Recensione: "Dall'asfalto alle stelle" di Antonella Malvezzo, edito Dark Zone Edizioni. A cura di Daniela Colaiacomo.
Titolo: Dall'asfalto alle stelle
Autrice: Antonella Malvezzo
Genere: Romance Young Adult
Casa editrice: Dark Zone Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,90
Pagina autore: Antonella Malvezzo Autrice
TRAMA:
Non è facile crescere al Cep, un quartiere popolare sulle colline di Genova, dove si è tutti figli dello stesso destino e della stessa madre disperata, dove ci si contamina a vicenda. E se hai sedici anni, un corpo che sta cambiando e la voglia di urlare al mondo che non va tutto bene, non puoi far altro che farti adottare dalla strada.
Lo sa bene Ambra, che per la voglia di trasgredire, o forse solo di cercare se stessa, incontra Spada, temuto e rispettato tra i casermoni grigi del Cep. Ostilità e sospetto, ma anche un’attrazione dalla quale sembra impossibile scappare; le paure di chi all’apparenza ha tutto, il bisogno di chi è nato senza nulla. Questa è la storia di un amore dolce e tragico e di un gruppo di amici che finiranno per diventare una famiglia. Perché c’è un’unica via per guarire dai dolori del passato e guardare con speranza al futuro, ma soprattutto per percorrere insieme quella strada chiamata “vita”.
Essere adolescenti è difficile ma lo è ancor di più se si vive in un quartiere degradato, lo sanno bene Ambra, Pietro - detto «Spada» -, Francesca, Marco e Turi che vivono sulle colline di Genova, dove l'edilizia popolare ha eretto i suoi casermoni, relegati all'interno di un quartiere dal quale difficilmente si esce, guardati con sospetto, reietti, coinvolti, anche involontariamente, nei traffici di droga e "malavitosi".
Solo chi era cresciuto in mezzo a tutto quel cemento sapeva che abitare al Cep era un marchio sulla pelle, come quello dei tori che vanno al macello, che ti sarebbe rimasto addosso per sempre.
Siamo alla fine degli anni '90. La famiglia Guidotti ha vissuto una terribile tragedia, che ha lasciato segni indelebili e sensi di colpa inespressi; la madre è assente, distante, e il padre, una volta tenero e amorevole, si è trasformato in un ubriacone violento e irascibile, apatico e irriconoscibile. L'infanzia di Ambra ne è stata segnata come lo è la sua adolescenza, perché, a soli quattordici anni, è affetta da gravi disturbi alimentari: è bulimica. Con il vomito cerca di controllare il peso del suo corpo che sta prendendo forma e che le appare troppo ingombrante, ma soprattutto elimina quel peso che le grava nel petto, il dolore.
Vomitò quel poco che aveva nello stomaco. Aveva vinto lei e con quel gesto era scivolata via anche la leggera tristezza che aveva sentito durante la cena.
L'incontro con Spada e i suoi amici, l'approccio con il liceo, durante il quale Ambra e Francesca, amiche da sempre, vivono l'emarginazione, e un'ulteriore dramma familiare, saranno determinati allo sviluppo di una serie di eventi dolorosi che porterà Ambra a percorrere una strada irta di pericoli e angoscia, infelicità e ribellione, mentre l'attrazione nei confronti di Pietro - reciproca ma da questo altamente contrastata - si fa sempre più forte.
Voleva scappare, evadere, non pensare alla delusione, alla rabbia che sentiva verso quelle mura, quei palazzi, dove tutti condividevano gli stessi problemi. Crescere senza una vacanza, una serata al cinema o un giro in centro. Restare chiusa dentro una cinghia di cemento armato che vuole soffocarti. Crescere schivando palloni nei cortili e le siringhe ammucchiate nelle aiuole. Tutto quello non era giusto, non era normale.
Tra le incomprensioni e le incertezze del rapporto altalenante con Spada, nella vita di Ambra e Francesca si insinuano Luca e Giovanni, implicati in traffici illegali: entrambe le ragazze dovranno affrontare situazioni inimmaginabili.
La trama è complessa e altamente drammatica, la scrittura è fluida, scorre velocemente mentre il lettore è travolto dalle emozioni e dalle situazioni difficili in cui si trovano coinvolti i protagonisti, principali e secondari, gli adolescenti che si sono riuniti formando una famiglia, stretti nel loro legame affettivo ed emotivo.
Ho apprezzato il libro che però non è di facile lettura. Antonella Malvezzo racconta di emozioni forti, vissute da ragazzine di appena quindici anni, e il contorno sociale, degradato e criminale, con un testo molto impegnativo che ritengo di poter consigliare solo a coloro che non temano di esserne sopraffatti.
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