Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Poema eroico umbro. La battaglia delle nazioni"
di Valentino Filippi, edito Ponte Cardona Edizioni.
A cura di Andrea Macciò.
Autore: Valentino Filippi
Genere: Narrativa gotica - Fantasy
Casa editrice: Ponte Cardona Edizioni
Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 12,48 O €
TRAMA:
Il manoscritto di natura fantasy, racconta la Terza Guerra Sannitica combattuta nel 299 a. C. da una Lega di Nazioni dell'Italia centrale. Sotto la guida di un generale sannita Gellio Egnazio: Umbri, Etruschi, Galli e Sanniti tentarono di fermare la conquista Romana, creando una lega di nazioni unite con il compito di difendere la propria libertà. Il libro racconta la storia dell'antico popolo Umbro dei Naharki. Questo arcaico popolo che risiedeva nella Conca Ternana, si dice fosse talmente antico da essere sopravvissuto al grande Diluvio Universale. Mescolando la storia vera delle Guerre Sannitiche con una trama romanzata in chiave fantasy, nasce la storia dei guerrieri Naharki. Un viaggio insidioso, potenti nemici da sconfiggere, antichi clan da riunire, una maledizione da sciogliere e una profezia da compiere, per raggiungere il campo di battaglia contro Roma.
Nel libro sono presenti contenuti extra: mappa antica dell'Italia centrale, story board del teaser pubblicitario e una raccolta del bestiario mitologico degli animali dell'Umbria Meridionale.
Nel 295 a.C. la Repubblica Romana si apprestava a sferrare il suo attacco decisivo per conquistare l’Italia Centrale, sottomettendo e assimilando le città, i popoli e le civiltà che li abitavano, per iniziare un processo di conquista militare e culturale di buona parte del mondo. A Sentino, località situata nei pressi dell’odierna Sassoferrato (An), fu combattuta una storica battaglia tra l’esercito romano e una coalizione di popoli dell’Italia Centrale, Sanniti, Umbri Naharki, Galli Senoni ed Etruschi, che sfidò il potere di Roma in nome della libertà e dell’indipendenza delle nazioni “italiche”.
Un evento storico che il libro di Valentino Filippi (autore di documentari conosciuto come “Valentino de Ponte Cardona) rilegge in chiave fantasy, con citazioni e riferimenti ai classici del genere che gli appassionati sapranno sicuramente cogliere.
Il protagonista è Nahar, principe della città di Nequinum, l’odierna Narni, incaricato dal padre Re Vaughan di formare una grande alleanza riunendo sotto un’unica insegna i clan umbri, per poi sfidare Roma assieme agli altri popoli dell’Italia Centrale sotto la guida del generale Sannita Gellio Egnazio.
Inizia così un lungo viaggio per riunire le città dell’Umbria e rompere la maledizione lanciata dagli Eugubini, gli abitanti di Gubbio, contro i Naharki, la popolazione che abitava l’Umbria Meridionale. Il principe è capo di una compagnia di sette guerrieri Naharki, tra i quali il biondo Alun, Ronan di Fossombrone e la “rossa” Ciara di Niall, l’unica determinatissima ragazza del gruppo. Un viaggio nel quale la realtà storica e la fantasia si mescolano, con “la compagnia dell’Unione” che dovrà avere a che fare con maghi e aruspici a volte traditori, con il potentissimo e perfido Fenrir, signore assoluto delle “Fucine Umbre” una sorta di girone infernale dove si produce un’innovativa lega metallica (forse un simbolo dell’acciaio che ha caratterizzato per secoli l’identità cittadina) ossessionato da una ragazza di Interamna (l’odierna Terni), Danae, al cui fascino non è insensibile neanche il principe Nahar, e con animali mitologici come il Drago Thyrus, simbolo della città di Terni e protagonista di numerose leggende tradizionali, qua con un ruolo specifico nella narrazione, il Grifone, il Serpente Regolo.
L’esito della battaglia di Sentino è scritto nella storia, ma quale sarà il destino dei singoli protagonisti del libro?
Poema eroico umbro. La battaglia delle nazioni è un romanzo fantasy, con alcune sfumature romance nel raccontare l’amore tra Nahar e Danae, che però è ambientato in luoghi reali e rievoca un fatto storico realmente accaduto. Nonostante il titolo, non si tratta di un’opera in versi, ma interamente in prosa.
La battaglia di Sentino è conosciuta come “la terza Battaglia Sannitica” e l’aspetto più interessante di questo libro, dietro alla trasfigurazione fantastica, è che legge una storia nota agli addetti ai lavori e insegnata nelle scuole tramite il punto di vista dei vincitori, ovvero gli storici romani, dal punto di vista dei “vinti” della storia, i popoli dell’Italia Centrale che seppero costruire civiltà molto organizzate e nello stesso tempo riuscivano a vivere in armonia con la natura e il mondo circostante.
La sconfitta di questi popoli, che avevano convissuto per anni in maniera più o meno pacifica, e la vittoria di una Roma che era già proiettata verso quella imperiale hanno cambiato la storia, con effetti che si fanno sentire ancora oggi.
Come sarebbe il mondo se Gellio Egnazio e la sua coalizione avessero vinto la Battaglia di Sentino?
Tra i personaggi più interessanti, oltre a quello di Nahar, quello della ragazza guerriera Ciara di Niall: a quell’epoca era difficile che le donne fossero impegnate direttamente nei combattimenti, ma quelle civiltà sentivano ancora l’eco del periodo matriarcale e del potere femminile.
Al libro si accompagna un cortometraggio teaser di sette minuti, e lo scopo è quello di trasformare questo libro in un vero e proprio film.
La scrittura, dal ritmo serrato, è già molto sincopata e descrittiva, e ricorda per certi versi quella di una sceneggiatura, più che quella di un romanzo.
Uno stile che ha tuttavia il potere di far immaginare al lettore l’aspetto dei personaggi principali del libro.
Poema Eroico Umbro. La battaglia delle nazioni può essere letto come un fantasy ispirato a eventi reali, e sicuramente piacerà agli appassionati del genere, ma anche come un romanzo storico che mostra “dall’interno” il punto di vista degli sconfitti della storia, invitandoci a pensare che il mondo come è organizzato al giorno d’oggi è stato plasmato anche da eventi lontanissimi come la Battaglia di Sentino e la terza guerra sannitica.
Nell’ultima parte del libro, le illustrazioni di Maura Governatori utilizzate come storyboard del cortometraggio e un piccolo saggio sugli animali mitologici delle tradizioni dell’Umbria meridionale.