Doppia recensione per "Doveva essere un romanzo d'amore" dell'autrice Linda Lercari, edito BookTribu. A cura di Sergio Bertoni e Silvia Cossio.
Titolo: Doveva essere un romanzo d'amore
Autore: Linda Lercari
Casa editrice: BookTribu
Disponibile in formato cartaceo a € 15,20
a breve anche in ebook
Pagina autore: Linda Lercari
Sito: Linda Lercari Scrittrice
TRAMA:
Lianna è intelligente, scaltra, efficiente, ma... non è bella. Quando Daniel Stevenson della Stevenson & Spencer la vede entrare per la prima volta in ufficio non può credere ai suoi occhi. Lui che ha sempre assunto segretarie avvenenti dovrebbe accontentarsi di una ragazza così goffa? Dal canto suo, Lianna non sopporta che il principale sia un uomo tanto superficiale nonostante il fiuto per gli affari. Fra i due è subito guerra aperta. In ufficio la tensione è palpabile, eppure sembra quasi che tanto disprezzo reciproco sia l'ingrediente essenziale per una perfetta armonia lavorativa. I mesi scorrono veloci e Daniel si rende conto della bellezza nascosta di Lianna. Una pericolosa scintilla di desiderio scocca sotto le ceneri della loro guerra fredda, ma fino a che punto la sete di potere e l'orgoglio potranno vincere sulle ragioni del cuore?
Vincitore del 4° Concorso Letterario Nazionale di BookTribu Casa Editrice "Live Your Belief!".
Questo interessante romanzo
potrebbe, apparentemente, far parte del genere “romanzi rosa”, tuttavia devo
riconoscere che benché l’intreccio della fabula sia piuttosto usuale,
l’interesse della narrazione e la coloritura delle frasi e delle parole usate
sono, senza dubbio, di qualità superiore, e dimostrano la grande capacità della
scrittrice di saper dosare con attenzione lo svolgimento della narrazione. I
colpi di scena, le geniali e spietate conclusioni delle vicende, confluiscono
in un esito ben diverso da quello che il lettore si sarebbe aspettato. Punto di
forza dell’intera vicenda è la profonda analisi psicologica e caratteriale
della protagonista. Una donna ben diversa, sia sotto l’aspetto fisico, sia
sotto quello mentale e caratteriale, dal consueto cliché di donne
"strafighe" e bamboleggianti. Le devastanti conseguenze psicologiche
dello stupido bullismo, che molti insulsi ragazzotti delle nostre scuole spesso
adoperano nei confronti delle loro compagne meno fisicamente dotate, è qui
evidenziato in tutte le sue malefiche conseguenze. L’uomo, per sua natura spesso
molto meno intuitivo ed empatico del genere femminile, difficilmente riesce a
rendersi conto di quanto una frase offensiva, talvolta pronunziata solo per
fare uno stupido scherzo, possa profondamente offendere l’animo di una donna, e
talvolta distruggerne perennemente l’autostima. Per contro, l’intelligenza,
l’acutezza, e la volontà di una donna possono concretarsi nel crearne una
micidiale combattente, forse insicura sul piano sentimentale, ma sicuramente
con una capacità di sopravvivere e di combattere, di gelido acciaio. Daniel, il
protagonista maschile, il consueto bellissimo e palestrato uomo di potere e di
successo, appare come un personaggio di secondo piano, benché supportato da
tutta la sua potenza economica. Appiattito nella solita sicumera di essere il
più potente ed il più spietato, sembra non rendersi conto che questa corazza
vanesia, che ormai fa parte integrante di sé, non può che nuocergli e inaridire
quelli che, se fosse stato in grado di accorgersene, avrebbero potuto essere i
genuini salvifici sentimenti della sua anima. Il contrasto tra Lianna, nella
parte di estremamente efficiente ed intelligente segretaria, oltre che
aspirante scrittrice di romanzi d’amore, e Daniel, l’insensibile e spietato
uomo d’affari, costituisce l’interessante fulcro di tutto il romanzo. Le
sofferte ed appassionanti scene, nelle quali l’attrazione sessuale diventa la
protagonista indiscussa del rapporto tra i due, sono trattate con la massima
delicatezza senza mai scadere nella volgarità. Un finale del tutto inatteso,
completa un libro, abbastanza diverso dall'usuale, e che sarebbe un peccato non
leggere. Quattro stelle.
Avete presente il detto “chi disprezza compra”? Ecco, direi
che si adatta perfettamente al contesto. Forse anche “gli opposti si attraggono”
potrebbe rendere bene… Vabbè, credo di aver reso il concetto. La protagonista è
una ragazza “sovrappeso”. Non sto facendo spoiler, il particolare è indicato
anche nella trama ed è stato proprio quel dettaglio a convincermi ad acquistare
il libro. Non aver a che fare con la solita strafiga, eterea e irraggiungibile,
mi ha portato a simpatizzare per lei ancora prima di conoscere la sua storia.
Quel dettaglio e il fatto che all'inizio del libro l’autrice abbia dedicato il
romanzo alle harmonyne Silvia, Serenella e Franca. Chi sarà mai quella Silvia? Ce
ne sono tante nel gruppo… 😉
Ma toniamo alla storia. L’inizio tra i due protagonisti non
è dei più promettenti. Lui non è in grado di guardare oltre l’aspetto fisico.
Nonostante lei possieda una rara e indubbia competenza professionale, lui
palesa un atteggiamento irrispettoso nei suoi confronti.
Daniel la riportava
ancora una volta in quel presente che non gradiva e dal quale stava tentando
con tutte le forze di fuggire.
Che ridesse quanto
voleva, che lo facesse fino a scoppiare, magari! Che importava se lei si
sentiva morire dentro? Che non faceva altro che confermarle quanto già pensava
di se stessa? Ma lei era forte, era acciaio, e non sarebbero servite tutte le
risate del mondo a scalfirla.
Ma come già anticipato, chi disprezza compra…
Daniel capì di aver
esagerato. Non sapeva neppure lui perché le aveva riso in faccia in quel modo.
Dannazione, quella donna aveva il potere di esasperarlo e di fargli commettere
sempre l’azione sbagliata
Tra battibecchi, schermaglie, dispetti e piccole vendette, l’attrazione
inizia a gettare le sue basi.
L’aveva ostacolata in
ogni modo proprio a causa del suo aspetto e adesso non faceva che fantasticare.
La scrittura della Lercari è impeccabile, la storia scorre
veloce in un crescendo di emozioni e di colpi di scena. L’entusiasmo della
lettura, portato ai massimi livelli, ha fatto sì che leggessi il libro in due
giorni, arrivando addirittura a fare le ore piccole. Completamente proiettata
verso il finale di cui avevo già le immagini in mente. Poi, però, a pagina 300
ho iniziato a subodorare la fregatura… Linda Lercari, te possino! Il mio odio
si è mescolato a quello della protagonista e, sebbene sia sempre meglio dell’indifferenza…
Non aggiungo altro, altrimenti l’autrice potrebbe decidere di ricambiare il
sentimento 😂😂 Dico soltanto: Brava! Brava! Brava!
Libro caldamente consigliato.
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