sabato 14 marzo 2020

DOPPIA RECENSIONE "FIORI DI LOTO" di Manuela Chiarottino



Tiziana Irosa e Manuela Ragni hanno letto per noi "Fiori di loto" dell'autrice Manuela Chiarottino, edito Buendia Books




TitoloFiori di loto
Autore: Manuela Chiarottino

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Buendia Books

Disponibile in ebook a € 3,99
e in formato cartaceo a € 11,47

Pagina autoreManuela Chiarottino Autrice 



TRAMA:

Perdere o vedere irrimediabilmente cambiata una parte di sé, a causa di un male crudele o di un destino scritto da qualcun altro, è un’esperienza traumatica che segna nell’intimo. Segni e cicatrici tatuano la pelle e non solo, scavano nell’animo e minacciano di chiudere il cuore, facendoci dubitare dell’immagine di chi eravamo, chi siamo e saremo. Da una ferita, però, può sbocciare una vita nuova, con radici ancora più profonde e variopinte, così forte da ergersi oltre il fango dei ricordi e le paure, schiudendo i petali su un mondo tutto da esplorare.
Laura ha subito la mastectomia e sta reinventando una seconda esistenza circondata dai volumi della sua libreria, ma qualcosa le impedisce di aprirsi davvero alle possibilità che ha di fronte e forse all’amore. Ah-lai conserva sul viso le tracce di una storia lontana, e nei piedi le conseguenze della fasciatura; fluttua come un giunco nel vento, eppure il suo spirito non si è mai spezzato, nemmeno dopo aver provato la fugace gioia di un sentimento vero e travolgente. Un incontro nato quasi per caso, nutrito dalla condivisione, dai racconti e una nuova consapevolezza del proprio Io: un’amicizia delicata come il loto e altrettanto preziosa, tenace e indimenticabile. 



Sovente sentiamo di donne che hanno dovuto subire un intervento al seno per l'asportazione di un tumore, e sovente sentiamo che alcune sono state private di uno dei simboli della femminilità e maternità.
Laura è la protagonista di questa storia, una donna che subisce una mastectomia, ma il destino ha voluto che l'intervento fosse così “devastante” da rendere quasi impossibile la ricostruzione con una protesi.
Orfana di una parte del corpo, Laura verrà lasciata dal suo compagno, incapace di affrontare la realtà e di appoggiare la sua compagna in un momento così difficile. Di contro, Laura, trovandosi sola, reagisce nell'unico modo possibile: si chiude a riccio. Ma la vita è strana e ci pone davanti a degli eventi che possono cambiare le nostre sorti. Per Laura tutto cambia quando conosce Ah-lai, l'anziana vicina di casa venuta dalla lontana Cina. Anche Ah-lai è stata mutilata in una parte del suo corpo: i piedi. La barbara e arcaica usanza di fasciare i piedi alle bambine per renderle più femminili e desiderabili, al fine di spuntare un ottimo matrimonio. Questa sarà la sorte della vicina.
I racconti di entrambe aiuteranno Laura a ritrovare il sorriso e non solo. Una nuova possibilità di essere felice si concretizza attraverso Marco, un cliente della libreria di cui Laura è proprietaria.
Una storia bellissima.
Lo scrivo senza giri di parole, e potrei fermarmi qui con la recensione, ma voglio spendere altre due parole per un romanzo che merita davvero si essere letto.
Ho amato i racconti della vicina, ho visto con i suoi occhi la fioritura dei fiori di loto, ho ascoltato rapita i racconti e ho sentito dolore durante la descrizione della fasciatura dei piedi. Tutto raccontato in modo delicato ed evocativo. L'autrice ha fatto un grande lavoro di ricerca, si evince da ogni singola descrizione di paesaggi, usanze e tradizioni.
La rinascita è senza dubbio la protagonista indiscussa di questa storia. La forza delle donne a sopportare e a rialzare la testa dopo una brutta caduta e il ritorno ad avere fiducia negli esseri umani.
Un romanzo da dieci stelle che merita di essere letto non solo per la bellezza, ma anche perché parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Ricerca Molinette di Torino e al progetto “Donne per le Donne”.
Vi lascio con una citazione del romanzo che mi ha fatto battere il cuore:

“Qual è l'unità di misura di un'anima? Forse un battito più veloce, due labbra che si cercano, due occhi che vedono, nonostante tutto.”

Correte subito a comprarlo!



Ho trovato la lettura scorrevole, sorvegliata e davvero ben eseguita. La delicatezza dei due temi trattati, delle due sofferenze (il tumore al seno e le sue conseguenze e la fasciatura dei piedi) rendono questo romanzo una lettura OBBLIGATORIA secondo me. Perché non indaga solo il dolore, ma il concetto stesso di ciò che è considerato femminile e ciò che non lo è. Una donna è femminile se ha un bel seno. Una donna è femminile se ha i piedi piccoli. Dettami fisici imposti dagli altri, dal retaggio culturale della tradizione o dalla società consumistica che ci vuole alte e snelle e con una quarta di seno. La presa di coscienza di Laura coincide con la sua libertà. La voglia di vivere di Ah-lai è la forza che le ha permesso di essere felice nel dolore.
Mi sono davvero emozionata durante la lettura, non nascondo di aver pianto in alcuni punti, per la tensione e la densità emotiva della narrazione. Lo consiglio caldamente. 


Nessun commento:

Posta un commento