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Vi segnalo "La moglie di" dell'autrice Mari Caporale
Titolo: La moglie di
Autore: Mari Caporale
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 3,99
e in formato cartaceo a € 12,99
Pagina autore: Mari Caporale
TRAMA:
Emma ha sempre sognato un matrimonio da favola, di quelli fotografati dai paparazzi sulle pagine di copertina delle riviste che fanno tanto clamore, di cui tutti parlano per settimane. Guido è un uomo delle Istituzioni e nel piccolo comune di ventimila anime di Roccamarina, il matrimonio di Emma e Guido è un evento da gossip.
Emma realizza il suo sogno ma è costretta a pagare un prezzo molto alto: inizia una vita da moglie “in vetrina”, perennemente sotto esame, dove l’unica cosa che conta sono le apparenze.
Guido, al culmine della sua carriera, ottiene l’incarico politico tanto desiderato, ed Emma trascorre il tempo tra auto blu e galà di beneficenza, senza amore o tenerezza, con l’incarico preciso di essere sempre la perfetta moglie bon-bon da esibire in pubblico.
Ma le emozioni sopite si risvegliano prepotentemente quando incontra per caso Sergio il giovane medico della squadra di calcio in cui gioca suo figlio. Fra i due nasce un'intesa intima e profonda che si trasforma ben presto in una passione intensa e travolgente.
Emma deve fare una scelta: mettere da parte i propri sentimenti e accettare il peso delle convenzioni, o seguire il cuore e il sogno della felicità che non dà certezze e che potrebbe mettere a rischio la stabilità che ha sempre cercato nella vita?
Intrighi, amore e ironia vi terranno incollati fino all’ultima pagina dove scoprirete chi è diventata Emma, la moglie di…
BREVI ESTRATTI:
Emma ha visto trafficanti e primedonne sfilare sopra passerelle, dibattersi dentro correnti di minoranze. Ha visto schiere di speculatori dileguarsi, svanire il giro invisibile di denaro. Ha conosciuto strateghi e registi, li ha visti manovrare il corso sordo e inarrestabile del destino di molti, sotto la volta di affreschi. Ha respirato l’aria di vecchi ascensori, la polvere nelle stoffe delle pareti e nelle sale cinquecentesche dove si stringono patti sul futuro degli uomini. Ha assistito muta, estranea, imparziale, registrando e cancellando informazioni. Ha camminato per giorni nelle stanze della storia, senza alcun punto di vista, né opinioni o memoria.
Emma osserva la scena dal di fuori, estranea e distante, come se improvvisamente quel posto non le appartenesse, quel matrimonio non fosse suo e ci fosse finita per sbaglio in quella baldoria. Viene trascinata nel caos. Due braccia l’afferrano per la vita sbattendola sulla pista. Non ha scelta se non quella di lasciarsi andare al giro di anaconda, tirata dentro il flusso di euforia, al ritmo delle mani che battono il tempo. E le sembra di sbandare, di perdere l’equilibrio.
Sarebbe meglio partire. Per dove? verso cosa? Magari domani, quando farà giorno, con la luce. Domani è troppo tardi. Busseranno alla porta. Li riconoscerò dal suono delle scarpe. L'odore delle uniformi. Ordinerò a Matteo di andare via, di non uscire dalla stanza. Picchieranno più forte sul legno, una forse due volte. Giurerò a Matteo che è solo il portiere, venuto a consegnare un telegramma. Mentirò non una ma mille volte. Chiederò loro di parlare piano, senza sbalzi di tono, per non spaventare il mio bambino. Mi consegneranno un viscido pezzo di carta.
Avviso di garanzia. E non ci hanno avvertito né garantito per niente. Non c'è stato tempo di capire, di chiedere una spiegazione. Sono una sopravvissuta..
BIOGRAFIA: Miscela infiammabile, tenere lontana dalla portata dei bambini e da fonti di calore...
Sono nata a Roma dove vivo. Insegno Scienze umane e bio-giuridiche alla Sapienza. Ho scritto diversi libri di saggistica e alcuni di narrativa fra cui il romanzo Il volo del portiere con cui ho vinto il premio selezione Bancarella Sport (2005) e Una lucertola nel fiato edito da Donzelli. Scrittura maleducata la mia, dagli aggettivi crudi, il ritmo rock, fatta di slang e fotogrammi che rassomigliano a graffi sulle saracinesche.
Ho un'anima ribelle e una prudente, in equilibrio, che convivono come perfette sconosciute. Adoro gli amori a prima vista. Mi piacciono gli slanci, le passioni, la tenerezza.
Detesto le serate di gala, le cerimonie di inaugurazione, i cocktail-party a base di cibi dai sapori trasparenti e i nomi leggeri come polvere di prosciutto, abbracci di salmone e fragranze di melograno. Gli aggettivi pallidi che nascondono un vuoto di sostanza. Amo la buona tavola fatta di sagome corpose e sapori decisi da gustare fra amici guardandosi in faccia.
Non sono affetta da tweettite.
Quando apro gli occhi al risveglio mi piace guardare il mare, la sua sregolatezza. La profondità del bianco sulla prospettiva. Il brulichio della luce. Mi fa sentire parte della biosfera.
Dei viaggi amo l'incontro. Il disordine multietnico. Non temo la contaminazione. Mi affascina. Come far parte di una band dai suoni poliritmici jazz, spettinati, un mix di contrasti e armonia.
Detesto le abitudini. Non replico mai le mie ricette. Amo trasgredire. Camminare sul filo di un baratro in equilibrio. Sentirne la vertigine. Per vivere ho bisogno di esplorare. Sarà un difetto?
Per tutta la vita ho ricercato la bellezza. Ho scoperto che si nascondeva nell'imperfezione.
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