lunedì 6 aprile 2020

RECENSIONE "CUCITO ADDOSSO" di Rebecca Quasi



Buon pomeriggio amici lettori!
Franca Poli ha letto per noi "Cucito addosso" dell'autrice Rebecca Quasi.






TitoloCucito addosso
Autore: Rebecca Quasi

Genere: Romance Contemporaneo

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autoreRebecca Quasi 



TRAMA:

Il giudice Arrigo Accorsi non ama le donne e per questo le evita da sempre, del resto ha un cane, Sally, con cui ha edificanti conversazioni.
Quando sua nipote però gli prende un appuntamento dalla nota sarta Delia Toschi perché gli confezioni un abito su misura, tutte le sue certezze saltano.

- Oh no, questi erano, come dicevo, i preliminari. Adesso prendiamo le misure - affermò con calma la signora e alzandosi aggiunse - Può cominciare a spogliarsi.
- In che senso?
- Nel senso che si leva tutto a parte calzini e mutande.
- Boxer - precisò lui.
- I miei preferiti. Lo spogliatoio e di là. Io l'aspetto qui.
Arrigo si diresse senza ribattere nello spogliatoio che era spazioso e arredato con tutti i comfort: specchio, appendiabiti, mensola, orologio a muro e una poltroncina imbottita rivestita di velluto azzurro polvere. Nell'aria un'essenza alla lavanda.
Come previsto si spogliò, piegò i pantaloni seguendo la piega ben stirata e li appoggiò alla spalliera della poltrona, maglione e camicia li appese, le scarpe le accostò appaiate al muro. Prima di uscire si guardò allo specchio: boxer grigi e maglietta bianca, senza macchie né odori strani. Si passò una mano nei capelli e si appuntò mentalmente di non acconsentire mai più a nessuna delle stravaganti pensate di sua nipote Sofia.
Considerò che fosse meglio uscire con passo deciso fingendo di essere vestito da capo a piedi, il fatto che la sarta fosse in piedi a braccia conserte e che lo squadrasse con occhio clinico non agevolò per niente la recita.
- Be' lei che fa ancora vestita? - provò a scherzare il giudice.
- Non compro niente a scatola chiusa - gli rispose.
- Mi aspettavo almeno una tutina di lattice...
- Ho il metro in lattice - e lo srotolò con l'abilità di Cat Woman proprio sotto i suoi occhi. 



In questi giorni ho approfittato dell'abbonamento ad Amazon Prime per scaricare alcuni libri. Uno di questi è “Cucito addosso” di Rebecca Quasi. Avendo già letto e apprezzato alcuni romanzi di questa autrice, ho deciso di iniziare dal suo e devo dire che ho fatto centro. Anche questa volta, infatti, ho trovato la lettura piacevole grazie alla scrittura scorrevole e accurata e ai dialoghi - sia quelli tra umani che quelli tra umano e cane - veloci e in diversi casi esilaranti. In particolare, quelli tra il giudice Arrigo Accorsi e il suo alano Sally, abbreviazione di Salomone. 
È narrato in terza persona tranne l'epilogo dove a parlare sarà...
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e descritti in modo molto realistico, così come lo sono il cane Sally e Sefora, il gatto di Delia Toschi. Sembra quasi di vederli, di interagire con loro. Così come sono dettagliate nei minimi particolari le azioni svolte dai protagonisti.
Mi sono piaciuti tutti, ma ad essere sincera ho avuto qualche problema a rapportarmi con il giudice Accorsi. Con Delia, che di professione fa la sarta, non ho avuto nessuna difficoltà così come con Sofia la nipote trentenne del giudice, un vero generale che comanda a bacchetta lo zio e gli organizza la vita domestica. Sarà proprio lei a prendergli un appuntamento con la sarta. Diciamo che da quel primo incontro, in particolare da quando Arrigo rimane davanti a lei in... boxer, tra i due inizia una sorta di tira e molla sentimentale. Non dirò altro, se non che lui sarà anche un famoso e autorevole giudice, ma nel suo privato chi comanda sono le donne. Il personaggio che ho amato più di tutti però è Nina, la nipote seienne di Delia. È uno spasso. Fin dal primo momento lei e Sally hanno simpatizzato. Divertenti le battute tra lei, supportata da Sofia, e il padre Sergio, vigile del fuoco e fratello gemello di Delia.
Un discorso a parte lo merita l'alano Sally. È proprio un cane che interagisce con il suo padrone, dialoga con lui ed esterna tranquillamente il suo pensiero sugli umani.
In conclusione, questo libro mi è piaciuto. Forse perché non è la classica storia d'amore, oppure perché i protagonisti sono un misogino giudice cinquantenne, una simpatica sarta vicino ai quaranta e un cane adorabile, fatto sta che mi ha fatto trascorrere alcune ore divertenti e rilassanti.
I miei complimenti a Rebecca Quasi.


1 commento: