venerdì 7 agosto 2020

RECENSIONE "HYPNOS" di Stefano Pietri




Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Hypnos" dell'autore Stefano Pietri, 
edito LFA Publisher.




TitoloHypnos
Autore: Stefano Pietri

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: LFA Publisher

Disponibile in formato cartaceo a € 15,20

Contatto autoreStefano Pietri



TRAMA:

Il romanzo narra la vicenda di Paolo, un ragazzo brillante che, oltre a lavorare, suona in un gruppo rock e svolge una vita apparentemente normale. C’è però in lui una parte buia, rappresentata dalla tragica morte dei suoi genitori in un incidente, che ha lasciato orfani lui e la sorella Laura e che tornerà alla luce nella seconda parte della storia. L’apparente normalità della sua vita viene meno a seguito dell’uccisione di tre ragazze, tutte abitanti nello stesso quartiere di Roma (Monteverde), dove Paolo vive e che avevano avuto poco tempo prima una breve relazione con lui.
Questi avvenimenti chiaramente turbano il protagonista, ma le cose si complicano ancora di più quando questi conosce Fabiola. 
Paolo infatti se ne innamora e, visto quello che è accaduto alle altre ragazze, teme per la sua incolumità. Comincia così a comportarsi con lei in modi strani, cercando di evitare che il loro rapporto si spinga oltre una certa soglia, con il rischio del probabile omicidio della sua amata. Ciò porterà i due a lasciarsi con molta sofferenza per entrambi.
A seguito dei suoi turbamenti e per cercare di trovare una via d’uscita alla confusione in cui si ritrova, Paolo intraprende un duro percorso di analisi interiore. Qui entra in gioco, su suggerimento della sorella Laura, uno psicologo, il Dott. Mari, che da questo momento avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia.
Egli cercherà, attraverso sedute che Paolo descrive spesso con accuratezza, di portare il suo paziente a scoprire le cause remote che lo hanno portato a ritrovarsi nell’attuale situazione di difficoltà.
Paolo nel frattempo pensa spesso a Fabiola e vorrebbe rivederla, ma, per evitare ulteriori sofferenze ed anche per pudore, viste le stranezze comportamentali da lui avute in passato, evita di incontrarla. 
Oltre alle sedute dallo psicologo, Paolo ha una valvola di sfogo nella sorella maggiore, con la quale dialoga spesso telefonicamente (dato che vive ad Orvieto con il figlio) e dalla quale riceve sempre buoni consigli e rassicurazioni.
Quando Laura va a trovare Paolo a Roma con il piccolo Leo, casualmente conosce Fabiola e, credendo di fare la cosa giusta, le racconta di Paolo e dei motivi per cui si è comportato con lei in maniera così strana. Fabiola è naturalmente turbata dalle rivelazioni di Laura, ma anche molto combattuta sul fatto di rivedere o meno il suo ex ragazzo.
Un giorno però ad una festa Paolo e Fabiola s’incontrano casualmente, con grande imbarazzo, ma anche con un atteggiamento che lascia spiragli per rivedersi.
Dopo aver sperimentato anche l’ipnosi (da qui il titolo del libro), Paolo arriverà finalmente a scoprire dove si cela la verità, anche se la sorte ha ancora in serbo per lui più di un colpo di scena finale. 




Paolo è un ragazzo brillante con un lavoro soddisfacente (non è chiaro cosa faccia) e la passione per la musica. Ha perso i genitori in un incidente alcuni anni prima, a venticinque anni, e vive una vita apparentemente tranquilla. 
Incontra tre ragazze - tutte del quartiere Monteverde di Roma – con cui instaura un rapporto di natura sessuale, a seguito del quale vengono assassinate.
Paolo viene interrogato dalla polizia, ma fortunatamente ha un alibi che dimostra la sua estraneità ai fatti.
Quando incontra Fabiola, della quale si innamora profondamente, temendo che possa essere anch'essa vittima dell'omicida, non riesce ad approfondire il rapporto e interrompe la relazione agli inizi.
Soffre molto per questa scelta, per cui la sorella maggiore, Laura, separata e con un bambino di tre anni, che lavora all'ospedale di Orvieto, lo spinge ad affidarsi alle cure di uno psicologo consigliatole da una collega.
L’incontro con lo specialista avrà risvolti importanti nella vita di Paolo, tanto più che il Dottor Mari, insieme a un suo collega il Dottor Sini, lo sottopone a ipnosi.
È inquieto e infelice, ha preso la decisione di lasciare la donna che ama per proteggerla, ma questo giustifica l'approccio a una terapia psicologica?
L'autore è stato bravo a creare attesa e ansia nel lettore, descrivendo le turbe di Paolo, tuttavia ho riscontrato delle incongruenze nel racconto. Questo, in aggiunta a uno stile troppo lineare, a tratti piatto, e poco costruito, ha fatto sì che non riuscissi ad apprezzare la lettura.
Certamente la suspense è assicurata: in un'alternanza di sensazioni si arriva al finale assolutamente imprevisto e imprevedibile. 


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