giovedì 7 dicembre 2017

"JIVA. ANIMA" di Gianluca Truncellito



Vi segnalo questa raccolta di poesie intitolata "Jiva Anima" dell'autore Gianluca Truncellito 😊 







Titolo: Jiva. Anima
Autore: Gianluca Truncellito
Genere: Poesie

Disponibile in formato cartaceo a € 8,00

Pagina autore: Jiva  







TRAMA:

Si dice spesso che la vera poesia stia nell'animo di chi la scrive, divenendo melodia dell'essere, che fa sognare, fa ridere, fa piangere, fa ricordare e rimane per sempre nei nostri cuori e nelle nostre menti, accompagnandoci per una vita intera. La silloge poetica di Gianluca Truncellito rappresenta sicuramente il seme vero e proprio dell'arte poetica. Leggendo le sue liriche si ha quella percezione di accedere dentro il vivere del poeta che rappresenta una tradizione estetica dell'irregolare che possiamo chiamare manierista. 





DICE L'AUTORE:

L'idea di scrivere una raccolta di poesie è maturata dopo anni di litigi tra me e la mia mente.
Ho iniziato a scrivere poesie già da bambino, purtroppo quello che scrivevo lo buttavo subito, perché in me si materializzava quel fantasma che si chiama vergogna. Non avevo abbastanza stima in me stesso.
Da adolescente però qualcosa stava cambiando, iniziavo a tenere le mie liriche, nascoste accuratamente.
Poi da circa dieci anni, la mia consacrazione come poeta. Non butto più niente e neanche nascondo, anzi ne vado fiero, consapevole che non si può piacere a tutti.
Complice di questo mio cambiamento, e quindi questa crescita umana, questa maturazione non solo come poeta ma come uomo, mia moglie Francesca.
Con molta pazienza mi è sempre stata accanto, sopportando tutte le debolezze e le fragilità che accompagnano la vita di un poeta tormentato.
Poi l'arrivo di nostra figlia Giulia ha consacrato definitivamente la mia passione per questa nobile arte. Da qui la decisione di aprire prima la mia pagina, jiva, dove ho iniziato ad aprirmi al mondo con i miei scritti, e quindi mettermi a nudo, e poi la decisione di pubblicare la mia prima raccolta di poesie. 





BREVE ESTRATTO:



Soffrire              

Posso parlare, mangiare e dormire,
ma detesto non poter più ballare.
Non mi arrendo,
combatto soffrendo,
indietro tornerei correndo,
ma purtroppo la tattica non vale.
La forza di lasciare alle spalle il passato,
l'amore incantato e il dolore sgraziato.
Cerco il sereno, faccio una piccola sosta,
ci sono un mucchio di scale,
su e giù, mi ha cambiato nel profondo.
Ho posato i bagagli, per un peso
troppo elevato.
Cicatrici molto rischiose porto
nel cuore, con il rischio di morte e rancore.
L'orologio avanza e,
la malattia senza tregua penetra
con forza.
Ho imparato a pregare,
ma non posso più aspettare.
Inerme mi lascio trasportare,
ma non per paura.
Provo a difendermi, colpire e poi gioire,
ma in risposta l'anima vuol svenire.
Allora penso giardini fioriti,
Signore aiutami,
i miei compiti ancor non sono finiti.



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