Nuova pubblicazione: "Il libro proibito" dell'autore Franco Forte,
edito Delos Digital.
Titolo: Il libro proibito
Autore: Franco Forte
Genere: Thriller storico
Casa editrice: Delos Digital
Collana: History Crime
Disponibile in ebook a € 1,99
TRAMA:
Un libro pericoloso, un inquisitore accecato dalla brama di potere e l’ombra della scomunica e della dannazione eterna. Tutto è nelle mani di Mariangela Comencini, nobildonna decaduta la cui vita dipende dal segreto che custodisce a rischio della vita. Perché lei sa dov’è il libro proibito che potrebbe annientare l’Inquisitore Generale.
Ducato di Milano, 1549. La carica di arcivescovo è la massima aspirazione per padre Guaraldo Giussani, Inquisitore Generale. Ma un libro, sottrattogli tempo addietro, custodisce un segreto pericoloso che lo riguarda, tale che potrebbe mettere a repentaglio la sua carriera e la sua vita.
Di che libro si tratta? Quale sconvolgente rivelazione è custodita tra le sue pagine? Padre Giussani è disposto a tutto pur di ritrovarlo. Negli oscuri sotterranei di un’abbazia, risuonano le grida di una donna, Mariangela Comencini, nuda e incatenata al tavolo delle torture, l’unica persona al mondo, forse, a sapere dove si trovi il libro, e perché è così pericoloso per Giussani. La vista delle sue carni dolci e sode è, agli occhi dell’Inquisitore Generale un supplizio più doloroso delle pene che, col ferro rovente, le infligge, per strapparle la tanto agognata confessione.
Ma c’è chi potrebbe trarre vantaggio da questa situazione, soprattutto se l’Inquisitore dovesse macchiarsi di omicidio. Intanto padre Rolando, che non può in coscienza lasciare morire Mariangela Comencini, decide di agire, inconsapevole pedina che si muove tra le ombre dei rapporti tra Chiesa e braccio secolare, nelle quali si cela l’intrigo.
BREVE ESTRATTO:
UMBERTO ECO
AD 1549
Ducato di Milano
Fratello Umberto si guardò attorno pieno di trepidazione, poi sollevò il saio e corse trafelato verso il chiostro. Laggiù, immerso nell’ombra che avvolgeva il colonnato, trovò padre Rolando che recitava le orazioni del mattino. Il Commissario Inquisitoriale teneva stretto al petto un piccolo breviario da passeggio, rilegato in cuoio e stampato con la prodigiosa tecnica del maestro Gutenberg.
– Padre Rolando! Padre Rolando! – gridò fratello Umberto.
Il Commissario Inquisitoriale si fermò, aggrottò le sopracciglia e lo fissò dall’alto, visto che lui a stento gli arrivava al petto.
– Un istante – disse.
– Ma…
– Pazienza, fratello. Devo terminare l’orazione.
Fratello Umberto ammutolì e restò a guardarlo con la faccia congestionata, scalpitando sulle gambe corte e grassocce come un puledro al palo.
Padre Rolando teneva il breviario stretto al petto e ripeteva a occhi chiusi l’orazione, muovendo le labbra senza emettere alcun suono. Finalmente, dopo un tempo che a fratello Umberto sembrò un’eternità, si fece il segno della croce, chiuse il libro e riaprì gli occhi.
– Che succede? – chiese. – Perché tutta questa eccitazione?
Fratello Umberto sgranò gli occhi. – È arrivato, padre! È qui!
– Chi? Chi è arrivato?
– L’Inquisitore Generale! Padre Guaraldo Giussani!
Rolando non sembrò impressionato dalle sue parole. Si limitò ad annuire con condiscendenza, poi riaprì il breviario e riprese la passeggiata sotto il chiostro, diretto verso la volta del concistoro. Gelide spire di nebbia arrivavano dalla campagna a ghermirgli le caviglie, nude sotto la lunga tonaca nera.
– Conducete fratello Guaraldo ai suoi alloggi e dategli la possibilità di rinfrescarsi e rifocillarsi – disse, mentre fratello Umberto lo seguiva a occhi bassi. – Quando vorrà ricevermi, venite a chiamarmi.
– Come desiderate – annuì Umberto con un profondo inchino. Tornò a sollevare il saio e trotterellò via, tutto preso dalle gravose incombenze che gli erano state affidate.
Soltanto quando il piccolo frate fu scomparso, come risucchiato da un vortice di nebbia, il Commissario Inquisitoriale si fermò e richiuse il breviario.
– Ci siamo – disse tra sé, prendendo un lungo respiro. – Che il Signore mi aiuti.
La cella era sporca e angusta, con le pareti di pietra chiazzate di muschio e il soffitto che gocciolava umidità. Il giaciglio era un tavolaccio scheggiato ricoperto di paglia lurida, in cui legioni di prigionieri avevano depositato orde di pidocchi.
Mariangela Comencini non si era messa a urlare e non si era lanciata contro le sbarre quando l’avevano gettata là dentro, perché sapeva che sarebbe stato inutile. Quello era l’epilogo che il destino le aveva riservato, e lei ora era pronta ad affrontarlo.
Franco Forte nasce a Milano nel 1962. Giornalista, traduttore, sceneggiatore, editor delle collane edicola Mondadori (Gialli Mondadori, Urania e Segretissimo), ha pubblicato per Mondadori i romanzi L’uranio di Mussolini (con Vincenzo Vizzini), La bambina e il nazista (con Scilla Bonfiglioli), Cesare il conquistatore, Cesare l'immortale, Caligola – Impero e Follia, Il segno dell’untore, Roma in fiamme, I bastioni del coraggio, Carthago, La Compagnia della Morte, e molti altri. Insieme ad altri autori ha scritto i romanzi della serie dei Sette Re di Roma (Oscar Historica Mondadori). Con Elisa Bertini ha pubblicato il giallo per ragazzi La banda degli invisibili e la recita maledetta (Mondadori Ragazzi). Per Mediaset ha scritto la sceneggiatura di un film tv su Giulio Cesare e ha collaborato alle serie “RIS – Delitti imperfetti” e “Distretto di polizia”. Direttore della rivista Writers Magazine Italia (www.writersmagazine.it), ha pubblicato con Delos Digital un manuale di scrittura creativa per esordienti, Il prontuario dello scrittore (otto edizioni). Il suo sito è www.franco-forte.it
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