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Giulia Mancini ci presenta "Il respiro dell’alba", quarto volume
della serie "Le indagini di Saverio Sorace"
Titolo: Il respiro dell’alba
Autore: Giulia Mancini
Serie: Le indagini di Saverio Sorace Vol.4
Genere: Thriller con suspense
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 9,50
Pagina autore: Giulia Mancini
Blog: Liberamente Giulia
TRAMA:
Settembre 2019, sogni premonitori e una strana inquietudine pervadono l’animo del commissario Saverio Sorace, deve essere la fine dell’estate che sempre lo sconcerta oppure è solo la sua solita ansia per il futuro. Vorrebbe dare una stabilità alla sua vita tanto che propone a Sara di sposarlo, ma questa semplice meta sembra difficile da raggiungere perché uno spaventoso omicidio irrompe nella sua vita, non è un crimine come gli altri perché coinvolge un suo caro amico che, una mattina, si sveglia accanto al cadavere di una bellissima sconosciuta senza ricordare nulla di quanto accaduto la notte precedente.
Tutte le prove sembrano contro di lui, ma Saverio sente che le cose sono diverse da come appaiono.
È possibile che l’uomo sia stato incastrato? È un rebus per il quale Sorace faticherà a trovare una soluzione, per trovarla dovrà indagare nella vita della vittima, una donna bella, spregiudicata, libera ma con tanti lati oscuri e molti segreti. Dopo pochi giorni, quando le indagini sembrano avvicinarsi alla verità, un nuovo efferato delitto sconvolge ancora le notti bolognesi, con un modus operandi troppo simile al primo per poterlo ignorare. Ma se davvero c’è un assassino che segue un suo folle delirio per uccidere, è necessario agire in fretta, prima della prossima vittima.
La notte lo rendeva inquieto e feroce con le sue ombre scure, ma l’alba, quando finalmente sopraggiungeva, lo rasserenava. Certe albe erano di una bellezza abbacinante, come quella a cui stava assistendo, una bellezza che durava un solo attimo ed esisteva per lo spazio breve di un respiro.
Avvertenza:
Anche se il romanzo fa parte di una serie è autoconclusivo e può essere letto anche autonomamente dai precedenti.
DICE L’AUTRICE:
La realtà non è sempre come appare e ogni persona nasconde un segreto, può essere un segreto innocente o un pesante fardello che, talvolta, può diventare mortale. È questa l’idea da cui nasce il romanzo, ma non è la sola, si tratta anche il tema del tempo e degli imprevisti della vita e, mai come in quest’anno bisestile e diverso da tutti gli altri, possiamo capire il reale significato di “imprevisto”, perché siamo foglie in balia del vento e il futuro possiamo solo immaginarlo e mai dominarlo.
Ogni tanto i personaggi mi prendono per mano portandomi nella direzione che vogliono. È successo proprio questo con Il respiro dell’alba, l’ultima indagine del commissario Sorace che, nell’ultimo anno, avevo trascurato. Tuttavia, certi personaggi sono come vecchi amici, puoi lasciarli andare per un po’, ma poi ritornano nella tua vita con lo stesso entusiasmo di sempre. Così, nel periodo di isolamento forzato dovuto alla pandemia, Saverio Sorace mi ha fatto compagnia con la sua indagine, facendomi viaggiare dentro e fuori le mura di Bologna e perfino più lontano, fuori da quei confini regionali che, in qualche modo, ci erano preclusi.
BREVE ESTRATTO:
Lui assentì e provò a concentrarsi, ritornò con la mente a quella maledetta sera, era solo il giorno prima ma gli sembrava lontana anni luce, come appartenente a un’altra vita. I suoi ricordi riemersero, ma erano schegge di vetro piene di riflessi, confusi e dolorosi.
Era quasi mezzanotte quando era entrato nel solito locale , un ritrovo piacevole per chi volesse ascoltare musica e bere qualcosa. Era già un po’ di tempo che sentiva l’insofferenza verso la sua vita, una sensazione di profonda stanchezza, le cose che prima lo gratificavano, ora gli sembravano squallide e sterili, una inutile perdita di tempo.
Sedette al bar e ordinò un calice di vino, niente superalcolici, era meglio.
La vide avvicinarsi e sedersi sullo sgabello vicino a lui, gli fece un leggero sorriso e ordinò del vino rosso anche lei.
Luca sorrise e osservò la donna, era molto bella, capelli rossi e occhi con sfumature intense di verde. Percepì il suo profumo, una fragranza floreale e leggermente agrumata, molto discreta, piacevole. Lei ricambiò il sorriso.
La osservò, stranamente sentì una sensazione nascergli nello stomaco, una vibrazione di piacere mista a calore, ciò di cui aveva bisogno in quel momento. Avevano parlato a lungo e poi erano andati via insieme. Erano arrivati a casa sua, ma da quel momento in poi i ricordi diventavano confusi, forse Viola l’aveva drogato, ma perché avrebbe dovuto farlo? Era lei la vittima, non aveva alcun senso. C’era solo buio nella sua mente, solo buio.
Giulia Mancini è nata in Puglia, ma dal 1983 si è trasferita a Bologna dove vive e lavora. Laureata in Economia, segue l’amministrazione di una grande azienda, ma non è mai riuscita a staccarsi dalla sua passione per la scrittura creativa a cui dedica ogni minuto del suo tempo libero. Ha pubblicato il suo primo romanzo nell’agosto 2014 “La libertà ha un prezzo altissimo” e nell’agosto 2015 il romanzo “Fine dell’estate”. Nel Giugno 2016 il suo terzo romanzo self “L’Amore che ci manca” viene notato da Butterfly Edizioni ed esce in una nuova edizione il 4 aprile 2017, al momento fuori catalogo. Gli ultimi romanzi del genere romance sono Insostenibili barriere del cuore, pubblicato nel 2018 e Il sole sulla pelle, pubblicato nel 2019. A Giugno 2017 esce il suo quarto romanzo “Fragile come il silenzio”, il primo della serie sul Commissario Saverio Sorace, seguono nel 2018 La sottile linea del male e nel 2019 L’ombra della sera.
“Il respiro dell’alba” è la quarta indagine del Commissario Saverio Sorace.
Grazie di cuore Silvia!
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