuto a qualche cartone che ha
fatto parte della mia adolescenza.
L’idea del censimento è nata mentre scrivevo. Un buon inizio
che faceva collimare una richiesta assurda con la disperazione del
protagonista.
L’idea del nome che ho dato a queste gemme che rendono
possibile modificare il passato “petali di diamante” l’ho preso da un compito
di mio figlio Andrea che doveva inventare un racconto in seconda elementare.
BREVI ESTRATTI:
«Viaggiare nel tempo?! ‒ fu l’esclamazione di Alfred, in un
misto di incredulità e sorpresa – senti Ernest io ti stimo moltissimo sia come
persona sia come professore universitario, ma una scusa del genere non me la
sarei mai aspettata da te».
Barnaby si portò le mani al volto e, sospirando, disse: «Non
è una scusa, davvero, sto dicendo la verità, anzi, per essere sinceri non
dovrei neanche parlartene, è tutto molto complicato ma se mi lasci spiegare
alla fine avrai il quadro completo, questa che si sta prospettando è
un’occasione imperdibile, stavolta siamo veramente vicini».
«Vicini a cosa?» chiese Alfred, alzando la schiena dalla
poltrona e sporgendosi verso il suo interlocutore facendo trapelare un certo
interesse per la cosa.
«Ora ti spiego tutto così capirai l’importanza di questo… –
Ernest non sapeva come definirlo – chiamiamolo censimento»
«I Neri? Chi sono i Neri?»
«Sono dei viaggiatori che hanno tradito. Nel giugno 1945, ad
appena un mese dalla resa della Germania, per inciso anche quell'episodio è
stato corretto, la Germania aveva vinto la guerra, e insieme a Giappone e
Italia si erano in pratica divisi il mondo, comunque nel giug…»
«Aspetta, aspetta, aspetta – interruppe Alfred – vuoi dirmi
che la Germania ha vinto la seconda guerra mondiale?»
«Sì, lo sbarco in Normandia fu un fiasco; la flotta
americana, già assottigliata dall'attacco giapponese di Pearl Harbor, fu
decimata dagli U-Boat tedeschi, i quali erano venuti a conoscenza dell’arrivo
degli americani dal tradimento di un telegrafista figlio di un immigrato
tedesco che rivelò il giorno e le modalità di quell'attacco, consentendo la
facile vittoria dei crucchi. In seguito a questa clamorosa sconfitta gli
americani furono costretti ad abbandonare il progetto Manhattan, di conseguenza
niente Hiroshima e Nagasaki. Nel 1945 riuscimmo a raccogliere tutti i petali e
ad aggiustare quello che era stato il peggior capitolo dell’umanità. Tornando
all'aprile del 1944 ed eliminando il telegrafista traditore, però questa
'correzione' fece sì che il progetto Manhattan continuasse, con le conseguenze
che tutti sappiamo.»
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