domenica 24 febbraio 2019

"UN FIDANZATO PER MIA SORELLA" di Nicole Milton



Buongiorno follower, buona domenica!
Oggi vi segnalo "Un fidanzato per mia sorella" di Nicole Milton, una commedia romantica edita Literary Romance.





Autore: Nicole Milton
Genere: Commedia romantica

Casa editrice: Literary Romance

Disponibile in ebook a € 1,99






TRAMA:

Un bassotto esagitato. Un inglese snob. Una sorella porta guai. E l’incredibile indecisione di Emma. Essere l’amante di qualcuno non è così onorevole e a lungo andare la situazione inizia a tormentare Emma che, dopo l’ennesima giustificazione a un mancato appuntamento con Seba, decide di troncare. A incasinarle la vita, Chicca, la sorella patita dei talent show che non tarda a finire in una incresciosa situazione. E l’arrivo di quel nuovo vicino molto “british”, Daniel, tanto affascinante quanto ombroso. Il loro primo approccio non è dei più rosei, ma Emma, in quel tipo impeccabile, vede l’occasione per sistemare una volta per tutte la sorella. Daniel sembra l’uomo giusto per lei, testa sulle spalle, lavoro fisso, una buona posizione insomma, ed è libero. Ma… C’è sempre un ma, soprattutto quando scopre di essersene innamorata lei stessa.



BIOGRAFIA:

Nicole Milton è lo pseudonimo di Laura Bassutti.
Friulana d’origine (sono nata a Udine nel 1962), vivo fra Italia e Spagna, dove mi sono trasferita molti anni fa, lasciando alle spalle con qualche ansia e pochi rimpianti il mio lavoro d’avvocato.
Fin da bambina scrivo per passione spaziando dal giallo, al rosa, al noir e al romanzo storico.
Nel 2008 ho ottenuto la menzione speciale da parte della Giuria del Premio Delitto d’Autore, organizzato dall’ACSI di Lucca, per il romanzo La ragazza della televisione. Due miei racconti sono stati inseriti nelle antologie della Delos Book, curate da Franco Forte: 365 Racconti di Natale (con la firma Annalisa Manenti) e 365 Racconti d’Estate.
Nel 2014 ho pubblicato con Triskell Edizioni con lo pseudonimo Nicole Milton la novella KarenCaffè.
Altri miei racconti compaiono in antologie, curate da varie case editrici.
Ho scritto per la rivista Confidenze il racconto Sognando fra le righe e ho recentemente pubblicato con la Literary Romance Un fidanzato per mia sorella, commedia romantica  ancora una volta con lo pseudonimo Nicole Milton.
Ho anche partecipato ad alcuni concorsi letterari: Esperienze in Giallo, Carabinieri in Giallo, Sanguinario Valentino.
Sono presente su piattaforme narrative interattive, come The Incipit e mEEtale, con diverse pubblicazioni.
In collaborazione con Loriana Lucciarini ho scritto un romanzo che verrà pubblicato nei prossimi mesi dalla Casa Editrice Le Mezzelane.
Per la stessa casa editrice è appena uscita un’antologia di racconti L’amore tantrico è un piatto vegano, ma in crociera no nella quale è inserito un mio racconto Un’ostrica di troppo scritto in collaborazione con Arianna Berna.
Curo il blog Parliamo di Libri (www.parliamodilibri.net) dedicato a recensioni, segnalazioni e interviste con autori ed editori e il mio sito personale.



DICE L’AUTRICE:

Nei miei romanzi e racconti fra i protagonisti compare molto spesso un cane. Amo moltissimo gli animali e mentre scrivo ho due fedelissimi segretari a quattro zampe che mi fanno sempre compagnia: Ari e Leo, i miei cagnolini. A loro è dedicato il “personaggio del bassotto” Poirot, baldanzoso e bizzoso, intelligente e viziato.
Il protagonista maschile, Daniel, l’ho ideato pensando almeno dal punto di vista fisico a Daniel Craig, l’attore che attualmente interpreta James Bond: virile, sexy, elegantissimo nei suoi completi sartoriali e british al punto giusto e con due occhi azzurri che ti trafiggono. L’unico che mi abbia convinta a guardare i films dell’agente segreto più celebre di Sua Maestà britannica che, diversamente, trovo noiosissimi.
Il romanzo è ambientato a Trieste, dove ho vissuto da studentessa universitaria. Una città bella, colta, di grande fascino ed elegante con i suoi palazzi asburgici, la piazza Unità che si affaccia al mare e la bora che turbina e spazza via ogni cosa. Anche i dolori e le delusioni più intense.






BREVE ESTRATTO:

Emma, dopo Maledetta Primavera, la hit di Loretta Goggi, attaccò, ispirata Se telefonando di Mina. Adorava le canzoni degli anni Sessanta-Settanta e cantare le piaceva molto, aveva una bella voce intonata.
Magari avrebbe potuto anche dedicarcisi e diventare una star. Sorrise fra sé a quell'idea, mentre con l’aspirapolvere puntava con grande determinazione verso un angolo dello studiolo che le sembrava particolarmente impolverato.
Il sibilo dell’elettrodomestico coprì quasi la sua voce quando le parve di udire qualcos'altro, un rumore di fondo, che non riusciva a identificare.
Si fermò e tese l’orecchio, in ascolto: Poirot, adesso, stava abbaiando come un forsennato davanti alla porta d’ingresso. Emma spense l’aspirapolvere e, seppur coperto dai latrati del cane, distinse il suono insistente del campanello.
Che Seba avesse deciso di farle una sorpresa e di passare a trovarla? Si disse mentre raggiungeva di corsa l’ingresso. Ipotesi poco realistica, anzi del tutto fantasiosa giacché lui, a casa sua, non c’era stato nemmeno una volta: motivi di prudenza e opportunità, ovviamente, sia mai che incrociasse per caso un amico, un conoscente che gli avesse chiesto che ci faceva lì o che avesse riferito ad Anna Carla di averlo visto... ma non si poteva mai dire, metti che volesse in qualche modo ripagarla della delusione per il week-end sfumato con un gesto azzardato? Concluse Emma, mentre sentiva accendersi una leggera fiamma di speranza.
Prima di aprire si diede con la mano una sistemata ai capelli, rimpiangendo di essersi messa addosso una tuta stinta e deforme. Aprì la porta con il sorriso più seducente e affascinante dipinto sul viso.
Sorriso che scomparve immediatamente non appena si rese conto che, di fronte a lei, non c’era Seba, ma un tizio che non aveva mai visto.
Un tizio per niente male, in ogni caso. Anzi. Forse sulla trentina, alto, il fisico asciutto tipico dello sportivo, capelli biondo cenere, cortissimi, un viso dai lineamenti regolari, decisi e splendidi occhi azzurri. Trasparenti e intensi.
Sicuramente il paio di occhi più belli che Emma avesse mai visto in vita sua. E i più gelidi: lo sguardo che il tipo le rivolse aveva il calore di un iceberg.
«Buon pomeriggio» avvertì un lieve accento straniero - britannico? - nella bella voce di lui. «Sono Daniel Taylor. Abito nell’appartamento accanto.»
Lo guardò, incerta, e un po’ imbarazzata. Aveva scelto davvero un buon momento per venire a presentarsi e per iniziare un rapporto di buon vicinato! Accidenti, non poteva aspettare che si fosse riordinata un poco, che fosse un po’ più decente? Ammesso che fosse venuto a casa sua per fare conoscenza o per un banale scambio di convenevoli, perché sfoggiava il tipico atteggiamento risentito di chi non citofona proprio in veste amichevole?


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