lunedì 14 ottobre 2019

RECENSIONE GRAFFI(TI)... DI ME E DI TE di Arianna Venturino




Lucilla Celso ha letto per noi "Graffi(ti)… di me e di te" dell'autrice Arianna Venturino 😊






Autrice: Arianna Venturino
Serie: The scratches Series Vol.1

Genere: Romance contemporaneo

Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 10,40





TRAMA:


Può l’amore essere distruzione e salvezza allo stesso tempo?
Per Luna Farley, che di amore non ne ha mai ricevuto, era l’incognita più profonda.
Batterista in una band di strada Londinese, Luna era quel tipo di ragazza che avrebbe potuto metterti i piedi in testa e schiacciarti se avesse voluto.
In tutta la sua vita aveva solamente sofferto, ma ora era tutto diverso per lei, aveva la sua band, i suoi amici, i suoi tatuaggi e il suo carattere forte e niente l’avrebbe distrutta…o quasi.
Christopher Merrit era quel tipo di ragazzo che tutte le donne avrebbero voluto: Alto, moro, tatuato. Ma non era solo quello, Christopher era quel tipo di uomo che, a trent’anni, aveva visto la vita dargli una dura lezione e il suo cuore tenero ne risentiva.
Quando le loro strade prendono a unirsi in un susseguirsi di incontri casuali, i muri di Luna iniziano a sgretolarsi, dando vita a un dolore insopportabile, il dolore dei mostri di un passato che torna e che non se n’è mai andato.
Da un lato, Christopher non riesce a fare a meno di continuare a provarci con lei, nonostante i continui rifiuti.
Dall’altro, Luna sarà costretta a scegliere.

Cedere all’amore e alle proprie debolezze oppure rimanere al sicuro dietro la sua corazza? 



Quando un figlio viene abbandonato e lasciato al suo destino molte sono le casualità della vita che lo rendono adulto, ma quando l'affetto di una famiglia viene a mancare completamente ci troviamo davanti a un individuo con gravi problematiche.
Mi è piaciuta Luna, è un personaggio graffiante che cerca di emergere con le unghie e con i denti. Afferma la sua individualità e cerca di volersi bene nonostante nessuno glielo abbia insegnato. Il percorso in cui la vediamo crescere è molto ben strutturato, come sono molto ben delineate le dinamiche dell'amicizia. Abbiamo infatti un gruppo di ragazzi che sono diventati una famiglia, che cerca in questo gruppo di ritrovare quell'affetto che è mancato loro attraverso i rapporti consanguinei.
Il muro di Luna è bello alto e stare a guardare mentre qualcuno cerca di abbatterlo è stato intrigante.
E poi c'è la musica, una band che muove i primi passi, la musica che è il tramite per incanalare emozioni vere, tutte quelle che il mondo non può vedere. Ho apprezzato molto questo aspetto, ognuno di noi trova il suo modo di essere se stesso e Luna lo fa così.
La scrittura è molto fluida, evocativa in alcuni momenti i dialoghi frizzanti.
Riporto un brano che mi è piaciuto molto:

Cit.
Eppure ogni passo che facevano l'uno verso l'altra, sembravano condurci verso un filo sospeso, in bilico, facendo i giocolieri di noi stessi, di una lotta iniziata tanto tempo prima. Eravamo graffiti incisi sulla pelle, eravamo sangue che colava senza macchie, eravamo fulmini senza temporale, un continuo e nocivo uragano pronto a spazzarci via...

Il finale lascia un po' in sospeso, sembra ci sarà un seguito e vedremo cosa succederà ancora.


Nessun commento:

Posta un commento