Recensione: "Esilaranti storie delle anime scoperecce" dell'autore Giuseppe Bianco, edito Lupieditore. A cura di Silvia Cossio.
Autore: Giuseppe Bianco
Genere: Narrativa umoristica
Casa editrice: Lupieditore
Disponibile in ebook a € 0,89
E in formato cartaceo a € 10,39
TRAMA:
“Esilaranti storie di anime scoperecce”, un libro di racconti erotico/ironici, ma anche no. Si parte da lontano. Da Arturo un ragazzino degli anni 70. Anni bigotti e ipocriti. Il ragazzino si ritrova da solo, davanti alla scoperta, quasi involontaria del sesso. L’inaspettata, sorprendente, casuale prima masturbazione. Quasi uno spavento, al cospetto di una piacevole nuova sensazione, di cui nessuno gli aveva mai parlato. Racconti di rapporti a tre, a volte riusciti, a volte no. Perché se è difficile, come si dice, trovare affinità tra due persone, trovarne per tre, diventa ancora più complicato. Le situazioni assurde che si creano nei privé, dove persone coinvolte dalla ricerca ossessiva di un ‘obbligato’ piacere, perdono il senso della realtà, molte volte, del piacere stesso. Una tragicomica commedia per le situazioni e per il ridicolo dei personaggi. Il rimpianto di un amore, di un ‘noi’ perso da qualche parte, quando ci si accorge che, non manca una lei o un lui; si sente la mancanza di quello che si era, fusi in una sola persona, magia poche volte vivibile, quasi mai ripetibile. L’esasperatamente comica ricerca di sesso, de ‘L’eroe della minchia’. In preda a una crisi di astinenza. Non riuscendo a trovare subito, qualcuna che lo può accontentare, da maschio conquistatore qual è, si ribassa al cospetto di una prostituta da strada, travolto poi, da un finale grottesco. Il telegramma dal privé, di una coppia delusa, dalla mancanza di un vero e duraturo maschio per la signora. Il marito infedele, lasciato solo a riflettere sui suoi tradimenti, i suoi alibi e le sue ragioni. Inaspettatamente ritroverà un autoerotismo giovanile. Un ritorno al vecchio primo (manuale) amore. La spontanea collaborazione erotica di un improvvisato quartetto. Un giovane dotato, come regalo alla moglie, un inaspettato, deludente epilogo. “Esilaranti storie di anime scoperecce” è un viaggio fra i vari aspetti del sesso. Partendo da Arturo il ragazzo protagonista del primo racconto, si passa per un’avventura notturna, si transita nei privé e per spiagge nudiste, fino ad arrivare all’uomo maturo dell’ultima storia, basata sul suo delirante monologo ‘A saperlo avrei fatto il pornostar’, confutando le sue stesse ragioni. Quando si inizia un cammino ‘vizioso’, inevitabilmente si sente il bisogno di spingersi sempre più lontano. Fino a credere che sia l’unica realtà possibile, l’unica ragione di vita. Così una vicenda erotica o pornografica che sia, si spoglia della necessaria componente lussuriosa, sensuale, perde lo stimolo essenziale per l’eccitazione, sfociando così nel ridicolo, nel grottesco. Quasi sempre, senza la consapevolezza di chi lo vive. Il tutto è raccontato con disarmante onestà.
Un titolo così simpatico e significativo non poteva non attirare la mia attenzione. Peccato però che di divertente ci sia poco altro perché, di fatto, sebbene in alcuni casi ci si ritrovi a sorridere di certe situazioni, le storie descritte non sono altro che uno spaccato di realtà. Nuda e cruda.
Una raccolta di brevi esperienze di vita viste dal punto di vista maschile che l’autore, con uno stile diretto e leggero, pone all’attenzione del lettore. Brevi episodi che si leggono in un soffio, ma che lasciano dietro diversi spunti di riflessione.
Bravo l'autore nel descrivere l'evoluzione di un giovane ragazzo alla scoperta della propria sessualità, in un periodo in cui certe materie erano considerate un peccato e quindi tabù.
Prosegue toccando altri argomenti come l'adulterio e l'esperienza nuova a tre; il rimpianto per una storia finita; il sesso come una droga che crea dipendenza - un grande luna park per adulti; il tradimento per fuggire alla noia del matrimonio; il rimpianto; la trasgressione; le scelte sbagliate che all'inizio sembrano giuste. Con un breve passaggio attraverso gli annunci erotici al tempo del Coronavirus.
Dai privé alle strade deserte, si giunge a un finale con le considerazioni personali dell'autore, almeno credo… Non è ben chiaro se si tratti in parte di un romanzo autobiografico o meno. In alcuni passaggi, sembrerebbe così, e le battute finali confermano questa sensazione. In ogni caso, dettaglio a parte, consiglio la lettura di questa raccolta, in particolare a un pubblico consapevole, vista la natura dei temi trattati.
PS: Ho riscontrato molte imperfezioni, nulla che ne pregiudichi il contenuto, ma consiglio una revisione del testo.
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