martedì 21 febbraio 2017

DOPPIA RECENSIONE PER "DUE CUORI A ZONZO" di Aurora Stella


Buon pomeriggio follower!





Titolo: 2 cuori a zonzo (Per tacer dei gatti)
Autore: Aurora Stella
Casa editrice: Sereture Edizioni

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autrice: Aurora Stella - Italian Writer







TRAMA: 


Un famoso e bellissimo attore giunge a Roma, dove vive la donna di cui si è innamorato, senza speranza, quand’era un ragazzo. Non sa come fare, per rivederla, ma il destino lo aiuta mettendosi nel… pelo di un gatto del Colosseo e di un manigoldo scippatore. I due si rivedono, ma sono trascorsi alcuni anni e lei non lo riconosce. Tutto sembra andare per il peggio, quando i gatti e i cani del quartiere si riuniscono per risolvere la situazione.
Attraverso le voci narranti e smaliziate degli animali, vivrete un’avventura rocambolesca, tenera e deliziosamente romantica, che vi farà sorridere e tifare per l’amore.



IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:


Un libro molto scorrevole e frizzante. Mi è piaciuto. Mi sono divertita a leggerlo e avevo voglia di sapere come sarebbe finito.
Qualcuno potrebbe dire che il finale è scontato e che è un po' impossibile che un'infatuazione adolescenziale, non avendo avuto mai nessun seguito, perduri così tanto da essere ancora viva nei personaggi ormai adulti e con una vita ben definita.
Ci sono due tipi di protagonisti: quelli umani e quelli animali. Le caratteristiche dei due gatti e della cagnolina sono simpaticissime ed escono fuori prepotenti semplicemente "sentendoli" parlare: tra l'altro sono loro a fare da narratori a tutta la storia. Danno un tocco particolare ed esilarante, anche grazie alle diversità tra i tre. Lui, gatto di strada, col suo dialetto romano e "caciarone"; Lei, gattina viziata e un po' snob... Si ritroveranno molto più simili di quello che credono perché a volte sono proprio le diversità a unire. La bassottina è quella più saggia che conosce le storie di tutti e quindi è un po' il punto di riferimento. 
Mentre i protagonisti umani, Beatrice e Chris, a mio avviso, risultano da subito amabili agli occhi del lettore. Lui attore famoso bello come il sole. Lei donna in cui molte di noi si potrebbero immedesimare, con i suoi vissuti, sogni, guai, delusioni e speranze. Più si va avanti nella lettura, più ci si ritrova a fare il tifo per Beatrice e il suo riscatto. Una rinascita che le permetterà finalmente di vivere la vita che desidera, senza sottostare a persone, compreso il marito, che non la apprezzano, ma che anzi la sfruttano, la ingannano e la prendono in giro...
Ci sono scene esilaranti e divertenti, ma si trovano anche degli spunti importanti di riflessione, in cui il lettore riesce a rispecchiarsi. 
Il finale è forse un po' scontato? Non importa, perché ci sono storie in cui così si pregiudica il giudizio finale, ma in questo caso assolutamente no.


IL PARERE DI LUC CEL:

Questo libro mi ha divertito, sarà per l'atmosfera tutta romana, sarà per questo gattone soriano che parla un dialetto che conosco bene, sarà per la briosità del modo di raccontare.
Il punto di vista è del gatto, Jolly Roger, quindi camminiamo per una Roma che scopriamo attraverso di lui e sempre attraverso di lui viviamo la storia di un'amicizia tra due donne, che seppur ricche la vita non ha baciato con la felicità. Il nostro gattone ci racconta attraverso i suoi occhi anche la storia d'amore del suo padrone. Un incontro scontro, con uno scippatore sarà la causa scatenante... ma anche lui è vittima di una aristogatta che lo farà tribolare.
L'autrice ci lascia anche una piccola guida alla comprensione del testo. Credo che sia la parte più azzeccata del romanzo ve ne lascio un piccolo stralcio:







Citazione
In definitiva il romanesco è una lingua pratica, spiccia, fatta apposta per prendere per i fonnelli (prendere in giro).
E quando avrai imparato a destreggiarti con la lingua, potrai tentare di entrare nella testa degli eredi di Pasquino, di Meo Patacca, del Belli, di Trilussa e del Pinelli e apprezzare gli ultimi discendenti della commedia dell'arte.
Se poi, dopo le splendide lezioni che ti ho impartito non hai ancora capito nulla del romanesco e non hai saputo cogliere lo spirito di Jolly Roger, pazienza che te posso fa? T'attacchi ar Tranve.


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