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Vi segnalo "Le nostre pagine – Ciao Pelo…" dell'autore Domenico Peloso
Titolo: Le nostre pagine – Ciao Pelo…
Autore: Domenico Peloso
Genere: Satira - Autobiografico
Disponibile in ebook a € 3,90
E in formato cartaceo a € 10,40
Pagina autore: Domenico Peloso
TRAMA:
Correva l’anno... siamo a cavallo tra fine anni ‘80 e inizi anni ‘90 nella periferia di un piccolo paese, Villa Cortese, in provincia di Milano, nelle cosiddette case popolari, dove tutti i bambini sono in strada sperando di diventare i nuovi Maradona o Van Basten. E poi c’ero io, l’unico calcio che conoscevo era quello che mi tirava mia madre se non mangiavo tutto il cibo che cucinava per un plotone! Ero quel tipo di ragazzino introverso che non amava molto socializzare, praticamente la kryptonite per un logorroico, allergico al sole come un vampiro, un tipo solitario, talmente tanto che non aveva amici (guarda caso!). Ero un vero e proprio sognatore, volavo sempre con la fantasia.
DICE L’AUTORE:
A volte mi chiedo, perché da una cosa negativa non può uscirne una positiva? E in tempi di Coronavirus forse parlare di positività non è il massimo, ma insomma lockdown, chiuso in casa come un evasore ai domiciliari... chiudo gli occhi e rivivo le emozioni del primo bacio, i primi pomeriggi in discoteca, i tempi delle scuole, le immense compagnie, il bar del paesello... quanto ci sentivamo nullatenenti? Ma avevamo tutto! e quella ricchezza la senti ancora più forte quando ti strappa un sorriso in un momento di tristezza!
Quindi mi sono detto: perché no? Ho scritto, scritto e scritto anche fino a notte fonda! Ho scritto fino a consumare le penne, fino a che non sentivo dolore alle dita… era più forte di me, volevo urlare al modo di quanto sia bella un’amicizia, una risata, e di quanto sia stupendo salire sulla nave dei ricordi e riviverli. Avevo perso i contatti di tanti amici "la campa del bar" tra cui uno importante: il migliore amico, quello che consideri un fratello con cui ne hai combinate di tutti i colori, quello che, per chissà quale motivo non senti più. Da queste ceneri nascono LE NOSTRE PAGINE.
BREVE ESTRATTO:
CI VORREBBE UN AMICO…
Correva l’anno... siamo a cavallo tra fine anni ‘80 e inizi anni ‘90 nella periferia di un piccolo paese, Villa Cortese, in provincia di Milano, nelle cosiddette case popolari, dove tutti i bambini sono in strada sperando di diventare i nuovi Maradona o Van Basten. I ragazzi più grandi passano il tempo a cercare di rimorchiare le ragazze del muretto, sperando di non incappare in un paio di ceffoni di qualche padre geloso, mentre le ragazze spettegolano tutto il giorno nell’attesa che un principe azzurro le porti via, magari in un castello fatato, chi lo sa, ma l’importante è che sia biondo, alto, inglese, sguardo intenso, insomma tutte sognavano di sposare Simon Le Bon!!
In tutto questo trambusto ci sono io!
Ero quel tipo di ragazzino introverso che non amava molto socializzare, che adorava le giornate di pioggia, la musica, un tipo solitario, talmente tanto che non aveva amici. Ero un vero e proprio sognatore, volavo sempre con la fantasia. Ogni momento era buono per le mie “pippe mentali” e ormai avevo perso il conto delle volte che venivo beccato a fissare il cielo. Ebbene sì, eccomi qua, scaraventato in questa realtà come un pesce fuor d’acqua o come un asso di bastoni quando la briscola è coppe, un ragazzino magrissimo, dai grandi occhi verdi, i capelli nero carbone schiacciati a lato con la riga in mezzo, e “un piccolo cornino” come ciuffo posteriore, avevo lentiggini da vendere, insomma ero il sosia di Alfa Alfa delle piccole canaglie!
Mi sentivo brutto, scontroso, a tratti acido, simpatico come un intervento di Vittorio Sgarbi in TV.
Domenico Peloso (un cognome una garanzia), detto “il nemico delle estetiste”, colui che è stato querelato da un'azienda di creme depilatorie, il vero antagonista delle lamette, è il risultato della fusione tra due regioni, Calabria-Basilicata. Nato e cresciuto però in Lombardia tra polenta e melanzane fritte, Zola e Nduja, casseüla e Frizzuli (che non è un’imprecazione di un muratore Bergamasco) ma Verze e pasta fatta in casa!
Rotolando così nel mondo dopo l'ora di pranzo, passa infanzia e adolescenza in un piccolo quartiere, in un piccolo paese in provincia di Milano, Villa Cortese, nelle cosiddette case popolari (e non è la biografia di un Trapper). Ragazzino introverso, senza amici, che adora le giornate di pioggia perché sono quelle che lo rendono più felice per via del tempo passato tra le videocassette, nei suoi occhi i film di Carlo Verdone, Lino Banfi, "il tragico Fantozzi", e crescendo il "maldestro Jhonny Stecchino" alias Roberto Benigni.
Un eterno sognatore, anziché aspirare a essere il nuovo Marco Van Basten o Diego Armando Maradona, sognava di far ridere le persone, sogno che non lo ha mai abbandonato, più insistente di sua madre quando cercava di rifilargli il cibo che cucinava. All'arrivo dei primi capelli bianchi, si iscrive all'accademia del comico dove ha approfondito la conoscenza con il proprio lato comico (anche se ogni tanto litigano e non si parlano) è diventato scrittore, monologhista ideatore di folli personaggi... Vi guiderà in questo viaggio nel tempo tra ricordi, musica, risate e un vortice di emozioni.
Ma prima di salire a bordo, un solo obbligo: questo libro va letto con il cuore.
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