Buon pomeriggio, amici lettori!
Doppia recensione per "Paride Passacantando" di Sergio Bertoni.
A cura di Tiziana Irosa e Lavinia Brilli.
Titolo: Paride Passacantando
Autore: Sergio Bertoni
Genere: Narrativa umoristica
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 8,00
TRAMA:
Immaginate che cosa può succedere tra gente di ogni genere e tipo che lavora in una ipotetica azienda di grandi dimensioni nella città più controversa, bizzarra, strana, amata e odiata d’Italia: Napoli. Avete idea di chi potreste incontrare, anche se si dice che tutto il mondo è paese? Dicono che la fantasia superi la realtà, ma, secondo voi, a Napoli è vero? Volete anche una storia d'amore? Tranquilli, c'è anche quella.
Napoli con le sue tradizioni, la sua bellezza, i suoi misteri e le sue risorse. I lavoratori di questa azienda, la CI.TRAL. rispecchiano ovviamente i vizi e le virtù comuni a tutti coloro che svolgono un lavoro subordinato ma con una caratteristica in più, sono, per la maggior parte napoletani, e vi sembra poco? Questo il giudizio di una lettrice dell'edizione cartacea:
Quando apparve sulla scena cinematografica il personaggio, perennemente sventurato, che oggi si direbbe sfigato, di Fantozzi, il pubblico lo accolse con grande entusiasmo e ci si divertì moltissimo. A me non è mai particolarmente piaciuto, non suscitava ilarità e francamente mi infastidiva apparendomi una creazione surreale mentre io sono per la concretezza. Viceversa, leggendo gli episodi nel mondo degli impiegati descritto da Sergio Bertoni,non solo mi sono riconosciuta e identificata, ma sono stata investita da una varietà di sensazioni e flash back, ora ritrovando situazioni spassose, ora mortificanti, ora squallide ora edificanti etc... Un microcosmo completo di umanità assortita come è nella realtà. Il concetto fondamentale della psicologia dell`impiegato fantozziano è la scelta di vivere secondo l`etica della sofferenza ineluttabile fino al punto paradossale di andare a cercarsela. Ma chi potrebbe mai confermare di essersi imbattuto in un tipo simile, fuori da una pellicola? Nel quotidiano? Invece il mondo dei lavoratori impiegati è un mondo ben preciso e particolare, variegatissimo per tipologia di soggetti e per questo curioso e rappresentativo della più vasta società esterna agli uffici. L'autore ci sfoglia davanti agli occhi il suo bestiario umanissimo e spassoso, con occhio di falco, ma anche di colomba. Mi sono divertita moltissimo! Personaggi proprio veri e ne ho incontrati almeno tre nel mio lavoro! Complimenti! Divertente e arguto. Affascinanti, poi, le antiche leggende napoletane. Molto originale.
Napoli con le sue tradizioni, la sua bellezza, i suoi misteri e le sue risorse. I lavoratori di questa azienda, la CI.TRAL. rispecchiano ovviamente i vizi e le virtù comuni a tutti coloro che svolgono un lavoro subordinato ma con una caratteristica in più, sono, per la maggior parte napoletani, e vi sembra poco? Questo il giudizio di una lettrice dell'edizione cartacea:
Quando apparve sulla scena cinematografica il personaggio, perennemente sventurato, che oggi si direbbe sfigato, di Fantozzi, il pubblico lo accolse con grande entusiasmo e ci si divertì moltissimo. A me non è mai particolarmente piaciuto, non suscitava ilarità e francamente mi infastidiva apparendomi una creazione surreale mentre io sono per la concretezza. Viceversa, leggendo gli episodi nel mondo degli impiegati descritto da Sergio Bertoni,non solo mi sono riconosciuta e identificata, ma sono stata investita da una varietà di sensazioni e flash back, ora ritrovando situazioni spassose, ora mortificanti, ora squallide ora edificanti etc... Un microcosmo completo di umanità assortita come è nella realtà. Il concetto fondamentale della psicologia dell`impiegato fantozziano è la scelta di vivere secondo l`etica della sofferenza ineluttabile fino al punto paradossale di andare a cercarsela. Ma chi potrebbe mai confermare di essersi imbattuto in un tipo simile, fuori da una pellicola? Nel quotidiano? Invece il mondo dei lavoratori impiegati è un mondo ben preciso e particolare, variegatissimo per tipologia di soggetti e per questo curioso e rappresentativo della più vasta società esterna agli uffici. L'autore ci sfoglia davanti agli occhi il suo bestiario umanissimo e spassoso, con occhio di falco, ma anche di colomba. Mi sono divertita moltissimo! Personaggi proprio veri e ne ho incontrati almeno tre nel mio lavoro! Complimenti! Divertente e arguto. Affascinanti, poi, le antiche leggende napoletane. Molto originale.
Già dalle prime parole ho capito che quello che avevo tra le
mani non era un libro qualsiasi. Paride Passacantando è uno di quei libri che
penetrano dentro senza che te ne accorgi.
Sicuramente lo stile rispecchia quello di Sergio, semplice
ma ricercato in ogni parola. Dall'inizio alla fine sembra di trovarsi davanti
una sceneggiata napoletana, almeno è questo che Paride appare agli occhi del
lettore. Un personaggio appartenente alla cultura napoletana con tutti i suoi
pregi e difetti, così come i suoi colleghi.
La storia si svolge all'interno della sede di Napoli che fa
capo a una multinazionale del nord, e per l'esattezza a Napoli. Come nella
tradizione della sceneggiata napoletana, i personaggi sono molteplici, spaziamo
dall'avaro, la bella donna, lo iettatore, il brutto, il pettegolo e via
dicendo, così come si trovano in ogni ufficio che si rispetti.
All'interno di questa sede ci sono uomini e donne che vivono
ogni giorno a stretto contatto e, come spesso succede, anche il cuore fa le
bizze facendo delle capriole a favore di qualche collega. Così inizia la storia
tra due colleghi, l'uno diverso dall'altra come il giorno e la notte, ma
l'amore azzera tutto, come le diversità.
Le descrizioni dei luoghi sono così particolareggiate che
riuscivo a chiudere gli occhi e a sentire le voci dei protagonisti che mi raccontavano
la loro storia. La scrittura è talmente scorrevole e il testo così trascinante
che mi sono ritrovata alla fine dispiacendomi di dover abbandonare i nuovi
amici che avevo conosciuto: Paride, Alfonsina, Mezzarecchia, Pensabene e tutti
gli altri.
Quello che mi è piaciuto maggiormente è stata la capacità
dell'autore di raccontare della città di Napoli attraverso la voce di uno dei
personaggi. Il signor Casellario racconta delle leggende e tradizioni della
cultura napoletana. Devo ringraziare Sergio perché tramite lui sono venuta a
conoscenza di leggende straordinarie e di luoghi che mai avrei visitato senza
le sue dritte.
Quindi cosa aspettate? Fiondatevi a comprare questo libro
che favorirà il vostro buonumore.
In bocca al lupo a Sergio Bertone.
La storia di Paride Passacantando si svolge in una grande
azienda di Napoli e in un passato non precisato, ma che possiamo collocare in
uno degli ultimi decenni del secolo scorso, il che dà al romanzo un’aria
deliziosamente vintage. La lira non ha ancora ceduto il passo all’euro, c’è
ancora la possibilità di chiamare da un telefono pubblico e gli uffici sono
sommersi di documenti, scartoffie e schedari, con buona pace degli alberi da
salvaguardare. I computer sono riservati alle stanze dirigenziali e chi ha
bisogno di un’informazione si aggira chiedendo ai colleghi, mentre intranet e
internet sono parole non ancora nemmeno concepite.
Chi come me non è giovanissimo proverà una fitta di
nostalgia ricordando un’epoca in cui la tecnologia non spadroneggiava in ogni
angolo della nostra vita.
Eppure salta subito agli occhi che se il contesto è così
radicalmente mutato in pochi decenni, i tipi umani rappresentati sono sempre
gli stessi. D’altra parte lo studio dei classici ci ha già insegnato che
l’animo umano con i suoi vizi e le sue virtù non è poi così cambiato nei
secoli: figuriamoci se può averlo fatto nell’arco di trent’anni.
Così troviamo una collezione di soggetti da ufficio che
resiste adattandosi al contesto in evoluzione: il piazzista abusivo, il
tirchio, lo jettatore, la vittima di mobbing sono solo alcuni esempi di un
campionario che ci fa sorridere proprio perchè surreale e allo stesso tempo
così realistico da essere entrato, prima o poi, nelle vite di tutti noi.
Paride Passacantando non è il protagonista ma è una delle
tante voci che si aggiungono via via alla coralità del romanzo.
Le storie di tutti si intrecciano in una trama che dà corpo
al libro, offrendo allo stesso tempo la possibilità di cogliere gli aspetti più
caratteristici e divertenti dei singoli personaggi.
Sergio Bertoni padroneggia perfettamente la scrittura e ha
dato vita a una lettura simpatica, che si farà apprezzare soprattutto da chi
conosce in prima persona le dinamiche da ufficio.
Tiziana e Lavinia, avete fatto due recensioni l'una meglio dell'altra! Veramente difficile scegliere. Quello che maggiormente mi rallegra è che vi siete divertite e avete colto anche gli aspetti meno evidenti dell'intera narrazione con competenza e simpatia. Se poi poteste anche riportarle su Amazon ne sarei felice, ma so che a volte non è possibile e, comunque, vi ringrazio di vero cuore! Due recensioni bellissime e al di sopra delle mie aspettative! Grazie. :D
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