Buongiorno follower, buona domenica!
Oggi vi segnalo "Un fidanzato per mia sorella" di Nicole Milton, una commedia romantica edita Literary Romance.
Titolo: Un fidanzato per mia sorella
Autore: Nicole Milton
Genere: Commedia romantica
Casa editrice: Literary Romance
Disponibile in ebook a € 1,99
Pagina autore: Laura Bassutti - Nicole Milton
Sito: Parliamo di libri
TRAMA:
Un bassotto esagitato. Un inglese snob. Una sorella porta
guai. E l’incredibile indecisione di Emma. Essere l’amante di qualcuno non è
così onorevole e a lungo andare la situazione inizia a tormentare Emma che,
dopo l’ennesima giustificazione a un mancato appuntamento con Seba, decide di
troncare. A incasinarle la vita, Chicca, la sorella patita dei talent show che
non tarda a finire in una incresciosa situazione. E l’arrivo di quel nuovo
vicino molto “british”, Daniel, tanto affascinante quanto ombroso. Il loro
primo approccio non è dei più rosei, ma Emma, in quel tipo impeccabile, vede
l’occasione per sistemare una volta per tutte la sorella. Daniel sembra l’uomo
giusto per lei, testa sulle spalle, lavoro fisso, una buona posizione insomma,
ed è libero. Ma… C’è sempre un ma, soprattutto quando scopre di essersene
innamorata lei stessa.
BIOGRAFIA:
Nicole Milton è lo pseudonimo di Laura Bassutti.
Friulana d’origine (sono nata a Udine nel 1962), vivo fra
Italia e Spagna, dove mi sono trasferita molti anni fa, lasciando alle spalle
con qualche ansia e pochi rimpianti il mio lavoro d’avvocato.
Fin da bambina scrivo per passione spaziando dal giallo, al
rosa, al noir e al romanzo storico.
Nel 2008 ho ottenuto la menzione speciale da parte della Giuria
del Premio Delitto d’Autore, organizzato dall’ACSI di Lucca, per il romanzo La
ragazza della televisione. Due miei racconti sono stati inseriti nelle
antologie della Delos Book, curate da Franco Forte: 365 Racconti di Natale (con
la firma Annalisa Manenti) e 365 Racconti d’Estate.
Nel 2014 ho pubblicato con Triskell Edizioni con lo
pseudonimo Nicole Milton la novella KarenCaffè.
Altri miei racconti compaiono in antologie, curate da varie
case editrici.
Ho scritto per la rivista Confidenze il racconto Sognando
fra le righe e ho recentemente pubblicato con la Literary Romance Un fidanzato
per mia sorella, commedia romantica
ancora una volta con lo pseudonimo Nicole Milton.
Ho anche partecipato ad alcuni concorsi letterari:
Esperienze in Giallo, Carabinieri in Giallo, Sanguinario Valentino.
Sono presente su piattaforme narrative interattive, come The
Incipit e mEEtale, con diverse pubblicazioni.
In collaborazione con Loriana Lucciarini ho scritto un
romanzo che verrà pubblicato nei prossimi mesi dalla Casa Editrice Le
Mezzelane.
Per la stessa casa editrice è appena uscita un’antologia di
racconti L’amore tantrico è un piatto vegano, ma in crociera no nella quale è
inserito un mio racconto Un’ostrica di troppo scritto in collaborazione con
Arianna Berna.
Curo il blog Parliamo di Libri (www.parliamodilibri.net)
dedicato a recensioni, segnalazioni e interviste con autori ed editori e il mio
sito personale.
DICE L’AUTRICE:
Nei miei romanzi e racconti fra i protagonisti compare molto
spesso un cane. Amo moltissimo gli animali e mentre scrivo ho due fedelissimi
segretari a quattro zampe che mi fanno sempre compagnia: Ari e Leo, i miei
cagnolini. A loro è dedicato il “personaggio del bassotto” Poirot, baldanzoso e
bizzoso, intelligente e viziato.
Il protagonista maschile, Daniel, l’ho ideato pensando
almeno dal punto di vista fisico a Daniel Craig, l’attore che attualmente
interpreta James Bond: virile, sexy, elegantissimo nei suoi completi sartoriali
e british al punto giusto e con due occhi azzurri che ti trafiggono. L’unico
che mi abbia convinta a guardare i films dell’agente segreto più celebre di Sua
Maestà britannica che, diversamente, trovo noiosissimi.
Il romanzo è ambientato a Trieste, dove ho vissuto da studentessa
universitaria. Una città bella, colta, di grande fascino ed elegante con i suoi
palazzi asburgici, la piazza Unità che si affaccia al mare e la bora che
turbina e spazza via ogni cosa. Anche i dolori e le delusioni più intense.
BREVE ESTRATTO:
Emma, dopo Maledetta Primavera, la hit di Loretta Goggi,
attaccò, ispirata Se telefonando di Mina. Adorava le canzoni degli anni
Sessanta-Settanta e cantare le piaceva molto, aveva una bella voce intonata.
Magari avrebbe potuto anche dedicarcisi e diventare una
star. Sorrise fra sé a quell'idea, mentre con l’aspirapolvere puntava con
grande determinazione verso un angolo dello studiolo che le sembrava
particolarmente impolverato.
Il sibilo dell’elettrodomestico coprì quasi la sua voce
quando le parve di udire qualcos'altro, un rumore di fondo, che non riusciva a
identificare.
Si fermò e tese l’orecchio, in ascolto: Poirot, adesso,
stava abbaiando come un forsennato davanti alla porta d’ingresso. Emma spense
l’aspirapolvere e, seppur coperto dai latrati del cane, distinse il suono
insistente del campanello.
Che Seba avesse deciso di farle una sorpresa e di passare a
trovarla? Si disse mentre raggiungeva di corsa l’ingresso. Ipotesi poco
realistica, anzi del tutto fantasiosa giacché lui, a casa sua, non c’era stato
nemmeno una volta: motivi di prudenza e opportunità, ovviamente, sia mai che
incrociasse per caso un amico, un conoscente che gli avesse chiesto che ci
faceva lì o che avesse riferito ad Anna Carla di averlo visto... ma non si
poteva mai dire, metti che volesse in qualche modo ripagarla della delusione
per il week-end sfumato con un gesto azzardato? Concluse Emma, mentre sentiva
accendersi una leggera fiamma di speranza.
Prima di aprire si diede con la mano una sistemata ai
capelli, rimpiangendo di essersi messa addosso una tuta stinta e deforme. Aprì
la porta con il sorriso più seducente e affascinante dipinto sul viso.
Sorriso che scomparve immediatamente non appena si rese
conto che, di fronte a lei, non c’era Seba, ma un tizio che non aveva mai
visto.
Un tizio per niente male, in ogni caso. Anzi. Forse sulla
trentina, alto, il fisico asciutto tipico dello sportivo, capelli biondo
cenere, cortissimi, un viso dai lineamenti regolari, decisi e splendidi occhi
azzurri. Trasparenti e intensi.
Sicuramente il paio di occhi più belli che Emma avesse mai
visto in vita sua. E i più gelidi: lo sguardo che il tipo le rivolse aveva il
calore di un iceberg.
«Buon pomeriggio» avvertì un lieve accento straniero -
britannico? - nella bella voce di lui. «Sono Daniel Taylor. Abito
nell’appartamento accanto.»
Lo guardò, incerta, e un po’ imbarazzata. Aveva scelto
davvero un buon momento per venire a presentarsi e per iniziare un rapporto di
buon vicinato! Accidenti, non poteva aspettare che si fosse riordinata un poco,
che fosse un po’ più decente? Ammesso che fosse venuto a casa sua per fare
conoscenza o per un banale scambio di convenevoli, perché sfoggiava il tipico
atteggiamento risentito di chi non citofona proprio in veste amichevole?
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